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Discussione: Nuovo Virus Cinese

  1. #107361
    Vento forte L'avatar di verza81
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Citazione Originariamente Scritto da AbeteBianco Visualizza Messaggio
    Non vedo che colpe abbia un lavoratore per meritare una decurtazione di stipendio stando in isolamento o in quarantena vaccinato o meno che sia.
    La retribuzione dovrebbe essere garantita, se non dal datore almeno da un’indennità statale.
    Ogni tanto qualcuno propone pure di fare differenze tra vaccinati e non, questo sì che lo vedo palesemente discriminatorio in quanto non c’è nessun collegamento proporzionale di causa effetto tra lo stipendio e la gestione pandemica.
    Inoltre non siamo più nemmeno nell’800 dove si lavorava a cottimo… in materia di diritto al lavoro attenzione a certe derive precarie…
    1 . Quarantene da contatto non sono più pagate
    2. Giusto invece “discriminare” : mi vaccino perché ho 80% di possibilità in meno di essere positivo => mi paghi
    Non mi vaccino => non mi paghi


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  2. #107362
    Brezza tesa L'avatar di Musoita
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    I numeri della settimana

    La settimana epidemiologica 16-22 ottobre si è chiusa con l’inversione al rialzo della curva epidemica: evento atteso (come abbiamo più volte scritto nelle scorse settimane) che proveremo a spiegare dopo l’esposizione dei principali numeri e indicatori. I nuovi casi a livello nazionale sono stati 21.075 (+22,4% dai 17.208 del periodo precedente, 9-15 ottobre); media giornaliera 3.010 (da 2.458); rapporto positivi/tamponi totali: range 0,40% - 0,79% (in precedenza 0,53% - 1,32%); rapporto positivi/casi testati: range 3,16% - 6,05% (da 2,70 - 5,81%); ricoverati in area medica il 22 ottobre, 2.443 (dai 2.445 del 15 ottobre); terapie intensive il 22 ottobre, 343 (dalle 357 del 15 ottobre) con 149 nuovi ingressi nella settimana (129 la precedente); 3.282.966 tamponi totali (+52,3% da 2.154.676 del periodo precedente) il 78,6% dei quali di tipo antigenico rapido. L’incremento dei tamponi risente ovviamente dell’effetto Green Pass obbligatorio in ambito lavorativo: ma testimonia che, volendo, anche in Italia siamo perfettamente in grado di raggiungere livelli di testing molto elevati; e che, se questo non è accaduto in passato quando serviva, non è stato per limiti oggettivi. Decessi settimanali 235 (da 243). Anche questa settimana la somma dei decessi comunicati quotidianamente (260) risulta superiore al dato reale (235) a causa del “recupero” dei decessi avvenuti in passato e comunicati in ritardo. Per quanto riguarda l’andamento del contagio, nelle prime 4 Regioni per numero di casi da inizio epidemia troviamo: Lombardia (+35,7%, contro -14,0% della settimana precedente); Veneto (+13,6%, da +1,9%); Campania (+29,3% da -4,2%); Emilia Romagna (+16,2%, da -13,6%). Il valore di Rt istantaneo nazionale, calcolato con il metodo rapido Kohlberg-Neyman, è 1,19 (dato puntuale del 22 ottobre) contro 0,94 del 15 ottobre. Il valore di Rt comunicato dall’Iss (0,86) che riflette la situazione del periodo 29 settembre - 12 ottobre con l’epidemia ancora in calo, è da considerarsi come dato puramente storico. L’incremento dei casi deve essere valutato con lucidità, tenendo presenti due punti base: 1) era atteso, come conseguenza delle riaperture e della maggiore frequentazione di ambienti chiusi. 