Che ne pensate di lupi ed orsi

[galinsog@]

Per rilanciare la discussione:
Uccisa a fucilate l’orsa Amarena, simbolo del Parco Nazionale d'Abruzzo | Sky TG24

Sono anche andato nella pagina FB del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e vi confesso che, leggendo alcuni commenti, mi sono messo le mani nei capelli... gente che partiva da Teramo, da Pescara o da Roma per andare a farsi il selfie con l'orsa...
Ora il fatto va contestualizzato e localmente gira voce che, il tizio che ha sparato, avesse anche avuto denunce per bracconaggio oltre a nessuna vera giustificazione per imbracciare il fucile e sparare all'orsa "Amarena". Io però mi domanderei se nello sfruttamento turistico dell'orso marsicano, a fini di promozione territoriale, sfruttamento fatto ANCHE dal Parco e che (imho) non ha niente a che vedere con la sensibilizzazione ambientale e col tema della convienza tra uomini e grandi carnivori, non ci sia un errore di fondo che queste situazioni potenzialmente le facilita e va da sé che il potenziale pericolo di vita al 99,9999% lo corre l'orso...

[alaska63]

Diciamo che con l'uccisione dell'orsa più famosa d'Italia (insieme a quello del Trentino identificato con una sigla alfanumerica) il Parco Nazionale d'Abruzzo perderà la sua attrazione più famosa e di conseguenza molti turisti: le reazioni del presidente regionale sono motivate anche da questo oltre che da un oggettivo dispiacere.
Massimo della pena prevista dalle leggi per questo soggetto, ancora di più se era un bracconiere: per il resto concordo sul fatto che gli animali selvatici vanno lasciati (protetti) nelle loro aree e gli abitanti dei centri limitrofi vanno istruiti ed addestrati sui comportamenti da tenere in caso di incontri: sono stato più volte a Pescasseroli in vacanza, ho goduto del clima, delle belle strade per andare in bicicletta, del buon cibo ma non ho mai cercato di andare a vedere gli orsi (daini e cervi li ho visti anche per strada senza problemi), perché sono animali da lasciare nel loro habitat e da non infastidire, anche se vengono a mangiare le mele del tuo frutteto, le galline del tuo pollaio o il miele del tuo alveare.
So che ci sono risarcimenti in questi casi.

[galinsog@]

Diciamo che con l'uccisione dell'orsa più famosa d'Italia (insieme a quello del Trentino identificato con una sigla alfanumerica) il Parco Nazionale d'Abruzzo perderà la sua attrazione più famosa e di conseguenza molti turisti: le reazioni del presidente regionale sono motivate anche da questo oltre che da un oggettivo dispiacere.
Massimo della pena prevista dalle leggi per questo soggetto, ancora di più se era un bracconiere: per il resto concordo sul fatto che gli animali selvatici vanno lasciati (protetti) nelle loro aree e gli abitanti dei centri limitrofi vanno istruiti ed addestrati sui comportamenti da tenere in caso di incontri: sono stato più volte a Pescasseroli in vacanza, ho goduto del clima, delle belle strade per andare in bicicletta, del buon cibo ma non ho mai cercato di andare a vedere gli orsi (daini e cervi li ho visti anche per strada senza problemi), perché sono animali da lasciare nel loro habitat e da non infastidire, anche se vengono a mangiare le mele del tuo frutteto, le galline del tuo pollaio o il miele del tuo alveare.
So che ci sono risarcimenti in questi casi.

Ma infatti, il punto è che con glli animali selvatici è possibile la convivenza, in certa misura anche la coabitazione negli stessi luoghi, va invece ridotta al minimo fisiologico (azzerarala è impossibile) l'interazione uomo-animale. A me non lo leva dalla testa nessuno che se un selvatico diventa "sinantropico" è una responsabilità principalmente nostra e i parchi dovrebbero sorvegliare perché ciò non avvenga.

[Corry]

Ho giusto parlato 15 giorni fa con un proprietario di alpeggi della Valchiavenna. Mi ha detto che ormai non ci sono più capre perché i proprietari le hanno vendute dopo che i lupi gli avevano decimato il gregge. Problemi anche con le pecore che però sono più controllate e con i vitellini. Si sono riprodotti facilmente e adesso ce ne sono tantissimi. Tra l’altro mi ha detto che siccome hanno tanto da mangiare, uccidono ma lasciano un sacco di carcasse e allora hanno dovuto reintrodurre anche gli sciacalli

[jack9]

Per rilanciare la discussione:
Uccisa a fucilate l’orsa Amarena, simbolo del Parco Nazionale d'Abruzzo | Sky TG24

