Si chiamava Abruzzi (quindi al plurale) non perché ne facesse parte anche il Molise ma perché esistevano due giustizierati, l'Abruzzo Citra e l'Abruzzo Ultra Abruzzo Citra - Wikipedia Abruzzo Ultra - Wikipedia
Ultima modifica di Andreas94; 06/11/2018 alle 18:25
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il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
L'antica Lucania era la regione più grande del Meridione peninsulare e comprendeva, oltre al territorio attuale, tutto il Cilento (Salerno) e parti delle provincie di Avellino e di Cosenza. Restavano invece fuori Matera e Melfi, che erano parte della Puglia. Personalmente aggiungo che oggi stiamo bene così, vade retro il Tarantino, quasi tutto il Salernitano e l'estrema Calabria del Nord che vorrebbero aggregarsi ma che - per fortuna nostra - non ci riusciranno mai.
Di Abruzzi in epoca pre-unitaria, ne esistevano tre:
Abruzzo Citra (flumen Piscariae) e Ulteriore primo(teramano) ed Ulteriore secondo.(aquilano)mentre il Contado del Molise era una entità diversa.
Precedentemente al regno delle 2 sicilie, prima che arrivassero i Normanni, l'attuale Abruzzo era diviso tra il ducato di Spoleto(la maggior parte) e quello di Benevento( parte della prov. di Chieti).
In epoca romana invece la prov di Teramo era aggregata al Picenum (Regio V) mentre il resto dell'attuale regione faceva parte della Regio IV (Samnium) che si spingeva sia verso il Reatino che verso il Molise.
In epoca preromana i territori abruzzesi erano divisi tra le varie popolazioni italiche (Marsi, Marrucini, Frentani,Vestini, Sabini) ed ancora oggi con un buon orecchio si percepiscono i limiti di quei territori per il cambio degli accenti dialettali tra cittadine apparentemente vicine: Lanciano appartiene all'area frentana ed ha assonanze linguisiche più con Vasto che non con Guardiagrele (area Marrucina) per quanto quest'ultima sia più vicina.
Notevolissima la differenza dialettale tra l'area Sabina (dialetti mediani) ed il resto della regione (dialetti dell'alto mezzogiorno).
In un certo senso l'Abruzzo non è mai esistito come entità univoca e specie tra Aquilano e Abruzzo costiero le differenze sono tali che sembrano due entità assolutamente diverse (anche linguisticamente).
A prescindere dal terremoto che ne ha ulteriormente depotenziato il ruolo, L'Aquila non viene percepita come capoluogo di regione (per chi è Adriatico) semmai lo è Pescara.
Poi ci sono ulteriori "anomalie" preferenziali all'interno delle singole province:
Lanciano è in provincia di Chieti ma io da Lanciano vado a Pescara (per motivi di svago o acquisti) almeno una/due volte la settimana, mentre a Chieti, posta alla stessa distanza, ci metto piede una volta ogni tre o quattro anni.....
Sempre da Lanciano impiego un'ora e mezza per andare all'Aquila, tanto quanto mi occorre per arrivare ad Ancona.
Ultima notazione sull'eventuale riunificazione del Molise con l'Abruzzo: meglio di no, anche per motivi logistici.(ma non solo).
Il Molise è una regione molto piccola ma da un punto di vista orografico e dei collegamenti ha già molti problemi a connettersi così com'è, figuriamoci aggregata ad una regione montuosa come l'Abruzzo.(tempi di percorrenza improponibili per raggiungere il nuovo capoluogo).
Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 09/11/2018 alle 13:38
Oggi pomeriggio, finalmente, è approdata in maniera ufficiale l'autonomia del Veneto, della Lombardia e dell'Emilia-Romagna in Consiglio dei Ministri a Roma. E' stato spiegato l'iter di questo processo, che coinvolge Stato e Regione che ne fà richiesta, ponendo delle date per altre tappe fondamentali: il 15 Gennaio 2019 si conta di chiudere i tavoli tecnici, mentre il 15 Febbraio 2019 sarà la data per la firma delle intese (sempre tra Stato e Regione interessata). Dopodichè, se l'intesa andrà a buon fine, ci sarà la votazione in Parlamento definitiva e l'attuazione vera e propria dell'autonomia.
Non si era mai arrivati così in avanti in ambito di autonomismo per quanto riguarda il Veneto, ma anche per la Lombardia e l'Emilia-Romagna probabilmente.
Per quanto concerne il Veneto, che è la situazione che mi coinvolge direttamente, ad intesa firmata ed autonomia attuata si potrà veramente parlare di evento storico, così come lo è stato, in parte, già oggi, perchè si sta veramente andando verso un'autonomia molto spinta per la mia Regione (si pensi anche solo all'istruzione, che in Veneto verrebbe in pratica completamente regionalizzata).
Si sta attuando un articolo costituzionale presente fin dal 2001 ma soprattutto si sta dando una risposta concreta alle richieste autonomiste in primis richieste dal popolo veneto con referendum nell'Ottobre del 2017
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