O riporti il punto in cui io ti insulto, oppure devi ammettere che a diffamare sei tu.
Prima hai mostrato una cartina dell'Emilia Romagna, in cui esattamente tutta la metà collinare montagnosa è interessata da frane. Poi hai scritto che è interamente coltivata.
Ho confutato entrambe le tesi.
Primo, la montagna emiliana è almeno per la metà mai soggetta a lavorazioni del terreno e in molti casi del tutto abbandonata.
Secondo, molte di quelle che i geologi catalogano come frane, possono comunque essere campi praticamente fermi e produttivi.
Ho aggiunto che non nutro fiducia nei geologi (purtroppo almeno di fiumi non sanno niente; peggio: non vogliono impararlo, eppure sono loro a decidere; i risultati si vedono): è un insulto?
Ho osservato che il contadino riceve denaro in cambio di alimenti, alludendo forse che molti accademici ricevono denaro in cambio di non si sa bene cosa.
Io ho portato "critiche" alle tue asserzioni. Le "critiche" non sono insulti, le critiche sono l'esercizio del libero pensiero tra persone educate.
Insisto sul punto che il bosco non è una particolare difesa dalle frane: guardate le foto delle frane, molte di esse trascinano con sè enormi ammassi di tronchi anche molto grandi.
Dipende dai punti di vista. Questo invece per me è uno dei pregi della rete.
"gratuita svalutazione del prossimo" non è così.
Se io critico il tuo lavoro o le tue opinioni, portando le mie osservazioni o anche il mio lavoro, non ti svaluto come persona.
Le sudate lauree (sudate sui libri, per lo più) davano una volta il diritto di essere considerati sapienti, senza più nessun bisogno di provarlo. E' un bene che questi tempi stiano finendo.
Ultima modifica di alnus; 31/01/2020 alle 12:00
Ovviamente una laurea non è tutto nè può essere tutto.
La laurea è un punto di partenza, non di arrivo; punto di partenza che è sicuramente qualificante (e sì... Se uno è un cretino è un cretino anche se laureato, ma non vedo in quel caso per quale motivo il cretino non laureato debba essere preferibile).
Ma che razza di bene sia che questi tempi stian finendo lo si vede proprio alla grande.
Magari, guess what, proprio a partire dal nostro Paese...
No: sfortunatamente nel mondo reale uno non vale uno (con o senza titoli di studi) altrimenti saremmo tutti Bolt o Einstein e curiosamente non succede.
Ma che studiare non dia in media un plus è una cavolata smentita da qualsiasi statistica a livello globale (a cominciare da quelle sugli stipendi).
E fine anche di questo OT.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Non ho mai detto che lo studio universitario sia inutile, ma in geologia e botanica sono libero di osservare gravi errori, distruttivi per tutti, che nascono dalla relativa ignoranza proprio di coloro che escono dalle università.
Geologia.
Gli addetti continuano a non capire che nelle pianure alluvionali i fiumi necessitano l'asportazione periodica dei depositi terrosi. Mi basta citare i due fiumi della mia città, Modena, il Secchia ed il Panaro: negli ultimi 13 anni sono esondati diverse volte senza che le casse d'espansione si riempissero minimamente. Addirittura il Secchia ha creato la propria cassa d'espansione spontanea immediatamente a valle di quella artificiale, del tutto inutilizzata.
Botanica.
Le amministrazioni locali della mia zona continuano a commissionare il verde pubblico a vivai privati, i quali sono interessati a piantumazioni costose, ma di riuscita miserevole. Piantare alberi adatti alla mia zona (con spesa enormemente inferiore) la renderebbe bella e molto più vivibile.
Invece vivere in un paesaggio devastato peggiora la vita.
Ma in tutto ciò, non ho capito perché si dovrebbe dar fiducia ancora all'industria dei motori diesel?
Euro6 diesel meno inquinante di un Euro5 benzina, per quali parametri?
No perché il mio pneumologo mi dice altro sui bambini della pianura padana con casi di bronchiti croniche ed asme in proliferazione come alghe.
E se lo smog è sparito ed ora i cieli urbani son diversamente pallidi è anche grazie ai filtri ed all'aumento di particolati sempre più sottili, che da quel che intuisco (laureato capra ignorante quale resto, in ambito pneumologico) mi pare si insinuino peggio delle pm10 nel nostro organismo.
La sommatoria di emissioni di gas serra per produrre una Tesla, una Nissan Leaf o una Audi A3 mi paiono comunque ancora a sfavore delle auto a benzina o diesel. Leggo male io i grafici?
Ed il diesel-gate? Ancora fiducia nelle misurazioni?
E le miniere di litio in Argentina, grandi come l'arco alpino?
E le celle ad idrogeno?
E altre alternative? E tipo imporre il sabbatico globale per interrompere la fatturazione quotidiana di stokazzo e pigliarcela un attimo comoda ora che siamo 8 miliardi e abbiamo avviato il collasso della biosfera che -purtroppo- condividiamo coi vari Trump, Bolsonaro e petrolieri old-style vari? Iddio li colga e se li porti via, possibilmente negli inferi, a testa in giù.
Inquinamento, auto elettrica vs diesel: un dossier per chiarire | QualEnergia.it
L'articolo su cui mi baso per aver chiarezza non mi riporta tutto l'astio che ho trovato dentro questo 3d per un'alternativa, temporanea molto probabilmente, che finché scorre per le strade di Milano non rilascia nulla.
Al massimo quando frenano sono le polveri delle frenate a dar fastidio.
Lo studio universitario serve anche a comprendere che i fenomeni naturali sono molto più complessi di come sembrano. L'asportazione dei sedimenti non è la panacea di tutti i mali per un fiume, anzi! Il tuo Panaro, come moltissimi altri fiumi italiani e non, ha subito profondi cambiamenti morfologici proprio a causa dell'asportazione selvaggia di sedimenti dal secondo dopoguerra. La larghezza dell'alveo si è dimezzata rispetto agli anni '50, la mancanza di sedimenti ha favorito l'erosione tanto che in alcuni tratti il fiume ha eroso il substrato anche per diversi metri, compromettendo la stabilità di sponde e manufatti antropici. Senza contare che l'asportazione e la trattenuta (con dighe, briglie ecc) di sedimenti è il fattore principale di innesco dell'erosione costiera, problema che affligge tutta l'Italia.
A questo serve la "laurea", tanto bistrattata, guarda caso, da chi non ce l'ha. Serve ad avere un approccio critico ai problemi...
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