È anche vero però che se diciamo che dobbiamo seguire la scienza, allora la dobbiamo seguire e basta, astenendoci dal giudizio prima di avere informazioni più dettagliate.
Capisco il discorso della sottovalutazione del rischio, ma anche l'allarmismo "precoce" può dare assuefazione, così la volta dopo che annunciano un'altra variante pericolosa, subito a dire "eccone un'altra, ma figurati se è così pericolosa". E fai dei danni lo stesso, perchè paradossalmente porti a una sottovalutazione del rischio nonostante l'allarme dato per tempo.
Chiaramente bisognerà vedere se queste dichiarazioni avranno un seguito, però, ribadito e chiarito che i complottisti fanno dei danni, mi pare che ci sia un atteggiamento se non ugualmente dogmatico, comunque abbastanza prevenuto di molti esponenti di spicco della sanità mondiale nei confronti di chi non si allinea subito su posizioni ben stabilite, che porta a catalogare subito come pseudo o simil complottista un certo scienziato, a prescindere dalla validità delle sue argomentazioni.
Non mi piace per niente la deriva che sta prendendo il dibattito pubblico.
La mia umile stazione meteo
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/IREGGI57
Formalmente all’inizio quando la campagna era settoriale si diceva che non si sapeva quanto durasse, poi verso maggio è diventato un “almeno 3 mesi” (che è molto poco il grande pubblico si aspettava magari 1-2 anni), poi più avanti è diventato 6/12 mesi, e causa nuove varianti questo lasso si è nuovamente ridotto. C’è del giusto e del sbagliato in tutto, poi naturalmente c’è da differenziare tra protezione da infezione, decorsi, ecc. e oltretutto solo durante l’estate causa Delta si era detto di vaccinare tutti per ridurre la circolazione (contagi), discorso caduto con omicron, ma in origine si puntava sulle fasce a rischio, e non solo per la ridotta disponibilità di vaccino all’inizio.
Comunque stiamo svuotando un ospedale di provincia al giorno con i numeri dell'ultima settimana....
Per fine Febbraio saremo tornati ai livelli di Ottobre scorso, poi, se non esce null'altro di importante come varianti, direi che possiamo puntare alla convivenza "vera" senza se e senza ma anche già dalla primavera.
Con buona pace ("momentanea", finché non prenderanno il Covid entro l'estate) di quelli della dittatura sanitaria e dei gomblotti, che urleranno a più non posso alla vittoria per resistenza e protesta...![]()
Ultima modifica di Simotgl; 15/02/2022 alle 18:41
Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
No no di sicuro portata a casa dal bimbo grande, poi a ruota piccolo, moglie ed io.
Comunque un sacco di colleghi ed amici, tutti trivaccinati da massimo un mese, tutti positivi dopo che è stata portata dai figli (si parla di almeno 20 famiglie).
Sinceramente il 60% di protezione dal contagio mi pare veramente sovrastimata e neanche di poco
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Diciamo che dipende da quali sono queste argomentazioni. Un conto è dire ad esempio che non conosciamo il peso della componente antropica sul GW, un conto è negarla o proporre teorie alternative indimostrate e probabilmente false. Uscendo un attimo dall'ambito del Covid per fare un altro esempio su un argomento a noi familiare.
Comunque sono d'accordo con quel che dici, ma in un certo senso c'è sempre dell'ostracismo anche nel mondo scientifico verso teorie "alternative" al dibattito ufficiale, anche se poi queste ultime dovessero rivelarsi corrette. Alla fine gli scienziati sono esseri umani, e c'è sempre una certa resistenza al cambiamento.
Sul dibattito pubblico devi considerare che spesso viene orientato dai giornali, e sappiamo come molta stampa sia disgraziata nel modo in cui espone i temi più disparati, ancor più se sono scientifici verso cui tanti non hanno una decente formazione.
A me sembra che ci si stia fasciando la testa con l'idea di una scienza ufficiale che censura le idee controcorrente. Questa è un'immagine creata dai complottari e alla quale ormai ci stiamo assuefacendo, ma è molto lontana dall'ambiente della ricerca.