2) Il dato di questa settimana risente dell’aumento dei test eseguiti. Abbiamo cercato il virus (anche se per necessità dei singoli e non per volontà strategica) come mai è stato fatto in passato. E, ovviamente, lo abbiamo trovato di più. A fronte di un incremento dei test del 52,3%, l’incremento dei nuovi casi individuati si è però attestato al 22,4%. Per capire quanto abbiano pesato esattamente sulla crescita i due fattori sopra esposti occorrerà attendere almeno la prossima settimana, con la stabilizzazione dei tamponi. A quel punto potremo valutare con maggiore attendibilità i singoli parametri (inclusi quelli del rapporto positivi/tamponi totali e positivi/casi testati, al momento “sporcati” dal balzo improvviso dei test) e delineare con maggiore precisione la fase epidemica in corso. Fermo restando che, al momento, si evidenzia una concorrenza dei due fattori per spiegare il rialzo dei nuovi positivi individuati. In termini semplici: un po’ grazie ai test, un po’ per colpa del virus. L’attenzione, entro un limite di 5-7.000 nuovi casi giornalieri, dovrà essere rivolta soprattutto ai dati dei ricoveri, delle terapie intensive e dei decessi. Senza dimenticare che la progressiva perdita di efficacia dei vaccini contro il rischio di infezione pone, anche a breve, un tema di somministrazione generale della terza dose. Vediamo perché, usando come base di calcolo i dati Iss: con un’efficacia vaccinale del 78% contro il rischio di infezione, abbiamo il 22% dei vaccinati teoricamente infettabili dal Sars-CoV-2, anche se le conseguenze dell’infezione resterebbero limitate (protezione al 92% contro l’ospedalizzazione, al 95% contro il ricovero in terapia intensiva e al 94% contro il decesso). Sulla base attuale degli immunizzati con doppia dose (44,2 milioni il 22 ottobre) il 22% significherebbe avere 9,7 milioni di soggetti vaccinati ma potenzialmente infettabili. A questi dovremmo poi aggiungere i non vaccinabili (6,2 milioni di under 12); i vaccinabili non ancora vaccinati (7,5 milioni) e i vaccinati con dose singola (circa 2,2 milioni, con protezione solo parziale). Una platea di 25,6 milioni di persone (il 42,6% della popolazione italiana) ancora aggredibile dal Sars-CoV-2. Può stupire, in un Paese dove abbiamo protetto con doppia dose quasi il 75% della popolazione generale e l’82% della popolazione vaccinabile: ma l’epidemiologia deve tenere conto di tutti i parametri, inclusa l’efficacia vaccinale, e non solo di quelli più spendibili a livello di comunicazione. Cosa possa accadere con un livello insufficiente di vaccinazioni lo stiamo vedendo in alcuni Paesi dell’Est Europa: tema che approfondiremo nella prossima analisi settimanale. Chiudiamo con il consueto aggiornamento a livello mondiale (dati Oms, Bollettino epidemiologico del 19 ottobre). Frena la riduzione dei nuovi casi: nella settimana 11-17 ottobre 22.763.957, con un modesto -4,2% sulla precedente. Sostanzialmente stabili i decessi (46.140 da 46.789). A sostenere i numeri del contagio sono stati in particolare Uk (283.756 positivi, +14% sulla settimana precedente) e Russia (217.322, +15%). La variante Delta è stata rilevata in 193 (due nuovi) dei 211 Paesi e territori monitorati dall’Oms. (M. T. Island)

  3. #107363
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Una riflessione su R0 della delta.
    Stime eseguite in inverno suggerivano che in condizioni di verginità della popolazione, dove cioè il 100% degli abitanti non aveva mai contratto il virus né possedeva una forma di immunità, l'R0 stimato potesse essere anche più di 6.

    Il vaccino abbatte la possibilità di contagio contro la delta, nel caso di Pfizer almeno per l'80% (prevenzione contro l'infezione, non contro l'ospedalizzazione che è più alta, ma che ai fini del discorso che stiamo eseguendo non ci interessa).
    E' vero che "80% di efficacia vaccinale", come già più volte ripetuto, non è proprio la stessa cosa di dire che la possibilità di contagio è ridotta dell'80%, ma alla fine possiamo ritenere valida quest'affermazione.