Sono anche andato nella pagina FB del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e vi confesso che, leggendo alcuni commenti, mi sono messo le mani nei capelli... gente che partiva da Teramo, da Pescara o da Roma per andare a farsi il selfie con l'orsa...
Ora il fatto va contestualizzato e localmente gira voce che, il tizio che ha sparato, avesse anche avuto denunce per bracconaggio oltre a nessuna vera giustificazione per imbracciare il fucile e sparare all'orsa "Amarena". Io però mi domanderei se nello sfruttamento turistico dell'orso marsicano, a fini di promozione territoriale, sfruttamento fatto ANCHE dal Parco e che (imho) non ha niente a che vedere con la sensibilizzazione ambientale e col tema della convienza tra uomini e grandi carnivori, non ci sia un errore di fondo che queste situazioni potenzialmente le facilita e va da sé che il potenziale pericolo di vita al 99,9999% lo corre l'orso...

sì, concordo, ciò non toglie che il tizio in questione sia un collione, nonché criminale.
onestamente mi auguro che la paghi con il massimo possibile a livello legale, ma gli auguro anche un bel cagotto di un mese

controllarne il numero è corretto, secondo me, ma deve essere fatto con criterio e con i giusti modi. l'orso problematico si abbatte, l'orso che non fa niente di male no o meglio, non prima di avere abbattuto quello problematico.
così, letteralmente "gratis", mi dà fastidio.

[galinsog@]

sì, concordo, ciò non toglie che il tizio in questione sia un collione, nonché criminale.
onestamente mi auguro che la paghi con il massimo possibile a livello legale, ma gli auguro anche un bel cagotto di un mese

controllarne il numero è corretto, secondo me, ma deve essere fatto con criterio e con i giusti modi. l'orso problematico si abbatte, l'orso che non fa niente di male no o meglio, non prima di avere abbattuto quello problematico.
così, letteralmente "gratis", mi dà fastidio.

Io mi auguro che gli facciano pagare il danno al patrimonio dello stato, che credo sia arduo da calcolare ma è sicuramente a 9 zeri e quello indiretto (soprattutto d'immagine). Se ha sparato, come pare, per difendere il suo pollaio, ecco le sue uova dovrebbero costargli care come quelle di Fabergé... del resto gente così capisce qualcosa solo se la si tocca nel portafoglio e il messaggio che deve arrivare è che se fai una cosa del genere, galera o non galera, il tuo futuro è quello di stare col piattino in mano sul sagrato di qualche chiesa...

[MicheleSbig]

Io mi auguro che gli facciano pagare il danno al patrimonio dello stato, che credo sia arduo da calcolare ma è sicuramente a 9 zeri e quello indiretto (soprattutto d'immagine). Se ha sparato, come pare, per difendere il suo pollaio, ecco le sue uova dovrebbero costargli care come quelle di Fabergé... del resto gente così capisce qualcosa solo se la si tocca nel portafoglio e il messaggio che deve arrivare è che se fai una cosa del genere, galera o non galera, il tuo futuro è quello di stare col piattino in mano sul sagrato di qualche chiesa...

Magari, purtroppo però sta gente s'incattivisce solo ulteriormente
Anche io spero paghi il massimo della pena

D'altronde c'è gente che ha i mostri dentro, e passa poi la vita a vederli ovunque

[mky]

purtroppo sono in troppi su questa terra, e non parlo di orsi.

[Heinrich]

Ho giusto parlato 15 giorni fa con un proprietario di alpeggi della Valchiavenna. Mi ha detto che ormai non ci sono più capre perché i proprietari le hanno vendute dopo che i lupi gli avevano decimato il gregge. Problemi anche con le pecore che però sono più controllate e con i vitellini. Si sono riprodotti facilmente e adesso ce ne sono tantissimi. Tra l’altro mi ha detto che siccome hanno tanto da mangiare, uccidono ma lasciano un sacco di carcasse e allora hanno dovuto reintrodurre anche gli sciacalli

In tutta la Mitteleuropa il problema è sentitissimo: in Sassonia, nella Lusazia / Lausitz, confine polacco e lungo i monti Metalliferi / Erzgebirge, il lupo dal 2015 ha portato ad oltre 30 milioni di euri di danni, fra assicurazioni e indennizzi per cessati allevamenti. Il lupo è tornato: l'area di Chernobyl secondo alcuni ha contribuito, oltre alla deindustrializzazione, allo spopolamento delle campagne ed all'urbanizzazione nei paesi ex URSS.
Si sono creati corridoi migratori.
Nel 2016 la lince era stata rivista in Germania (fra Turingia e Franconia / Frankenland in Nord Baviera. ben oltre il Danubio), altre foto-trappole lungo le aree boschive tedesche l'hanno immortalata.

