Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
1. E' un dato di fatto che la vaccinazione riduce anche la contagiosità (pur non essendo sterilizzante, e si sapeva dall'inizio)
2. Veramente i dati non mostrano niente del genere. L'insorgenza di variante dipende dalla circolazione, quindi più saranno le persone vaccinate, minore sarà la circolazione e minore la probabilità (o più lungo il tempo) di insorgenza di nuove varianti (sottinteso significativamente diverse).
3. Sul metodo da caserma ho già commentato a sufficienza fin da marzo 2020...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
La prima domanda alla quale si dovrà dare una risposta riguarda quei soggetti che hanno sviluppato scarsa (o nessuna) protezione anche dopo la seconda dose e sarebbe "Perché succede?". Allo stato attuale delle cose si sta facendo questo:
- si stanno monitorando campioni statistici di persone (immagino sulla base di dataset anagrafici) nelle settimane immediatamente successive all'incoculazione della terza dose e comunque siamo ben lungi dall'avere dati esaustivi, anche perché in Israele, che è lo stato che sta praticando le terze dosi da più tempo, l'unico criterio di inoculazione è quello relativo all'età, prima >60, ora scesa fino a includere tutti >40;
- si sta postulando (senza nessuna evidenza scientifica, almeno per il momento) che dopo la terza dose la protezione dal contagio e/o dalle forme gravi della malattia sia adeguata anche in coloro che non erano protetti dopo le prime due e soprattutto che sia più prolungata nel tempo ed estesa nella popolazione.
Sarebbe invece interessante avere già uno studio sui soggetti "non responder", divisi per caratteristiche (età, genere, eventuali patologie croniche o acute presenti al momento della vaccinazione), mentre non so a quanto possa servire un monitoraggio sulle terze dosi fatte "a tappeto" e sul complesso della popolazione, in questo caso avremo sicuramente dati che confermano un picco nella produzione di anticorpi specifici nei primi 3, 4, 6 mesi seguito da un nuovo fisiologico declino, che potrà essere lento o rapido a seconda delle caratteristiche del soggetto...
Il rischio delle attuali campagne di inoculazione della terza dose è quello di lasciare non protetti nel tempo gli stessi soggetti che non lo erano adeguatamente nemmeno dopo la seconda...
Se invece la terza dose viene fatta per abbattere ulteriormente la circolazione del virus nel breve-medio periodo ha un senso... ma andrebbe detto e mi pare che né Bennett né Biden né i loro principali collaboratori e consulenti siano stati abbastanza chiari. E' anche un modo comodo per far vedere che si sta facendo qualcosa contro Covid19 e un discreto "diversivo" politico, da usare internamente, però andremmo ot.
Ultima modifica di galinsog@; 31/08/2021 alle 09:59
Se parliamo di UE (e di spazio Schengen che comunque include anche la Svizzera) bisogna anche verificare come le normative dei singoli paesi integrino quelle del pass-vaccinale europeo, ad esempio se quei paesi che non hanno autorizzato l'eterologa la riconoscano o chiedano il tampone, penseredi di sì, ma non ne sono certo. C'è tantissima confusione in proposito, pensate ad esempio dove in UE i singoli paesi (es. Ungheria) hanno autorizzato vaccini come Sputnik5, SinoVac, CanSino che non danno diritto al lascia-passare europeo.
Ultima modifica di galinsog@; 31/08/2021 alle 09:55
Quello delle donne in stato di gravidanza è un problema molto serio, che non è stato affrontato né dall'ISS né dal CTS, lasciando tutto nelle mani delle gestanti, dei medici di base, dei ginecologi e degli stessi medici vaccinatori. Allo stato attuale la gravidanza è un importante fattore di suscettibilità per la malattia grave/critica, forse il più importante in assoluto nelle donne giovani, aumentandone la probabilità anche di 2 o 3 volte (praticamente una trentenne incinta può avere una probabilità di finire in rianimazione analoga a quella di una donna di 50 o 60 anni).
Maternal outcomes and risk factors for COVID-19 severity among pregnant women | Scientific Reports
Per questo motivo molte donne in stato di gravidanza non si sono vaccinate e la mancanza di linee guida da parte di ISS e CTS hanno finito per creare difficoltà anche agli stessi ginecologi, che di fronte alle preoccupazioni delle loro assistite e all'assenza di indicazioni degli organi ufficiali hanno preferito temporeggiare.
Ultima modifica di galinsog@; 31/08/2021 alle 10:38
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