E invece i campi coltivati in appennino sono proprio per la maggior parte frutto delle frane. I terreni smossi dagli eventi franosi si prestavano bene per essere adibiti a campi coltivati, riducendo di molto lo sforzo per dissodarli.
Siamo off topic ma non si può non rispondere alle cose che scrivi...
E poi il "mai" a cosa è riferito? Agli ultimi 10, 50, 100 anni? Esistono frane "quiescenti" dal Pleistocene......
Il controllo delle nascite ormai è una realtà pressoché ovunque, escluse parti dell'Africa e del medio Oriente.
Fertility rate, total (births per woman) - China, Brazil, India, Bangladesh, Pakistan, Indonesia | Data
Il problema è che ci vuole molto tempo perché una variazione della natalità si traduca in una stabilizzazione dalla popolazione, in Cina la natalità è crollata negli anni 70, dal 1992 è sotto il tasso di rimpiazzo (ad oggi è circa la metà, quindi semplificando un po' possiamo dire che ad ogni generazione di dimezza il numero di nuovi nati, in Italia il calo è poco meno del 40% ad ogni generazione), eppure la popolazione si sta stabilizzando solo adesso.
Il lato positivo è che il rallentamento della popolazione globale nei prossimi decenni ormai è un fatto certo, il lato negativo è che comunque ci vogliono decenni per invertire un trend demografico e rimane appunto il problema Africa.
Ma se in Africa permangono situazioni di sottosviluppo è difficile ridurre la natalità, non è una cosa che si possa imporre. Lo sviluppo economico e il miglioramento della condizione delle donne sono gli unici strumenti veramente efficaci per raggiungere questo obiettivo.
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Sarei anche d'accordo, teoricamente. Nel senso che dipende comunque da diversi fattori quali pendenza, tipo di suolo, lavori effettuati, precipitazioni avutesi, esposizione etc. fino a quando non vado a controllare una fetta di terreno di proprietà di mio padre a monte della quale ci sono decine di ettari costantemente spianati, spietrati arati e coltivati a grano-foraggere dai quali partono ogni anno frane mastodontiche che portano giù chissà quanti metri cubi e hanno creato pure un laghetto. Frane prontamente ripianate e subito ripartite alla pioggia seguente. Adesso faccio fatica a riconoscere i confini dell'appezzamento.
In Appennino certo il terreno è differente e non so se e come possano usare tecniche differenti, ma dalle mie parti il dilavamento superficiale dei terreni coltivati è una piaga. Ma c'è da dire che contribuiscono anche i lavori condotti nella maggior parte dei casi con poco criterio ed evitando che si possa lasciare lo spazio a solchi di scolo...
e perché no? cosa vuoi dire, spiegati, non capisco dove tu voglia arrivare
e che ci fai con U238??? a meno che con i neutroni lenti tu non voglia ottenere alla fine plutonio (costoso come processo)
ma il plutonio è altamente instabile (abbastanza pericoloso...)
se non ricordo male con 2 semisfere di 4,5 kg ciascuno puoi otterenere la massa critica per fare una bomba nucleare (un mini bomba)
mi parli di FBR, ma quello francese ha dato problemi di sicurezza
in qualsiasi caso le radiazioni apportano delle modifiche chimiche ai componenti del reattore, se ne sono accorti a Fukushima con l'acciaio che subisce trasformazioni sotto il bombardamento costante delle radiazioni
fino adesso si è parlato sempre di progetti per avere un reattore sicurissimo da più di 60 anni, ma ne vedi qualcuno in giro?
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
In Cina la natalità è crollata proprio negli anni 70, cioè quando l'hanno imposto per legge e la Cina da allora non ha più conosciuto nè guerra nè carestia, anzi ...
A parte questo, continuamente dalle massime eminenze viene fatta la MORALE della protezione del pianeta, omettendo volutamente l'unico argomento decisivo, che richiederebbe, questo sì, solo una piccola scelta morale degli individui, di attuazione tecnica banale.
Ultima modifica di alnus; 24/01/2020 alle 09:41
Al fatto che nei vecchi reattori ancora in uso si usa il processo di arricchimento per ottenere il 235 dal 238 che esiste in natura.
Proprio non capisco la distinzione: se non esistesse il processo di arricchimento i "vecchi reattori" manco esisterebbero.
Il PU 239, che è quello "da bomba", è estremamente stabile, altrimenti le bombe esploderebbero mentre le preparano.
Chi non è stabile, oltre a decadere in fretta, è il PU 240 che può essere un sottoprodotto, in quantità estremamente ridotto, dei FBR. Ma questo è un bene visto che evita il rischio proliferazione in modo "naturale".
Mi sa che stai confondendo la densità energetica con la stabilità.
La densità energetica di questi elementi è clamorosa, altrimenti non basterebbero poche centinaia di kg di materiale per alimentare una centrale per anni.
Mi riferisco ovviamente alle nuove generazioni di reattori.A lungo termine mi sembra inevitabile, ma finchè la cosa non compromette la resistenza strutturale direi che non è un problema.
Di reattori sicuri?
Considerato il numero di incidenti che si sono verificati nella storia, anzi preistoria, della fissione direi che in giro di reattori sicuri ce ne sono parecchi; anzi sono la stragrande maggioranza.
Alle altre tecnologie piacerebbe avere un "numero di morti" per MWH (lo so... Sembro un film horror ) come quelli del nucleare; e forse è pure peggio (o meglio a seconda dei punti di vista) se si allarga lo spettro della patologie.
Ovviamente è vero che un incidente grave può avere conseguenze gravissime.
Ma l'atteggiamento medio che vedo, una sorta di timore atavico, è lo stesso che c'è nei confronti degli aerei: se ne cade uno è chiaro che è molto probabile che i passeggeri muoiano tutti, ma resta di gran lunga il mezzo di trasporto più sicuro in assoluto.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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ma cosa stai dicendo
prima mi dici che mica si cerca il 235, poi mi dici che bisogna ottenere il 235 dal 238 (che significa? che operazione è secondo te?)
sono andato un attimo a casa dei miei per prendere il mio libro di fisica
U238.jpg
l'U238 non è per niente fissile come 235U proprio perché assorbe i neutroni specialmente quelli che hanno velocità intermedia. Tu puoi utilizzare il Pu 239 ma c'è il rischio che si possa formare per acquisizione di 1N in 240Pu (non è raro, anche perché si arriva al 25%) che è instabile, cioè si possano effettuare delle fissioni spontanee rendendo ingovernabile il reattore
quindi devi separare il 239Pu da 240Pu ma non è per niente semplice ed è pure costoso
inoltre il reattore deve essere refrigerato con Sodio (proposto nei PROGETTI per gli impianti di IV generazione) ma che è altamente corrosivo, infiammabile a contatto con l'aria ed esplodente a contatto con l'acqua, in parole povere: una sicurezza
poi il plutonio è estremamente radioattivo e crei problemi ai materiali del reattore per le variazioni chimico fisiche che apporta (sono state riscontrati delle variazioni - crepe - nei vessel anche se di acciaio speciale)
i reattori FBR - autofertilizzanti sarebbero la manna dal cielo ma hanno dato fino adesso dei problemi (te l'ho detto già che il Superphénix ha avuto incidenti - tra un po' è più il tempo per le riparazioni che il tempo effettivo di utilizzo )
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fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
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