ah ma lei è biologo? cit
il biologo non sa niente, ok, dall'alto di quale accademia?
ecco, QUESTO è proprio il modo di parlare e ragionare del boomer.
"a me non serve la laurea, sono laureato all'università della vita" "ho visto coi miei occhi" e via discorrendo.
Si vis pacem, para bellum.
l'essere umano, se è davvero superiore, deve imparare a conviverci coi metodi che preferisce.
se non riesce significa che non è così superiore e che l'unica alternativa che ha è sterminare.
non mi stupisce, c'è chi l'ha fatto (tristemente succede anche adesso) con esseri della stesse specie.
100 esemplari su centinaia di migliaia di km quadrati non è una specie diffusa in modo importante.
prima di regolarne il numero, si istituiscano riserve e sentieri off limits. c'è chi ci riesce, con un po' di sforzo, convivendo con predatori di media o grossa taglia (Abruzzo). chi non ci riesce è perché è limitato--->sterminio.
è spaventoso l'egoismo e l'egocentrismo umano: eh, noi ci espandiamo, siamo sempre di più (falso, tra l'altro, per lo meno per quanto riguarda l'Italia) ergo chi ci intralcia perché si mangia qualche gallina o pecora o perché un paio di volte all'anno ci attacca mentre siamo a fare trekking va sterminato.
la LIMITATEZZA di pensiero che sta dietro a queste disamine è disarmante. i primi a meritare l'estinzione siamo noi, ogni giorno che passa è sempre più vero.
Si vis pacem, para bellum.
sui cani di grossa taglia ci sono delle leggi ben precise, tipo la museruola in luogo pubblico.
il problema è che non vengono fatte rispettare, bisogna capire di chi è la colpa, dell'individuo o di chi dovrebbe controllare....
su certe razze servirebbe un patentino per poterle avere, il vero problema è che il cozzalo di turno che non riuscirebbe ad educare nemmeno un armadio può prendersi una bestia di 50kg.
il che di base non sarebbe un problema, perché non c'è niente di più falso della solita frase "eh i pitbull sono aggressivi" (e vale per qualsiasi razza), sono boiate immani. tutti i cani sono tendenzialmente docili, dipende quasi solo esclusivamente da come li si cresce. poi c'è il cane pazzo? assolutamente sì, così come c'è l'umano pazzo, allo stesso identico modo.
e ti dirò di più, statisticamente sono i cani di piccolissima taglia ad essere più aggressivi (c'è anche una motivazione piuttosto logica: sono piccolo, attacco per primo se no finisco sbranato).
il problema sta alla base: non si possono dare cani, di qualsiasi razza, a chiunque.
per quanto mi riguarda bisognerebbe fare il patentino pure per avere figli
ma siamo completamente off topic.
se vogliamo stare IT parlando di cani, c'è la moda del lupo cecoslovacco (che, se non sbaglio per legge, quello domestico dovrebbe avere meno del 30% delle patrimonio genetico del lupo non domestico, ergo deve avere a monte molti incroci con cani domestici) che è sì un cane difficile, forse il più difficile. ce n'è tanti e sono veramente troppo dominanti ma non si riflette sull'essere umano: non lo considera proprio. il problema sono gli incontri con altri cani..
Si vis pacem, para bellum.
Laureati o meno, hanno sbagliato, e di grosso. Se qualcuno di loro è un po' onesto, si sta già pentendo.
Se io fossi un forestale del Trentino, mentre affiggo uno di quei cartelli con su spiegato di accovacciarsi a terra in caso di aggressione, anche considerando che sto solo eseguendo un ordine ... beh mi sentirei a disagio, io che comunque la pistola al fianco ce l'ho sempre, mentre pattuglio i boschi.
Il problema è proprio quello: chi compra un pitbull non lo fa per crescerlo docile perchè altrimenti che senso ha (per lui averlo).
Alla fine neanche il patentino basterebbe. Per usare la macchina c'è e non serve guardare le statistiche per capire che la stragrande maggioranza degli incidenti è colpa dei comportamenti idioti. C'è una persona che conosco che incrocio spesso quando cammino mentre lei va in macchina. la rarità è vederla con gli occhi sulla strada. Ci sono volte che la vedi con tutte e due le mani sul... cellulare.
Chiudo l'OT, che se ci pensiamo non è tanto OT
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Lo scopo è stato raggiunto?
Adesso che sono passati trent'anni si potrebbe trarre qualche conclusione. Vedo che tu riesci a trovare molte cose in rete: puoi portare qualche documento serio a prova dei risultati voluti?
Lo chiedo senza ironia, può darsi che ne esistano.
Personalmente vedo sempre più mughi e sempre più camosci, ma non sono in grado di fornire statistiche, posso anche sbagliarmi.
Che la reintroduzione di grandi plantigradi abbia contribuito al riequilibrio di fauna erbivora che altrimenti sfrondava interi versanti minacciando la stabilità di monti e valli, è difficilmente studiabile in via diretta.
Correlazioni indirette ci sono: Vaia ha regalato più mm del nov.1966 eppure le zone più a rischio dissesto han retto e le infrastrutture trentine per i rischi alluvionali pure.
La presenza dell'uomo nelle Alpi ricalca moltissime dinamiche di spopolamento note in Appennino e nelle aree rurali del mondo a vantaggio delle città.
Rispetto alla calca data dal turismo oggi, 100 anni fa le Alpi erano più fittamente popolate da famiglie il cui destino era la valle dov'erano, coi loro pascoli, campi e torrenti.
Lo zoccolo duro di logiche passate sta inevitabilmente cedendo comunque.
Ripristinare ecosistemi proprio in ottica GW è cruciale per permettere loro di avviare autonomamente processi di adattamento e resilienza.
Il neretto è una riflessione che, se applicata in medicina, mi puzza come l'anticamera di Mengele e Klauberg.
"Il bimbo tanto è storpio che senso ha fargli le protesi? Bruciamolo!"
Lo scopo è stato pure superato e perso di vista l'obiettivo...
Museo di scienze naturali di Bolzano ed il MUSE di Tn hanno spazi espositivi appositi sul progetto e lo stato dell'arte, consiglio una visita.
Un ecosistema è fatto di interazioni complesse e non tutte lineari e logiche come mi hai scritto.
Non è che se vedi più mughi e camosci i grandi predatori non stanno funzionando
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