Originariamente Scritto da
alexeia
E' un esperimento in vivo, tutt'ora in atto, dal quale ricaviamo delle conclusioni, relativamente al set di dati impostati in partenza; i risultati sono stati, nella loro mera consistenza numerica, ampiamente segnalati e discussi e analizzati anche qui.
Le conclusioni? esattamente quelle che vediamo, con determinate azioni si sono ottenute flessioni della curva, con altre no, a parità di azioni il risultato varia in funzione dei tempi di applicazione dell'azione stessa rispetto ai tempi del contagio, poi c'è il fattore della risposta effettiva degli individui che varia a zone modificando il risultato.
Poi c'è il dato di fatto che comunque, nonostante misure molto più miti e molto meno seguite dell'anno scorso, e nonostante una variante che - ove non controllata con misure - si è mostrata molto ma molto più aggressiva, i contagi sono sotto controllo.
Punto. Questi sono i risultati, da tenere in conto per la prossima pandemia.
Per avere qualcosa di "scientificamente dimostrato" occorre la ripetibilità dell'esperimento. Quindi, riprendiamo un patogeno analogo, facciamolo girare, applichiamo misure diverse su un campione di popolazione confinato, e le stesse su di un altro. Poi verifichiamo il numero dei sopravvissuti. A quel punto, e solo a quel punto, si potrà veramente dire chi aveva ragione.
Oppure accontentiamoci di contesti comparabili ma non ideali ai fini scientifici, e confrontiamo paesi che hanno applicato misure con paesi che ideologicamente se ne sono fregati pur potendo farlo, e con paesi che, poveretti loro, non avevano proprio i mezzi per fare alcunché a tappeto. Questo è il massimo di dimostrazione scientifica che si può avere, secondo me.
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