Ultima modifica di marco85; 22/01/2020 alle 18:39
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
si? e quanto U235 puro (non parlo di quello arricchito) c'è? e quanto è il costo per estrarlo? chi è favorevole dice 100 anni, chi non lo è dice molto meno. Ma ognuno tira l'acqua al suo mulino
quello che c'è è perché attualmente stanno riconvertendo i missili
come tu avrai capito, mi riferivo ai problemi che pone la fissione e non al fatto dell'impatto climatico
ma questo tu lo hai ben capito
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
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il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Io invece la sentii nel 1980 al corso universitario di selvicoltura, cioè al di sopra di ogni sospetto.
Dopo di allora ho sempre fatto caso alle frane, e per la maggior parte esse hanno sopra il bosco. Invece l'Appennino è pieno di campi di grano in forte pendenza, costantemente arati e mai franati.
Voglio insistere sulla moda del bosco come bene assoluto: è una moda e non ha fondamento. La fotosintesi, là dove il clima lo consente, ci sarà sempre in un modo o nell'altro: bosco, coltura o incolto (che per inciso arriva da sè al bosco più velocemente di una piantagione, in molti casi).
Chi straparla di protezione del pianeta ed omette meticolosamente di cominciare dal controllo delle nascite persegue carestia e guerra.
Ultima modifica di alnus; 22/01/2020 alle 23:31
Praticamente nulla: in natura oltre il 99% è 238.
Ma non capisco cosa c'entri... Mica si cerca il 235.
In compenso con l'utilizzo degli FBR (e non stiamo parlando dei tempi della fusione: come detto vari progetti pilota ci sono già) si moltiplica immediatamente per 100 (e oltre, ma arrotondiamo a 100) qualsiasi sia il numero.
Sì sì, l'avevo capito.
Ma anche su questo io dico 2 cose:
1. il discorso delle scorie attuali, o meglio passate, è più un problema etico che di volumi: le quantità "scartate" dalle centrali, anche vecchie, sono veramente piccole in rapporto a tutti i tipi di "rifiuti" che si generano (sia nella produzione di energia che in generale)
2. C'è già la tecnologia in grado di ridurle ulteriormente, in modo significativo, e senza avere i problemi di proliferazione.
Poi eh... Io sono un fan di Luca Romano su FB quindi può darsi che la veda più "rosa" di quella che è.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Un elenco puntuale non sono in grado di fornirlo , ma pare che tutti sia siano accorti dell'esistenza della Gen IV da quando è uscito l'articolo su Terrapower...
Se non fosse per quello che è già stato speso potrebbero non aprirlo direttamente.
I francesi ci hanno messo molto di loro nei "disastri" dell'EPR, ma va detto che il sistema regolatorio costantemente inasprito (a volte forse più sull'onda dell'emozione, v. post-Fukishima, che sulla reale necessità) gli ha dato una mano.
Il problema grosso è sempre la necessità di immobilizzo immediato di una quantità enorme di capitale che ha ritorni pluridecennali e sono in pochi ad imbarcarsi in questa avventura (aldilà di un sistema di sussidi che sembra fatto apposto per penalizzare solo il nucleare).
Tu pensa che l'AP1000 aveva vari vantaggi rispetto all'EPR, ma la Westinghouse è fallita lo stesso. Oramai son rimasti praticamente solo gli Stati...
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Il tema è complesso. Il fatto è che ci sono nazioni che crescono a ritmi preoccupanti (Cina, India, Pakistan, Bangladesh, stati africani, ecc ecc) dove si fanno figli a ritmi abnormi e spesso senza avere la necessaria capacità economica di provvedere a loro.
In Cina provarono ad inserire un controllo sulle nascite, ma certo non è arrestando i genitori che non rispettano la regola di massimo 2 figli a coppia che si risolve la situazione. E' una questione culturale.
Se in Italia e in occidente ci si è inariditi in senso opposto (in gran parte dovuto anche all'assurda pressione fiscale che impedisce, sempre più spesso, a una normale famiglia di far fronte alle necessità quotidiane), nei paesi sottosviluppati o in via di sviluppo c'è l'eccesso opposto, ossia si vive in miseria o quasi ma si fanno 5-6 figli. Che poi crescono nella più totale desolazione sociale ed economica.
Ma, a tutto questo, come ripeto, va spiegato che chi oggi si scaglia contro i diesel anche di ultima generazione, che come visto sopra sono meno inquinanti dei benzina e considerando il ciclo energetico anche degli elettrici, in realtà porta avanti una scelta politica e non ambientale.
Perchè è evidente a tutti che c'è dell'assurdità nello stoppare i diesel euro 6 e poi lasciare situazioni estreme di degrado ambientale a Taranto, nel napoletano, a Marghera, a Piombino, a Terni, nella pianura padana ecc ecc. E magari nemmeno accennare all'inquinamento elettromagnetico.
Questa è politica, non è salvaguardia ambientale.
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E poi, sempre in Cina, l'hanno tolta e, guess what, il tasso di natalità continua a diminuire.
Sta a vedere che benessere e tasso di natalità non sono direttamente correlati.
Puoi continuare a ripeterlo, ma non lo farà diventare vero visto che uno studio serio complessivo che lo dimostri guarda caso non esiste.
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