Ma chiariamo un attimo bene. Le zone alpine di lingua tedesca: dove e chi? Quale polizia può sparare a lupi ed orsi e in quali circostanze? Perchè mi pare logico che, se un orso entra in un centro commerciale, ci possa essere l'ordine di abbatterlo. E, in seguito, quanti lupi e quanti orsi possono essere uccisi?
La seconda parte è sbagliata. Non li abbiamo favoriti, li abbiamo quasi ammazzati tutti. Fino agli anni Trenta qui si festeggiava all'uccisione di ogni lupo, e le battute di caccia al lupo sono state un genocidio animale di proporzioni immani. Ma qui non si tratta di filosofia ecologista, è semplicemente storia.
La storia ci dice che il Lupo abita l'Eurasia dal Pleistocene (quando noi ancora sbattevamo l'una sull'altra due pietre), e da quando l'uomo ha iniziato l'attività di allevamento è entrato in competizione con i predatori (sia l'uomo sia il lupo vogliono mangiare la stessa cosa). Con l'aumento della popolazione e l'aumento degli insediamenti alpini fino ai primi del Novecento le due specie sono per forza entrate in contatto. E il vecchio modo di risolvere le cose era "mors tua, vita mea", dunque "ammazziamoli tutti, chissenefrega". Ora, fortunatamente, siamo riusciti a fare 2+2 e abbiamo capito l'importanza della conservazione delle specie e abbiamo studiato metodi e rimedi per evitare - o ridurre al minimo - gli attacchi dei lupi. Perchè, diciamocelo francamente, siamo in grado di andare sulla Luna e progettare sonde che atterrano su altri pianeti ma non riusciamo a tenere una bestia lontano da un pascolo? Suvvia, non prendiamoci in giro.
Il problema è che siamo pigri, che cerchiamo sempre e solo la via più facile. E la via più facile è sparare, sparare, sparare e uccidere. Non compiamo il minimo sforzo per capire che c'è qualcosa al di là del nostro naso, che c'è un bene più grande (la Terra e le sue specie) da tutelare. Perchè la nostra mentalità ignorante, ottusa e bigotta ci impedisce di andare oltre, e ci impedisce di capire che si può non uccidere tutto ciò che ci dà fastidio.
E se parliamo dal mero punto di vista del lavoro (tralasciando la parte "naturale") come avevo detto precedentemente, il lavoro di allevatore è un lavoro che ha problemi tanto quanto gli altri, e non si riesce a capire perchè gli allevatori dovrebbero essere lavoratori di serie A (il lupo può uccidermi le pecore dunque ho il diritto di ucciderlo) e tutti gli altri di serie B (stipendi non pagati, ferie non concesse, mobbing, stress, concorrenza, fisco, e chi più ne ha più ne metta). Ma tanto questi non sono allevatori, dunque chissenefrega.
Lou soulei nais per tuchi
Prendetela come una provocazione questa mia affermazione (che ha un fondo di verità):
un territorio è veramente protetto ed in buona salute, da un punto di vista ambientale, quando si può andare a caccia di lupi ed orsi senza che questo crei problemi al suo equilibrio biologico.
Certamente questa affermazione non vale dove lupi ed orsi sono quasi estinti (come in buona parte dell'Europa) ma vale nelle aree ancora selvagge del Pianeta, dove la presenza umana incide ancora poco sugli equilibri naturali (penso ad alcune sconfinate foreste canadesi o siberiane).
Quindi noi siamo passati dalla quasi estinzione di queste due specie animali sulle nostre montagne ad un graduale ripopolamento spontaneo, che inizia ad interagire di nuovo con le attività umane presenti negli stessi posti.
È inevitabile che se lupi ed orsi aumenteranno oltre un certo limite, si moltiplicheranno gli episodi di tale interferenza.
Ben sapendo che le Alpi non sono l'Alaska, bisogna studiare un giusto equilibrio nelle nostre montagne fortemente antropizzate ,tra le esigenze della natura e quelle dell'uomo.
In natura l'equilibrio si trova da solo nella perenne lotta tra predatori e prede, dove il numero dei primi è correlato alla disponibilità di prede; in un ambiente antropizzato, i predatori in sovrannumero (che morirebbero per fame in ambiente naturale) sono tentati a rivolgere le loro attenzioni agli allevamenti di bestiame.(e qui si torna al punto della questione).
Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 05/12/2018 alle 05:20
Concordo con Ennio.
Aggiungo che considero infondata l'impostazione ecologica prevalente. In essa si fa riferimento ad uno stato di "equilibrio naturale".
Credo che esso non esista e non sia mai esistito: piante, animali, fiumi e tutti gli altri attori della scena cambiano continuamente, anche, e molto, indipendentemente dall'azione umana.
Leggero OT ma comunque sulla fauna selvatica:
Stamattina, qui in campagna ho sentito sopra la mia testa un fruscio inconfondibile, che ho sentito a volte in Danimarca o presso i laghi lombardi, e mai avrei immaginato di sentire a Modena.
