Originariamente Scritto da
Gianni78ba
Ci sono evidenze che il virus del covid potrebbe comportarsi come gli herpes virus, cioè potrebbe rimanere inattivo nel tessuto nervoso per poi risvegliarsi, a distanza di molti anni.
Certezze ancora non ve ne sono. Con l'herpes ti viene il fuoco di s.antonio, in questo caso boh, magari niente, magari qualcosa di piu grave.
Cmq è da notare la coerenza di questa persona
Insegnante si licenzia dopo 17 anni: “Sono coerente, non voglio ne il vaccino, ne il green pass” - Orizzonte Scuola Notizie
QUi si capisce bene cosa sarebbe successo in italia se non ci si fosse vaccinati
La grave ondata di COVID-19 in Vietnam - Il Post
Fino ad aprile di quest’anno, il Vietnam aveva continuato a rilevare poche decine di casi e di decessi al giorno, anche se alcune organizzazioni non governative avevano segnalato la possibilità che i conteggi fossero in ampio difetto rispetto alla situazione reale.Tra la fine di aprile e l’inizio di maggio la situazione nel paese aveva poi iniziato a peggiorare sensibilmente, con un aumento dei casi positivi sempre più marcato a partire dall’inizio di luglio. Il paese era così passato da una media giornaliera di 350 casi positivi a un picco di oltre 13mila casi giornalieri nella settimana a cavallo tra agosto e settembre;
nell’ultima settimana i morti sono stati più di 2.300.
L’80 per cento dei decessi e circa il 50 per cento dei nuovi contagi sono stati rilevati a Ho Chi Minh, nella cui area metropolitana vivono 9 milioni di persone.
Come hanno segnalato esperti e osservatori, la variante delta è molto più contagiosa delle versioni del coronavirus circolate in precedenza, al punto da rendere molto difficile se non inutile l’attività del tracciamento dei contatti.
I tempi di diffusione del coronavirus si sono ridotti sensibilmente, al punto da rendere sempre più inutili i tentativi di anticiparlo scoprendo e isolando i nuovi contagiati prima che infettino altri individui.
A Ho Chi Minh il divieto di uscire di casa sta causando numerosi problemi soprattutto per la ricerca di cibo e medicinali. La distribuzione degli alimenti è stata in parte affidata all’esercito, ma secondo diverse segnalazioni raccolte da al Jazeera avviene sporadicamente e con intere aree della città ignorate per giorni.
I controlli per strada sono severi e la presenza dei soldati armati ai posti di blocco incute qualche timore, dando l’idea che sia in vigore la legge marziale.
Dopo due settimane di lockdown i casi e i decessi in città sono comunque continuati ad aumentare, con una media di 200 morti ogni giorno.
Gli ospedali sono pieni di pazienti con sintomi gravi da COVID-19 e quelli da campo allestiti per affrontare l’emergenza non sono comunque sufficienti. Medici e infermieri sono stati chiamati da altre aree del paese per lavorare a Ho Chi Minh, dove il personale sanitario è ormai esausto.
Il governo ha inoltre avviato un piano per proporre ai pazienti guariti, e quindi immunizzati, di lavorare negli ospedali per dare una mano. I pazienti vengono dimessi il più velocemente possibile e ciò comporta che molti, anche dopo avere avuto sintomi gravi, debbano proseguire la convalescenza a casa e in assenza di assistenza medica.Seppure la pandemia da coronavirus abbia insegnato che ogni paese è una storia a sé, ciò che sta accadendo in Vietnam mostra che cosa può accadere in un paese con una bassa percentuale di vaccinati quando si afferma una variante molto contagiosa, come l’attuale delta. Al momento i completamente vaccinati sono appena 3,3 milioni di persone su 96 milioni, pari a circa il 3 per cento della popolazione, mentre il 18 per cento ha ricevuto almeno una dose del vaccino. La mancanza di protezione offerta dalla vaccinazione ha contribuito al marcato aumento di casi con sintomi gravi, che rendono più alto il rischio di ricovero e di morte.
Se questo non basta bisogna considerare che l'età mediana in italia è tra 10 e 15 anni più di quella vietnamita.
Segnalibri