molto più semplicemente, visto che se non si raccontano i ca**i propri non ti credono, è morto un signore che fumava 2 pacchetti al giorno, aveva crisi respiratorie continue, era appena guarito da un' influenza, poi ha avuto un peggioramento, ed al momento del ricovero era positivo al covid, questo so !
Mi limito a segnalare una serie di errori concettuali:
1. c'è un legame evidente tra decessi ed età, in Toscana nell'ultima settimana l'età media dei deceduti è stata di 85,2 anni ne consegue che il rischio morte è legato all'età non alla predisposizione genetica, altrimenti avremmo una età media dei deceduti simile a quella della popolazione generale (46,9 anni);
2. sull'efficacia delle quarte dosi sulla protezione da malattia grave e ricovero lo studio più esteso continua ad essere questo e i dati sono incontestabili: Effectiveness of a second BNT162b2 booster vaccine against hospitalization and death from COVID-19 in adults aged over 60?years | Nature Medicine
3. se l'obiettivo della vaccinazione fosse stato quello di impedire la circolazione virale i vaccini attuali non sarebbero mai stati autorizzati;
4. la memoria immunitaria (immunità cellulare) è efficiente in funzione dell'età, ergo è meno efficiente negli anziani e quindi diminuendo tale memoria diminuisce, in alcune coorti di popolazione, anche la protezione verso la malattia grave e l'ospedalizzazione.
A mio modo di vedere le decisioni attuate dal Governo in materia di vaccinazioni (sì alla quarta dose per persone con età >80 anni e per >60 anni fragili) sono pienamente giustificate, sono conformi a quanto suggerito dall'ISS e sono state correttamente recepite.
Ultima modifica di galinsog@@; 08/07/2022 alle 16:57
Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
Tra l'altro si continua, in un contesto di alta circolazione virale, a proporre come alternativa alle misure di mitigazione un'ipotetica strategia volta a proteggere in modo efficiente quella parte di popolazione più suscettibile (statisticamente) alle forme gravi della malattia e nel contempo chi sostiene questo approccio nega l'utilità della quarta dose, vedi certe dichiarazioni del Prof. Bassetti... mi pare che ci sia la solita incoerenza tra propositi e azioni... Io sono per tenere tutto aperto, senza limitazioni e per lasciare al buon senso individuale l'adozione delle misure di prevenzione non farmacologiche, ma nel momento in cui è evidente che uno dei pezzi più efficaci, per ridurre l'impatto del Covid sul SSN, è quello di mantenere elevata la protezione della vaccinazione verso il ricovero ospedaliero, allora quel "pezzo" di strategia è cruciale e va attuato nel modo più efficace possibile.
Ultima modifica di galinsog@@; 08/07/2022 alle 16:40
semplicemente, all' aumentare dell' età aumentano o si aggravano le patologie di cui sopra, ma non è l'età in se.
[QUOTE]2. sull'efficacia delle quarte dosi sulla protezione da malattia grave e ricovero lo studio più esteso continua ad essere questo e i dati sono incontestabili: Effectiveness of a second BNT162b2 booster vaccine against hospitalization and death from COVID-19 in adults aged over 60?years | Nature Medicine
infatti, per ottenere ciò che conta, e cioè la protezione dalla forma grave, conviente attendere vaccini più mirati.3. se l'obiettivo della vaccinazione fosse stato quello di impedire la circolazione virale i vaccini attuali non sarebbero mai autorizzati;
in realtà, all' aumentare dell' età quel che si perde è la rapidità nello sviluppare anticorpi, e per ovviare a questo, l'organismo utilizza al meglio la memoria immunitaria, che al contrario è molto più allenata nell' aggiornarsi difronte ad ogni nuovo patogeno in un soggetto anziano che in un bambino, avendo avuto, il soggetto anziano, molti più contatti con patogeni.4. la memoria immunitaria (immunità cellulare) è efficiente in funzione dell'età, ergo è meno efficiente negli anziani e quindi diminuendo tale memoria diminuisce, in alcune coorti di popolazione anche la protezione verso la malattia grave e l'ospedalizzazione.
Non so cosa intende nello specifico, ma se si riferisce ancora alla quarta dose, torno a fare presente che la raccomandazione è stata fatta da poche settimane, e già questo è uno sbaglio, perchè attualmente non c'è nessun carico sul SSN, e gli effetti li vedremmo tra uno o due mesi, l avrebbe invece carico l'impegnare inutilmente personale e strutture per organizzare la vaccinazione di gente, magari irreperibile per ferie, in vista di vaccini aggiornati: non so come ripeterlo più chiaro di così.A mio modo di vedere le decisioni suggerite dall'ISS in materia di vaccinazioni (sì per persone con età >80 anni e per >60 anni fragili) sono pienamente giustificate, sono conformi a quanto indicato dall'ISS e sono state correttamente recepite.
Ma viva cosa, per favore, le dichiarazioni del Prof. Bassetti potevano avere un senso 1 mese e mezzo fa... tra l'altro ci sono dei bias di conferma notevoli in chi propone, a chi è maggior rischio di malattia grave (anziani e immunodepressi) di attendere i vaccini aggiornati contro i virus del lignaggio omicron. Il primo di questi è che sull'efficacia dei vaccini aggiornati rispetto all'infezione e alla malattia grave i dati sono ancora larghissimamente incompleti. Il secondo bias consiste nel presumere che il vaccino aggiornato sia pronto per una distribuzione capillare già in settembre-ottobre, mentre è più probabile che diventi ampiamente disponibile verso dicembre.