Ho alzato la testa e ho visto una coppia di cigni che volava da Est verso Ovest, nella tipica posizione reciproca diagonale.
Come detto, tutto cambia continuamente
Anche qui c'erano dei cigni qualche anno fa.
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A questo intervento devo rispondere, perché è giusto rispettare tutte le opinioni, se esse derivano da una giusta informazione. In questo caso, Alnus, le tue informazioni sono in parte sbagliate.
Il lupo non è MAI stato reintrodotto. Sottolineo MAI. Non esiste alcun progetto nazionale o sovranazionale che abbia finanziato la reintroduzione di lupi sul territorio italiano. Il lupo, essendo animale molto adattabile, una volta protetto ha iniziato a reimpadronirsi dei territori abbandonati dall'uomo, inizialmente alle alte quote e poi scendendo verso valle, grazie all'ampia disponibilità di prede selvatiche. Da alcune piccole popolazioni abruzzesi, il lupo ha riconquistato tutti gli Appennini e gran parte delle Alpi (il suo patrimonio genetico è infatti molto povero).
L'orso marsicano, specie endemica dell'Abruzzo, è sempre stato dov'è: ne sopravvive una popolazione risicatissima, di circa 50 esemplari, uno scrigno preziosissimo di biodiversità.
E' l'orso tridentino ad essere stato reintrodotto, attraverso un progetto Europeo (LIFE Ursus), che ha liberato alcuni esemplari tra il Trentino e l'Alto Adige, dove era stato sterminato alla fine dell'800 per mano dell'uomo.
Per risponderti: ne avevamo bisogno? Sui primi due la domanda decade, anzi andrebbe rigirata in questo modo: era necessario portare due splendide specie, utilissime nell'ecologia dell'ambiente boschivo, sull'orlo dell'estinzione? Evidentemente no, anzi, se non ci fossero lupi, i danni giganteschi provocati all'agricoltura dagli ungulati (meno scenici ma sicuramente più costosi di quelli inferti dai lupi) sarebbero certo maggiori. Tra l'altro, alcune associazioni ambientaliste (tra cui il WWF) destinano parte dei fondi delle offerte private per l'acquisto di cani pastore, a cui i lupi non si avvicinano, per proteggere le greggi.
Sull'orso tridentino, a mio parere, basterebbe un po' di educazione ambientale. Sono stato in moltissimi parchi nazionali americani, luoghi in cui l'uomo è ospite, mentre orsi, puma, bisonti sono i padroni di casa. Se vuoi addentrarti nei sentieri, e dormire in tenda, è obbligatorio un piccolo corso di un'ora che ti spiega cosa fare per evitare di imbattersi questi animali, e come comportarsi in caso di incontri occasionali. E' un modello che dimostra che la convivenza è possibile.
D'altronde avvistare un animale selvatico è una cosa molto emozionante. Basta rispettarne gli spazi. Che tristezza sarebbero le nostre montagne svuotate della vita che le popola!
Climate is what you expect
Weather is what you get
Sono 2 sere di fila che sento ululare i lupi e poi tutti i cani della zona ad abbaiare agli ululati dei lupi
Nato a Roma, trasferito da Roma zona Garbatella a L'Aquila Roio Piano il 17/12/2011. Min assoluta L'Aquila Roio Piano-Piana di Roio 770 metri slm -24,2° il 15/02/2012 e Roma Ciampino -11° il 12/01/1985.
Qualche settimana fa in città a L'Aquila hanno trovato una lupa morta investita da un'automobile.
Nato a Roma, trasferito da Roma zona Garbatella a L'Aquila Roio Piano il 17/12/2011. Min assoluta L'Aquila Roio Piano-Piana di Roio 770 metri slm -24,2° il 15/02/2012 e Roma Ciampino -11° il 12/01/1985.
Mi fu spiegato tempo fa come, in assenza di fondi destinati, uno dei modi per fare censimenti indiretti del numero dei lupi nelle nostre zone dipenda proprio dal numero di esemplari investiti dalle auto. Si tratta quasi sempre di esemplari giovani e inesperti che, cacciati dal branco originario, vanno alla ricerca di nuovi territori e quindi costretti ad attraversare le strade. E' successo anche alle porte di Campobasso.
Allevatore ferito da un bovino: e grave - La Stampa
Ma come? E i lupi brutti e cattivi che uccidono le bestie dei poveri allevatori? poverini va...
E di questo cosa diciamo? Strano, non ci sono raccolte firme, non ci sono petizioni, esposti, diatribe contro il WWF & co... ma chissà che strano...
Casi come questo qui sopra ce ne sono a centinaia, ovviamente anche altri molto meno gravi di cui non arriva neanche la notizia...
Eppure le mucche secondo la logica di lupi ed orsi dovrebbero essere brutte e cattive e bisognerebbe sterminarle tutte...
Lou soulei nais per tuchi
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