Citazione Originariamente Scritto da alnus Visualizza Messaggio
Infatti il branco è pericolosissimo, e questo vale anche per i cani. Diverse persone vengono uccise ogni anno in Italia in questo modo, un uomo adulto anche in periferia a Milano qualche anno fa.
Ma niente: la vulgata imperante è che gli animali non si toccano, e gli uomini che muoiono non si sono "saputi comportare".

Un mio amico correva in periferia a Modena, tre cani l'hanno aggredito, si è difeso a pugni e calci ma ha riportato una brutta ferita a un braccio. Da allora quando corre si porta sempre un bastone o un coltello.
Soprattutto per i cani randagi, che passando dallo stato domestico a quello rinselvatichito, si comportano come dei lupi, attaccando runner, ma anche (e soprattutto ) chi corre in bici.

Attaccano i raggi delle ruote delle bici, mentre corri...e tendono a morderli rabbiosamente....mai capito il perchè di questo comportamento....

Ma è proprio la bici che può salvare, come nel mio caso:

Andavo in bici, era un pomeriggio d'estate, e percorrevo una strada periferica, con villette tutte attorno:

Mi vedo davanti un bel gruppetto di cani randagi, seduti sul marciapedi; mi fermo, perchè capisco che non è il caso di andare oltre....altrimenti m'avrebbero rincorso e forse sarebbe stato pure peggio.

Il più audace del gruppetto, penso li capobranco, si alza per primo e mi viene incontro abbaiando e ringhiando. A ruota, seguono tutti gli altri, ovvio....fino a quando non me li ritrovo tutti a qualche metro di distanza:

Preso dalla paura, scendo dalla bici, la sollevo, e inizio ad urlare, facendo finta di scagliarli la bici contro a più riprese....ne ebbi per un bel po prima che si decidessero ad allontanarsi.

Ma lo spavento è stato tanto, e al fortuna pure, direi, perchè se dimostravo paura e non reagivo, sarebbe stato peggio....

Cani randagi: Di chi è la colpa del randagismo, principalmente?
Dell'uomo, che abbandona i cani.
Sopravvivono all'abbandono, fanno cucciolate (che nascono randage), e il fenomeno si autoalimenta da se....

Vivendo in uno stato selvatico, restano selvatici e si riappropriano degli istinti primordiali (persi con l'addomesticamento): riconoscono l'uomo, ma non come amico.

Non lo temono, non lo tollerano, ma non ne vivono lontano, perchè dall'uomo ricevono comunque cibo, e lo ritengono una fonte di sopravvivenza. Opportunismo.


Se sono soli, temono l'uomo come la peste.

Se sono in gruppo, meglio non incontrarli sulla strada...

Se vivono in branco, fanno come i lupi