    Un abbattimento della possibilità di contagio dell'80% significa un abbattimento dell'R0 dell'80%, vale a dire che l'R0 da 6 diventerebbe appena 1,2.
    Questo se tutta la popolazione (100%) fosse vaccinata, cosa che ovviamente non è. Con una popolazione vaccinata per l'80% l'R0 scende a 1,2 nella popolazione vaccinata (con un vaccino dell'efficacia dal contagio dell'80%), ma resta più alto tra non vaccinati anche se essendo le due popolazioni non segregate ma mescolate l'R0 tra i non vaccinati sarà enormemente più basso di quello che potrebbe essere. I non vaccinati infatti non vivono confinati in ghetti formando popolazioni parallele, ma sono integrati nella società e interagiscono con i vaccinati, per cui risentono dell'effetto benefico del contatto con tantissimi vaccinati.

    Il calcolo sopra esposto indica come nella stagione più favorevole alla diffusione del virus, in specifico della variante delta, l'R0 pur abbondantemente crollato, resterebbe sopra 1, anche verso 1,5. Naturalmente ciò in una società senza più la benchè minima accortezza e forma di prevenzione, quale era la società pre-2020. Le accortezze, anche quelle minime, sono fondamentali, e abbattono R0 di quel che basta a tenere sotto controllo la crescita se non ad invertirla senza dover ricorrere a misure necessariamente drastiche quali il semaforo o i lockdown.
    Al tempo stesso questo significa che:

    1. nel semestre freddo, nonostante i vaccini, la curva epidemiologica è votata all'aumento, lento ma assolutamente prevedibile
    2. l'aumento anche se prevedibile può essere rallentato (e persino scongiurato) con opportune misure di lieve/moderata entità, senza pesanti restrizioni
    3. assistere all'aumento NON significa che i vaccini non funzionano, al contrario: senza i vaccini saremmo nella melma più assoluta!
    4. valgono sempre, sulla curva epidemiologica, quei fattori già studiati un anno fa prima dell'avvento dei vaccini: densità abitativa, densità di contatti, sufficienza o meno delle misure, isolamento geografico, senza dimenticare il fattore casuale (alias chiulo senza h)




    Come già si era scritto mesi e mesi fa, ad Aprile, ai primi vagiti della delta sulla scena europea, è possibile che in Italia e in Europa, nonostante l'alto tasso di adesione vaccinale, si possa incorrere nei prossimi mesi a locali e lievi/moderate restrizioni anche tra vaccinati. Si tratterà però, probabilmente, di misure nettamente meno drastiche e anche nettamente meno durature di quelle dello scorso anno, e ciò proprio grazie ai vaccini. Una terza dose potrebbe dare una mano ulteriore ad abbattere i contagi nelle fasce critiche degli over 50-60 che sono le classi che si sono vaccinate più mesi fa.

    Quel che mi preoccupa è come la gente recepirà la cosa. Si è sempre detto che i vaccini sono la soluzione, ma l'italiano medio (e l'europeo medio, alla fine della fiera pare che gli italiani non siano più cretini del resto dell'Europa) capirà che le brevi e blande misure eventualmente riadottate non significano che il vaccino non funziona?
    Mi auguro di sì.

  4. #107364
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Chi si è vaccinato continuerà a farlo chi no non cambierà idea. Ormai le percentuali rimarranno queste.
    Una riflessione personale. A me queste discussioni sui vaccini hanno fatto da incentivo anche per tutti gli altri. Non che fossi novax ma ero uno di quelli che pensava sempre che tanto non servirà. Eravamo indietro con le vaccinazioni dei ragazzi e ci stiamo rimettendo alla pari. Io personalmente mi sto informando per il vaccino contro gli effetti delle morsicature delle zecche e mi rimetterò in regola con l’antitetanica. Non ho mai fatto nemmeno nulla per epatite e meningite. Vedrò di informarmi anche per questi.
    ​Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...

