Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
Io non critico il dogma, critico invece la mentalità oggi diffusa per cui l'uomo sia un parassita, che paradossalmente trovo altrettanto antropocentrica quanto la posizione per cui siamo i signori del mondo e possiamo farne quel che vogliamo.
E' antropocentrica proprio perchè ci riteniamo così diversi dal creato da vederci stavolta non come suoi signori, ma come elemento estraneo, il che è assurdo.
Qui mi addentrerei in un dibattito filosofico, ma non è la sede, tuttavia trovo curioso che chi si dichiara ambientalista e contro l'antropocentrismo poi adotti una posizione che vede l'uomo non come parte dell'ambiente. Non siamo alieni, siamo figli di questa terra. Non siamo parassiti, siamo animali come altri che hanno saputo conquistare diverse nicchie ecologiche. Non siamo un cancro per il pianeta, siamo una sua parte vitale e importante che ha plasmato la natura e la biosfera e non soltanto a suon di estinzioni di massa (vogliamo parlare di tutte le specie di piante che abbiamo diffuso nel mondo da un continente all'altro? Di come abbiamo modificato gli ambienti extraurbani con l'agricoltura?).

Siamo animali particolari, perchè non danneggiamo l'ecosistema come gli altri, perchè lo facciamo con mezzi non naturali (le nostre tecnologie), perchè lo facciamo non per sfamarci ma per guadagnare un qualcosa di concettuale e astratto ("benessere economico"). Ma siamo pur sempre animali, e rispetto ad essi abbiamo anche qualcosa di incredibile tra tutti i nostri difetti: possiamo voler bene più ad altri animali o specie vegetali che alla nostra stessa specie. Ma per quanto questo sia nobile, non vorrei che ci si scordasse proprio il nostro tratto più istintivo e naturale (sì, naturale), cioè che i primi cui dobbiamo tenere siamo noi stessi esseri umani. Non lupi od orsi (dico questi perchè la discussione parla di loro).
senza andare nella filosofia, se l'essere umano ogni anno fa fuori il doppio delle risorse sostenibili, è un parassita.
ed è la realtà attuale (purtroppo da decenni).
non è un parassita dal momento in cui fa quel che deve in equilibrio col Pianeta. in realtà lo stiamo disintegrando. questa non è filosofia, è realtà scientifica.
dal momento in cui l'intelligenza la ha per cercare quanto meno di mitigare l'impatto, che la utilizzi.
tornando all'orso e al lupo: non c'è bisogno di estinguerli, bisogna conviverci. per farlo serve regolarne il numero? che lo si faccia, con cognizione di causa, studi scientifici e quant'altro. si studia e si capisce che in TAA più di 50/60 orsi non sono sostenibili? si riduce il numero e si arriva al punto, se necessario ogni anno lo si regola.
con ciò non si può pretendere che non ci scappi MAI l'incidente, purtroppo sta nella natura delle cose, non si può pretendere di fare qualsiasi cosa in sicurezza. chiaro, se l'incidente scappa perché gli orsi sono oggettivamente troppi si agisce di conseguenza.
sono sbagliati tutti gli estremismi, dal "non ci devono essere in assoluto predatori sui nostri suoli" al "dobbiamo lasciarli per forza di cose liberi di riprodursi all'infinito senza intervenire". bisogna CONVIVERE.