Un ricercatore fa parte di una comunità internazionale, che si è data dei protocolli di validazione di dati, scoperte e teorie, e opera all'interno di questa, accettandone le regole perché atte a garantire anche la validità delle sue scoperta. E' un "sistema", all'interno del quale non esiste "la verità" ma solo delle affermazioni che sono supportate da determinati requisiti, ovvero che non possono essere smontate, almeno per un certo tempo.
Allora, capita in tutte le discipline che, se ci si imbatte in qualcosa di "strano" e inaspettato, che potrebbe essere una grande scoperta, ma potrebbe essere anche un abbaglio, si incomincia a sottoporre dati e teoria al vaglio della comunità - si "pubblica", in parole semplici - e si sa (si vuole, ci si aspetta) che queste nuove scoperte vengano analizzate, attaccate, messe alla prova dai colleghi. Poi, ovviamente, se l'esperimento risulta ripetibile, se anche i più scettici dicono "avevi ragione", beh, allora ci sta anche di dire "io lo sapevo sino dall'inizio che era così, ma voi non mi credevate, mi avete detto di lasciar perdere e che non sapevo di cosa stavo parlando... e invece, tiè...".
Questo è la prassi, e ci mancherebbe che a un'idea nuova, che va controcorrente, si stendessero subito i tappeti rossi.
Qui invece il problema è un altro, ed è di percezione all'esterno. A noi sembra che non si possa avere liberamente idee controcorrente perché siamo abituati ormai che qualunque idea ci passa per la mente, la strombazziamo su qualche mezzo di comunicazione e se qualcuno ci dice qualcosa, ci fa notare che magari è assurda, allora "cielo! attacchi la mia libertà di pensiero!!!".
Ma non funziona così. Prima di rendere pubblica al livello divulgativo un'idea, una teoria, una scoperta la si testa e la si ritesta, e la si sottopone a tutte le prove del caso. E non è censura, è prassi della ricerca scientifica.
Se mi svegliassi domani con l'illuminazione, e magari anche qualche straccio di prova, che 2 + 2 fa 5, so che devo - prima di gridare ai quattro venti della stampa "eureka", confrontarmi con tutti gli altri esperti del settore, e convincerli, contro ogni ragionevole dubbio, della verità della mia affermazione. Sino a che non ci riesco, la mia resta un'ipotesi passibile di essere avversata - ma non perché ce l'hanno con me perché sono piccolo e nero - ma solo perché non sufficientemente dimostrata. Quando più persone indipendentemente, guardando bene, riusciranno a ripetere sperimentalmente il mio risultato, allora probabilmente vorrà dire che prima avevamo tutti sbagliato, e 2+2 fa realmente 5.
Beh oddio, non sono gli unici effetti collaterali, anche tra quelli gravi. Lo sono nella fascia dei giovani più che altro, in età avanzata sono molto meno frequenti mentre sono più diffusi altri tipi di possibili effetti collaterali (che ora non ricordo, ma avendo letto i report britannici ricordo bene questo aspetto).
Ovviamente solo una parte non eccessiva si riferiva a effetti gravi, però non ci sono solo le miocardico. Ovviamente anche il totale degli effetti gravi rimane su numeri "accettabili", non c'è bisogno di specificarlo
Intanto a PArigi stadio a regime, nonostante un'incidenza maggiore...
Noi ci arriviamo (forse) a Marzo...
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
Probabilmente quel 60% è una stima su incontri occasionali e non ripetuti.
E' come se tu ogni volta che ti fermi più di 15 minuti con tuo figlio hai il 40% di possibilità di essere infettato, è veramente troppo poco per scansarsela.
Credo che se si becca il virus un bambino, i genitori difficilmente se la scansano, soprattutto con omicron, per non parlare dei virus intestinali vari.
Tutti i miei colleghi con figli piccoli si sono infettati, mentre tra chi aveva figli più grandi (>15 anni) qualcuno è riuscito a non infettarsi
dati live: http://www.meteosanteramo.com/Liveiphone6.asp
(Befana 2017 indimenticabile, oltre 1mt di neve in 24h)
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