  5. #107365
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Su un punto secondo me fondamentale mi pare che si parli poco. O almeno io non ho letto ultimamente studi specifici. Come siamo messi con le reinfezioni? Ormai ci dovrebbero essere statistiche abbastanza affidabili. Si sa che è possibile che si verifichino, ma con quale frequenza? Io continuo ad avere la speranza che ci sia una certa protezione

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    Ultima modifica di Danirimini; 24/10/2021 alle 11:29

  6. #107366
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Una riflessione su R0 della delta.
    Stime eseguite in inverno suggerivano che in condizioni di verginità della popolazione, dove cioè il 100% degli abitanti non aveva mai contratto il virus né possedeva una forma di immunità, l'R0 stimato potesse essere anche più di 6.

    Il vaccino abbatte la possibilità di contagio contro la delta, nel caso di Pfizer almeno per l'80% (prevenzione contro l'infezione, non contro l'ospedalizzazione che è più alta, ma che ai fini del discorso che stiamo eseguendo non ci interessa).
    E' vero che "80% di efficacia vaccinale", come già più volte ripetuto, non è proprio la stessa cosa di dire che la possibilità di contagio è ridotta dell'80%, ma alla fine possiamo ritenere valida quest'affermazione.

    Un abbattimento della possibilità di contagio dell'80% significa un abbattimento dell'R0 dell'80%, vale a dire che l'R0 da 6 diventerebbe appena 1,2.
    Questo se tutta la popolazione (100%) fosse vaccinata, cosa che ovviamente non è. Con una popolazione vaccinata per l'80% l'R0 scende a 1,2 nella popolazione vaccinata (con un vaccino dell'efficacia dal contagio dell'80%), ma resta più alto tra non vaccinati anche se essendo le due popolazioni non segregate ma mescolate l'R0 tra i non vaccinati sarà enormemente più basso di quello che potrebbe essere. I non vaccinati infatti non vivono confinati in ghetti formando popolazioni parallele, ma sono integrati nella società e interagiscono con i vaccinati, per cui risentono dell'effetto benefico del contatto con tantissimi vaccinati.

    Il calcolo sopra esposto indica come nella stagione più favorevole alla diffusione del virus, in specifico della variante delta, l'R0 pur abbondantemente crollato, resterebbe sopra 1, anche verso 1,5. Naturalmente ciò in una società senza più la benchè minima accortezza e forma di prevenzione, quale era la società pre-2020. Le accortezze, anche quelle minime, sono fondamentali, e abbattono R0 di quel che basta a tenere sotto controllo la crescita se non ad invertirla senza dover ricorrere a misure necessariamente drastiche quali il semaforo o i lockdown.
    Al tempo stesso questo significa che:

    1. nel semestre freddo, nonostante i vaccini, la curva epidemiologica è votata all'aumento, lento ma assolutamente prevedibile
    2. l'aumento anche se prevedibile può essere rallentato (e persino scongiurato) con opportune misure di lieve/moderata entità, senza pesanti restrizioni
    3. assistere all'aumento NON significa che i vaccini non funzionano, al contrario: senza i vaccini saremmo nella melma più assoluta!
    4. valgono sempre, sulla curva epidemiologica, quei fattori già studiati un anno fa prima dell'avvento dei vaccini: densità abitativa, densità di contatti, sufficienza o meno delle misure, isolamento geografico, senza dimenticare il fattore casuale (alias chiulo senza h)




    Come già si era scritto mesi e mesi fa, ad Aprile, ai primi vagiti della delta sulla scena europea, è possibile che in Italia e in Europa, nonostante l'alto tasso di adesione vaccinale, si possa incorrere nei prossimi mesi a locali e lievi/moderate restrizioni anche tra vaccinati. Si tratterà però, probabilmente, di misure nettamente meno drastiche e anche nettamente meno durature di quelle dello scorso anno, e ciò proprio grazie ai vaccini. Una terza dose potrebbe dare una mano ulteriore ad abbattere i contagi nelle fasce critiche degli over 50-60 che sono le classi che si sono vaccinate più mesi fa.