Se scrivessi che adesso non ha senso fare quarte dosi ai 40enni sarei d'accordo con te, se scrivessi che il gp aveva poco senso prima e non ne avrebbe affatto ora concorderei al 100% (e infatti non mi ha mai convinto, non amo gli obblighi e per me era un obbligo "surrogato") ma sul resto no, anche prevenire per i 2/3 o per i 3/4 l'occorrenza del ricovero è un obiettivo che un medico dovrebbe porsi, sia a livello sociale sia a livello di tutela della salute di ogni suo singolo paziente anziano e/o fragile. Lo ripeto, un ricovero ospedaliero per una persona molto anziana, magari anche con deficit cognitivi, è un'esperienza che può accelerare in modo significativo un processo di declino fisico e mentale, che avvenga per Covid, per influenza o per caduta accidentale non cambia, va semplicemente prevenuto, almeno per quanto possibile...
Ultima modifica di galinsog@@; 08/07/2022 alle 17:31
[QUOTE=meteopalio;1061582081]semplicemente, all' aumentare dell' età aumentano o si aggravano le patologie di cui sopra, ma non è l'età in se.
Il funzionamento del sistema immunitario è veramente molto complesso ma sostanzialmente negli anziani ci sono problemi legati ai meccanismi infiammatori tipici dell'età avanzata (uno stato cronico infiammatorio di basso grado chiamato inflamm-aging) che possono essere sia all'origine di patologie degenerative su base infiammatoria (es artrite, diabete mellito tipo 2, vari tumori e probabilmente sindromi neurodegenerative come l'Alzheimer), a questo si somma anche un generale calo di efficacia da parte dei linfociti citotossici (in particolare dei linfociti t), dovuto ad alterazioni funzionali dei linfociti stessi ed è quello che ad esempio fa sì che aumentino pericolosità e frequenza di alcune malattie virali e batteriche nelle classi d'età più elevata (ad esempio cala la protezione acquisita durante la prima infanzia rispetto a virus come il virus sinciziale umano e cala la protezione verso l'herpes zooster, che torna frequentemente a manifestarsi come Fuoco di Sant'Antonio), di fatto si ha proprio una perdita di efficienza dell'immunità cellulo-mediata e di alcune sue funzioni, in particolare quelle citotossiche, altre vengono più o meno conservate (es. fagocitosi), alla condizione che all'età non si sommino patologie che provocano a loro volta immunodepressione (es. mielomi, leucemie mieoloidi croniche, ecc.) tutte malattie che sono comunque correlate con l'inflamm-aging... insomma potrai aver fatto tutti i "booster naturali" contro tutte le infezioni, ma poi se invecchi la protezione diventerà comunque progressivamente più scadente...2. sull'efficacia delle quarte dosi sulla protezione da malattia grave e ricovero lo studio più esteso continua ad essere questo e i dati sono incontestabili: Effectiveness of a second BNT162b2 booster vaccine against hospitalization and death from COVID-19 in adults aged over 60?years | Nature Medicine
infatti, per ottenere ciò che conta, e cioè la protezione dalla forma grave, conviente attendere vaccini più mirati.
in realtà, all' aumentare dell' età quel che si perde è la rapidità nello sviluppare anticorpi, e per ovviare a questo, l'organismo utilizza al meglio la memoria immunitaria, che al contrario è molto più allenata nell' aggiornarsi difronte ad ogni nuovo patogeno in un soggetto anziano che in un bambino, avendo avuto, il soggetto anziano, molti più contatti con patogeni.
Non so cosa intende nello specifico, ma se si riferisce ancora alla quarta dose, torno a fare presente che la raccomandazione è stata fatta da poche settimane, e già questo è uno sbaglio, perchè attualmente non c'è nessun carico sul SSN, e gli effetti li vedremmo tra uno o due mesi, l avrebbe invece carico l'impegnare inutilmente personale e strutture per organizzare la vaccinazione di gente, magari irreperibile per ferie, in vista di vaccini aggiornati: non so come ripeterlo più chiaro di così.
Secondo me sulla vaccinazione continui comunque ad avere due "pregiudizi", il primo riguarda la disponibiltà del vaccino contro omicron, la seconda è che la vaccinazione vada effettuata nel momento in cui comincia ad esserci una pressione sul SSN, il punto è che la vaccinazione serve per scongiurare buona parte di quella pressione, si fosse spinto molto di più sulla quarta dose ad anziani e fragili tra marzo e maggio ora saremmo in condizioni un poco migliori e forse si potrebbe attendere la fine dell'anno con maggiore tranquillità per il richiamo col vaccino aggiornato, sperando che funzioni meglio di quello vecchio contro l'infezione. Per me comunque resta il fatto che sconsigliare un richiamo che riduce in modo significativo, per un anziano, la possibilità di sviluppare una forma servera di malattia e magari di finire in ospedale, è una scelta molto discutibile per non dire ai limiti della coglioneria. In presenza di una elevata probabilità di contagio è quasi come dire: "Prova a farti un booster naturale" che magari ha epidemiologicamente un senso per un quarantenne in buona salute, ma non certo per un ottantenne, che nel 99% dei casi se la caverà ma che ha comunque probabilità di vedersela piuttosto brutta e di avere comunque strascichi pesanti.
Per cui lo ripeto fino allo sfinimento: se questa indicazione fosse stata data due mesi sarei stato scettico ma avrebbe avuto una sua logica (e infatti per mio padre un po' ho aspettato) ma proporre adesso di attendere il vaccino nuovo per il richiamo è un azzardo che ritengo pericoloso in modo inaccettabile.
Ultima modifica di galinsog@@; 08/07/2022 alle 23:38
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