Beh si, alcuni potrebbero preferire pure la soluzione inglese, non ti dó torto su questo. Peró bisogna vedere anche chi ha ragione nel lungo periodo, in questo caso in primavera: perché comunque la situazione in Stati come UK e Germania non é troppo tranquilla in generale.....e non parlo solo in termini di ipocondria e paura, ma anche in termini di possibili restrizioni purtroppo, da cui non siamo esenti nemmeno noi ma piú che altro a causa di atteggiamenti iperprudenziali delle istituzioni.
In ogni caso io stesso dico che non ci sono soluzioni universalmente giuste e definitive, soprattutto quando si parla di soluzioni di lungo periodo per cui é tutto ancora molto nebuloso. Peró ecco, non si puó nemmeno far finta di niente su certe questioni
Ultima modifica di ale97; 12/11/2021 alle 00:16
Se qualcuno pensa che il vaccino debellerà il virus, o si è illuso o è male informato. Il virus serve a "derubricare" il covid-19 a un fenomeno stagionale simile all'influenza, e in questo senso il fatto che i vaccinati possano infettarsi conta poco. Contare tutti i singoli casi ha senso dove la copertura vaccinale è scarsa, come in Russia; ma in altri paesi rischia di diventare una caccia ai "fantasmi", asintomatici e paucisintomatici comunque in gran parte vaccinati. L'importante insomma è tenere sotto controllo - o più cinicamente, ad un livello accettabile (come l'influenza) - ospedalizzazioni e decessi, cercando magari di concentrarsi su chi resta a rischio nonostante il vaccino. Chi invece il vaccino non vuole proprio farlo, beh, a un certo punto non possiamo vivere tutti chiusi in casa perché questi preferiscono rischiare la loro vita e sono comunque in minoranza. Diciamo che qui in UK il ragionamento pubblico è più o meno questo.
Il peggiore inverno che abbia mai visto?
Il 2006/2007!!!
L’alternativa è non stare agli estremi e applicare misure con ponderazione e non “perché lo fanno tutti”. Mi pare poi che all’inizio il greenpass era uno strumento ideato per i viaggi internazionali ed ora in certe nazioni è diventato un lasciapassare per tutto.
Si dirà che tanto non è un problema perché quasi tutti sono vaccinati…. in modo relativo lo vedo come un non-problema. Confronti con lo scorso anno non si possono fare perché ora c’è il vaccino che protegge. Per conto mio il greenpass va messo esclusivamente se l’alternativa è la chiusura, e più che strumento sanitario è veramente diventato uno strumento politico che deresponsabilizza i cittadini (espressione di un fallimento che dove non ci sono arrivati i cittadini ci deve arrivare lo stato) visto che si è andati molto oltre quanto previsto con l’applicazione.
Mi sembra un approccio ragionevole. Alle nostre latitudini tra autorità e media (più che Svizzera parlo di Italia o altri paesi vicini) questo viene considerato? A me sembra che si continua a fornire alla popolazione come lo scorso anno numeri su numeri senza contestualizzarli.
Io quei (pochi, perché sono 4 gatti contrariamente a quello che vogliono farci credere i giornalisti) con cui ci ho avuto a che fare recentemente e che non erano ancora vaccinati son tutti invasati e complottari… perché ormai sono rimasti fuori solo quelli, a differenza degli indecisi che ormai l’hanno fatto.
Crescita dei casi in Portogallo, Belgio e Paesi Bassi, in termini di media settimanale a ieri rispetto al 4 novembre:
Paesi Bassi +48% (da 8000 a 12000)
Portogallo +42% (da 800 a 1200)
Belgio +38% (da 7000 a 10000)
Ergo in Portogallo non c'e' nessuna crescita lenta e nei Paesi Bassi abnorme. La crescita e' rapida ovunque; il Portogallo e' a un valore assoluto molto piu' basso, piu' o meno dov'erano Belgio e Paesi Bassi un mesetto fa, e come sappiamo con la crescita esponenziale il gap si colma rapidamente.
Non solo, ma la crescita del Portogallo e' piu' o meno identica a quella che avevano i Paesi Bassi ad un tasso di incidenza simile (es. +42% nella settimana dal 4 all'11 ottobre).
Ultima modifica di nevearoma; 12/11/2021 alle 07:55
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Il Portogallo la settimana scorsa, di Giovedì, vedeva 1289 casi, ieri 1477 (+20%). In questi ultimi 7 giorni (5-11 Nov) ha contato 8370 casi, mentre nella settimana antecedente (29 Ott-4 Nov) 6803 casi. Incremento settimanale del +20%, e di mezzo c'è stata pure la festa di Ognissanti che incide in Portogallo essendo giorno festivo in quanto paese cattolico, mentre in Olanda non è festività (e comunque l'Olanda conta i casi anche nei giorni festivi). Il Portogallo dunque, verosimilmente, ha registrato con ritardo qualche caso.
Aggiungo che nonostante la crescita le TI sono scese, erano 69 una settimana fa, ieri 64.
Certo, quello e' un dato giornaliero, per questo si guarda la settimana. Del resto anche in Belgio lunedi' scorso la crescita era scesa al 4% e in Repubblica Ceca al 13% (per fare due esempi, ma ce ne sono a bizzeffe) per poi riprendere con forza.
A me sembra semplicemente che tu parlassi di crescita lenta perche' il valore assoluto e' basso, anche se notoriamente il valore assoluto conta poco o niente.
La crescita % e' simile ad altri paesi e sta accelerando. Li' come in Spagna, Francia, Italia e altrove. Pero' mi pare che anche in questo caso non si voglia guardare verso il lungo termine e si vogliano cercare spiegazioni di ampio raggio a fenomeni piu' probabilmente contingenti, tipo in questo caso il fatto che l'ondata e' partita da nordest.
Tra parentesi anche la seconda ondata in Portogallo e' stata molto contenuta e non c'e' stata alcuna grave emergenza fino a dicembre inoltrato.
Beh questo nelle prime fasi della crescita e' normale specialmente coi vaccini.Aggiungo che nonostante la crescita le TI sono scese, erano 69 una settimana fa, ieri 64.
In realta' anche prima dei vaccini c'erano alcune regioni italiane dove nelle primissime fasi i pazienti addirittura calavano perche' gli ospedali tendevano a dimettere in previsione di un aumento dei ricoveri.
Ultima modifica di nevearoma; 12/11/2021 alle 08:18
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Un concetto fondamentale in Svizzera è che lo stato deve dimostrare che il cittadino è nel torto mentre nelle principali altri grandi democrazie europee vale l’opposto ovvero che è il cittadino deve dimostrare allo stato di essere in regola. Per fare un esempio il certificato è un sistema che applica il secondo principio, difatti originariamente c’era in Francia per gli spostamenti internazionali se non sbaglio, per questo in Svizzera va più facilmente di traverso (la dimostrazione sono i gruppi di protesta accesi nelle tue zone) che altrove anche se sembra una cosa banalissima. Chiaramente questo strumento ha vantaggi e svantaggi però dipende come si applica, per certe cose è basilare per altri no, e come lo si è fatto nei paesi a me confinanti in modo così spinto non lo comprendo appieno (originariamente doveva essere uno strumento solo per viaggiare… ora cosa lo si è fatto diventare?).
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