    Quel che mi preoccupa è come la gente recepirà la cosa. Si è sempre detto che i vaccini sono la soluzione, ma l'italiano medio (e l'europeo medio, alla fine della fiera pare che gli italiani non siano più cretini del resto dell'Europa) capirà che le brevi e blande misure eventualmente riadottate non significano che il vaccino non funziona?
    Mi auguro di sì.
    Per quanto blande che siano non saranno mai più accettate praticamente da nessuno, me compreso, e mi auguro che non si vada oltre le condizioni del gp, come penso che accadrà.

  7. #107367
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Ne hanno parlato anche al TG di ieri
    Covid Austria, nuovi lockdown solo per i non vaccinati- Corriere.it

    si parla di lockdown ad personam e non generalizzati
    dati live: http://www.meteosanteramo.com/Liveiphone6.asp

    (Befana 2017 indimenticabile, oltre 1mt di neve in 24h)

  8. #107368
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

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    70 79 Puglia 97,37%
    Basilicata 95,83%
    Molise 95,83%
    Umbria 95,55%
    Lazio 94,92%
    Calabria 90,01%
    Liguria 89,78%
    Sicilia 89,29%
    Friuli Venezia Giulia 88,28%
    Alto Adige 87,80%
    60 69 Puglia 95,50%
    Molise 94,39%
    Basilicata 93,75%
    Lazio 93,64%
    Lombardia 92,57%
    Sicilia 87,70%
    Liguria 87,62%
    Alto Adige 87,04%
    Friuli Venezia Giulia 85,70%
    Valle d'Aosta 85,46%
    50 59 Molise 92,86%
    Puglia 91,98%
    Lombardia 91,39%
    Toscana 90,61%
    Lazio 90,47%
    Sicilia 84,65%
    Friuli Venezia Giulia 83,23%
    Valle d'Aosta 83,02%
    Calabria 82,75%
    Alto Adige 82,60%
    40 49 Puglia 87,24%
    Lombardia 86,69%
    Toscana 86,55%
    Molise 86,46%
    Lazio 85,70%
    Sicilia 79,38%
    Alto Adige 79,14%
    Friuli Venezia Giulia 78,65%
    Calabria 78,38%
    Valle d'Aosta 75,60%
    30 39 Lombardia 89,59%
    Toscana 87,91%
    Emilia Romagna 85,77%
    Lazio 85,27%
    Trentino 85,02%
    Alto Adige 77,02%
    Valle d'Aosta 76,89%
    Basilicata 76,84%
    Sicilia 75,56%
    Calabria 72,80%
    20 29 Lombardia 95,66%
    Trentino 93,59%
    Emilia Romagna 92,47%
    Toscana 92,29%
    Friuli Venezia Giulia 91,44%
    Valle d'Aosta 81,46%
    Basilicata 79,35%
    Alto Adige 77,81%
    Sicilia 76,64%
    Calabria 76,40%
    12 19 Sardegna 80,42%
    Molise 80,26%
    Lombardia 79,69%
    Puglia 79,06%
    Toscana 77,42%
    Sicilia 65,94%
    Liguria 65,71%
    Marche 65,48%
    Valle d'Aosta 65,17%
    Alto Adige 56,17%
    Citazione Originariamente Scritto da SsNo Visualizza Messaggio
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    Toscana 84,88%
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    Valle d'Aosta 63,30%
    Liguria 63,30%
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    Ultima modifica di SsNo; 24/10/2021 alle 12:57