Un'altra pubblicazione recente conferma che nei paesi industrializzati il lockdown del biennio 2020-2021 ha reso più ampie le aree vitali della fauna selvatica che convive nelle nostre regioni.
E citando l'ultimo studio, le cui fonti devo ancora ripescare ho l'amico (non il cugino!) biologo a Parma impegnato proprio in questi ambiti e mi girava lui le pubblicazioni, nell'ultimo studio, dicevo, di Uni-Innsbruck si conferma che con l'abbondanza di sangue a disposizione i lupi attacchino solo per il gusto del sangue che provoca nelle loro fauci, in un rush isterico di mascelle che affondano nella carne.

Sono lupi, quand'eravamo alti ca. una spanna in meno di oggi e bevevamo da fontane pubbliche in piazze lastricate in ogni città -oggi esistente nella Penisola- quantomeno dotata di mura, i lupi venivano cacciati e nelle armerie i migliori artigiani al soldo del top business di quelle società antiche, cioè l'esercito, creavano arte coi lupi morti, che venivano scuoiati e con una tessitoria ben attenta con un database alle spalle di forse già 50mila anni, venivano creati copricapi e mantelle o vere decorazioni per le armature degli equiti, capitani a cavallo di centurie ecc. ecc.

Cioè quand'eravamo antichi romani, in momenti di antropizzazione del territorio italico superati solo con la seconda metà del 19. secolo, il lupo come problema esisteva, ma esisteva un ben altro rapporto fra noi e il mondo.


Scusate, l'ho presa larga, mi piaceva il pensiero
Su questa discussione, quassù piuttosto sentita, ho risentito toni davvero nazisti alle volte, qua, in tedesco appunto.
O meglio in tirolese, sehr harte Worte.

L'economia del maso chiuso qui tiene in piedi le montagne, usando e curando i versanti, gli altopiani ed i boschi annessi.
Singoli masi a gestione famigliare, autosufficienti, che allevano un basso numero di bestiame, bovino e non solo.
Comunque piccoli numeri.

Poi durante l'alpeggio estivo bestie di altri masi possono incontrarsi e raccontarsela mentre radono i prati delle cime.
Più in basso, sotto i 2000m., cervidi in gran quantità continuano a popolare le quote loro tipiche.
Per quanto sia inconciliabile la montagna alpina antropizzata così, con branchi crescenti di lupi, persiste la traccia lasciata dalla diffusione indisturbata dei ruminanti pascolatori di tipo intermedio.
Parco dello Stelvio, del Monte Corno fra Fiemme e V.Adige e in altre zone, la stagione venatoria regolamentata propone sempre numeri molto importanti per i cervi.

Non funziona che se ritornano i lupi, automaticamente i cervi calano.
Fra i lupi ed i cervi c'è di mezzo, a parte qualche fondovalle importante ma è il meno, c'è di mezzo un menù variegatissimo di bestiame facilmente raggiungibile, come un gran buffet.
All'aperto, su un prato pure recintato, cosa volere di più??

A Maranza (giuro esiste, cioè è la traduzione inventata di un posto che ha un altro nome, quello vero), in Val Pusteria, un mese fa un allevatore di caprette ed alpaca (perché sì, ormai..) al tramonto mentre i suoi bimbi giocavano nel prato a 20m. dalla porta di casa, 10m. più in giù nel prato 4 lupi, usciti dal boschetto accanto alla proprieta dell'allevatore, aggrediscono e sbranano 3 capre, una la portano via.
I bimbi son corsi in casa gridando, uno dei 4 lupi s'era infastidito dalle grida ed ha deviato la corsa verso la casa, per poi tornare indietro.
Il papà era in piedi, accanto alla porta, ha visto tutto e questo ha raccontato nel Dolomiten, un mese fa, primi di agosto.
L'articolo finiva con: "è solo una questione di tempo che i lupi prima o poi aggrediranno le persone".
Va avanti così, sui giornali locali tirolesi e bavaresi ecc., almeno dal 2018-2019, poco prima della pandemia.

Alcuni sciacalli si sono visti pure qua sì.
Allevatori esausti comunque: in zona Vipiteno-Brennero-Pusteria ci son state vere decimazioni di bestiame per alcuni.
Arriveranno i fucili, per forza, l'economia della montagna preme.
Alpi che sono la catena montuosa più antropizzata del pianeta.

purtroppo sono in troppi su questa terra, e non parlo di orsi.

Quanto stiamo andando su questa terra?
Detto gridando, in romanesco:


QUANTO STIAMO ANTANTO, SU QUESTA TERA!


(cit.)

[Corry]

purtroppo sono in troppi su questa terra, e non parlo di orsi.

E pensare che abbiamo avuto l’occasione della pandemia ma non siamo riusciti a sfruttarla.