  9. #107369
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Citazione Originariamente Scritto da SsNo Visualizza Messaggio
    A domenica 17 ottobre
    Ricoverati ordinari ogni 100k
    Emilia Romagna 6,64
    Toscana 5,31
    Lazio 5,22
    Sicilia 4,92
    Calabria 4,37
    Basilicata 4,26
    Piemonte 4,15
    Abruzzo 4,04
    Umbria 3,97
    ITALIA 3,95
    Alto Adige 3,95
    Liguria 3,48
    Trentino Alto Adige 3,45
    Puglia 3,33
    Friuli Venezia Giulia 3,21
    Valle d'Aosta 3,18
    Campania 3,07
    Sardegna 3,05
    Trentino 2,95
    Lombardia 2,88
    Veneto 2,71
    Marche 2,69
    Molise 0,65

    Ricoverati in TI
    Alto Adige 1,32
    Marche 0,92
    Sicilia 0,84
    Trentino Alto Adige 0,84
    Lazio 0,83
    Emilia Romagna 0,72
    Sardegna 0,67
    Veneto 0,63
    ITALIA 0,58
    Friuli Venezia Giulia 0,58
    Umbria 0,57
    Calabria 0,56
    Toscana 0,56
    Lombardia 0,52
    Liguria 0,45
    Puglia 0,45
    Abruzzo 0,38
    Trentino 0,37
    Piemonte 0,37
    Molise 0,33
    Campania 0,31
    Basilicata e Valle d'Aosta 0

    Ingressi settimanali in TI per milione di abitanti (11-17 ottobre)
    Alto Adige 7,52
    Molise 3,27
    Veneto 2,85
    Piemonte 2,75
    Lazio 2,72
    Calabria 2,57
    Friuli Venezia Giulia 2,47
    Sardegna 2,44
    Sicilia 2,40
    Umbria 2,27
    Emilia Romagna 2,24
    Toscana 2,14
    ITALIA 2,10
    Liguria 1,93
    Campania 1,90
    Lombardia 1,59
    Marche 1,31
    Puglia 0,99
    Trentino, Valle d'Aosta, Basilicata e Abruzzo 0

    Variazione assoluta ricoverati ordinari 10-17 ottobre
    Sicilia - 89
    Lombardia - 44
    Lazio - 33
    Sardegna - 27
    Calabria - 24
    Veneto e Emilia Romagna - 19
    Toscana - 18
    Umbria - 6
    Alto Adige e Friuli Venezia Giulia - 4
    Marche - 3
    Campania, Basilicata e Puglia - 1
    Molise 0
    Valle d'Aosta e Liguria +2
    Trentino +3
    Abruzzo +4
    Piemonte +17

    Variazione assoluta ricoverati in TI 10-17 ottobre
    Emilia Romagna - 12
    Toscana - 4
    Friuli Venezia Giulia e Lombardia - 2
    Sicilia, Piemonte, Abruzzo, Sardegna, Trentino, Puglia e Lazio - 1
    Liguria, Valle d'Aosta, Umbria, Molise e Basilicata 0
    Alto Adige e Veneto +1
    Calabria e Marche +2
    Campania +6
    Ricoverati ordinari ogni 100k
    Alto Adige 7,14
    Emilia Romagna 6,32
    Toscana 6,01
    Lazio 5,70
    Sicilia 5,34
    Valle d'Aosta 4,78
    Friuli Venezia Giulia 4,36
    Abruzzo 4,27
    Piemonte 4,25
    Trentino Alto Adige 4,10
    ITALIA 4,10
    Calabria 4,01
    Umbria 3,85
    Liguria 3,80
    Basilicata 3,73
    Veneto 3,30
    Puglia 3,13
    Campania 2,96
    Marche 2,82
    Lombardia 2,75
    Sardegna 2,74
    Molise 1,64
    Trentino 1,11

    Ricoverati in TI per 100k abitanti
    Alto Adige 0,94
    Lazio 0,85
    Sicilia 0,84
    Marche 0,79
    Emilia Romagna 0,74
    Friuli Venezia Giulia 0,66
    Trentino Alto Adige 0,65
    Liguria 0,64
    Toscana 0,64
    Umbria 0,57
    ITALIA 0,56
    Veneto 0,49
    Lombardia 0,48
    Piemonte 0,46
    Abruzzo 0,46
    Sardegna 0,43
    Puglia 0,42
    Trentino 0,37
    Calabria 0,36
    Campania 0,34
    Molise 0,33
    Valle d'Aosta e Basilicata 0

    Ingressi settimanali in TI per milione di abitanti
    Liguria 5,80
    Friuli Venezia Giulia 4,11
    Toscana 4,02
    Sicilia 3,60
    Campania 3,45
    Umbria 3,40
    Lazio 3,06
    Emilia Romagna 2,69
    ITALIA 2,65
    Marche 2,62
    Piemonte 2,53
    Sardegna 2,44
    Abruzzo 2,29
    Veneto 2,24
    Puglia 1,99
    Alto Adige 1,88
    Calabria 1,54
    Lombardia 1,49
    Trentino, Molise, Basilicata e Valle d'Aosta 0

    Variazione assoluta ricoverati ordinari rispetto a 7 giorni fa
    ITALIA +87
    Emilia Romagna -14
    Lombardia -13
    Trentino -10
    Puglia -8
    Calabria -7
    Campania -6
    Sardegna -5
    Basilicata -3
    Umbria -1
    Marche, Valle d'Aosta +2
    Abruzzo, Molise +3
    Piemonte +4
    Liguria +5
    Friuli Venezia Giulia +14
    Alto Adige +17
    Sicilia +21
    Toscana +26
    Lazio +28
    Veneto +29

    Variazione assoluta ricoverati in TI rispetto a 7 giorni fa
    ITALIA -8
    Veneto -7
    Calabria, Sardegna e Lombardia -4
    Marche, Alto Adige -2
    Puglia -1
    Sicilia, Umbria, Basilicata, Molise, Valle d'Aosta e Trentino 0
    Lazio, Emilia Romagna, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia +1
    Campania +2
    Toscana, Liguria +3
    Piemonte +4
    Ultima modifica di SsNo; 24/10/2021 alle 17:02

  10. #107370
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Rispetto al 24 ottobre 2020, variazione ricoverati ordinari
    Liguria - 90,80%
    Trento - 89,83%
    Valle d'Aosta -89,66%
    Piemonte - 87,53%
    Lombardia - 87,18%
    Campania - 84,62%
    Sardegna - 84,32%
    Umbria - 83,25%
    ITALIA - 78,09%
    Lazio - 76,70%
    Puglia - 75,86%
    Marche - 75,84%
    Abruzzo - 75,44%
    Bolzano - 71,43%
    Veneto - 70,44%
    Molise - 68,75%
    Toscana - 65,00%
    Emilia Romagna - 61,00%
    Basilicata - 60,38%
    Sicilia - 55,44%
    Friuli Venezia Giulia - 47,00%
    Calabria - 22,00%

    Variazione ricoverati in TI
    Basilicata e Valle d'Aosta - 100,00%
    Campania - 81,48%
    Sardegna - 80,56%
    Umbria - 80,00%
    Lombardia - 77,46%
    Piemonte - 77,27%
    Liguria - 73,68%
    Toscana - 72,41%
    ITALIA - 69,77%
    Puglia - 67,92%
    Abruzzo - 66,67%
    Veneto - 64,71%
    Lazio - 64,54%
    Emilia Romagna - 62,92%
    Bolzano -58,33%
    Sicilia - 53,33%
    Friuli Venezia Giulia, Trento e Molise - 50,00%
    Marche - 47,83%
    Calabria - 30,00%
    Ultima modifica di SsNo; 24/10/2021 alle 18:39

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