Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
Si vis pacem, para bellum.
Covid. Sì a quarta dose con vaccini bivalenti per tutti gli over 12 e ok a quinta dose per i fragili - Quotidiano Sanità @burian br
Ad esempio io che ho 44 anni e che ho fatto la terza dose a fine novembre 2021 posso già prenotare la quarta dose?
Cosa dice tuo padre?
https://medium.com/@gberardi78 :
economia, modelli, mercato, finanza
Ai medici di base la circolare deve ancora arrivare, ma mio padre ha idea che chiunque vorrà farsi il vaccino è sufficiente lo richieda al medico di famiglia (o nel caso di operatori nel settore della sanità o studente di professioni sanitarie all'ospedale stesso o all'università). Non ancora però. Le priorità, come nel caso del vaccino antinfluenzale, vanno anzitutto ai fragili e ai più anziani.
Ci siamo sparati due Covid-party ieri sera...
La prima è la festa aziendale (eravamo in 120), e poi tutti a ballare nell'ultima festa di valle dell'estate. Locali chiusi, in centinaia, tutti ammassati.
A breve resoconto dei caduti in battaglia...
Lou soulei nais per tuchi
Mi pare che nessuno abbia ancora sollevato il problema dell'impatto delle misure di quarantena anti-Covid e le elezioni politiche. Ebbene, alla data di oggi ci sono circa 420.000 italiani in quarantena che potrebbero fruire unicamente del voto a domicilio, ma c'è un dettaglio, perché per usufruirne:
1. la richiesta deve essere effettuata presso l'ufficio elettorale del proprio comune di residenza (anche via PEC, verosimilmente anche tramite email normale, ma non è chiaro, perché alcuni comuni non lo prevedono);
2. la richiesta deve essere effettuata almeno 5 giorni prima della data del voto;
3. non basta l'esito del tampone ma serve una certificazione del medico di base o dell'Azienda sanitaria locale che attesti la positività dell'elettore.
Sicuramente non hanno alcuna possibilità di votare (esclusi di fatto dalla fruzione dei diritti politici) tutti coloro che sono positivi da meno di 5 giorni (e potrebbero essere la maggioranza dei positivi attuali). Invece, per coloro che sono positivi da almeno 5 giorni (e da meno di 14) non mancheranno i problemi, perché in molti comuni (soprattutto medio-grandi e grandi) gli uffici elettorali stanno avendo enormi difficoltà ad esaminare queste richieste ed è probabile che molti di coloro che hanno richiesto il voto a domicilio non possano comunque votare nella giornata odierna. Semplicemente perché non c'è abbastanza personale per garantire il recapito e la consegna della scheda elettorale a casa. Quindi non mi stupirei se di questi 420.000 Covid-positivi la gran parte non riuscisse a votare.
I positivi-Covid, privati dei diritti politici, vanno a sommarsi a svariate centinaia di migliaia di elettrici ed elettori che, per varie ragioni di tipo lavorativo o per ragioni di studio, non potranno esercitare il diritto di voto. In questo caso i numeri sono davvero enormi, solo gli studenti universitari fuori sede sono circa 600.000 a cui si sommano 4,3 milioni di lavoratori fuori sede. Praticamente su 46 milioni di elettori quasi 1 su 100 rischia di non poter votare perché Covid-positivo e oltre 1 su 10 troverà ostacoli, spesso insormontabili, per poter esercitare un diritto/dovere sancito dalla Costituzione della Repubblica italiana.
Non mi spingo a dire che con la cicolazione virale attuale consentire ai positivi "certificati" di sospendere la quarantena per recarsi al seggio sia un fattore irrilevante in termini di prevenzione della diffusione di Sars-CoV2 (e l'ennesima "cineseria" di questa bizzarra gestione Covid). Non sostengo che sia irrilevante (anche se la logica lo lascierebbe pensare) perché non sono un epidemiologo, però cazzo, sono 10 anni che si parla di facilitare il voto a domicilio per lavoratori, studenti fuori sede e disabili e sono 2 anni che si poteva "sfruttare" il contesto pandemico per rendere più fruibile, a coloro che necessitino di poter votare da casa o da un domicilio temporaneo, il voto domiciliare, attraverso il voto postale o quello telematico e non mi si dica che, di fronte all'esclusione di centinaia (milioni?) di persone dalla fruizione di un diritto fondamentale, il problema sia che per la Costituzione il voto è "personale" (Art. 48)... ossia per evitare che qualcuno voti a nome di qualcun altro (tipo il nonno che chiede al nipote minorenne di accedere al voto telematico al suo posto) rischiamo di impedire a 1 un cittadino su 10 di votare...
P.S. (le condizioni per ottenere il voto a domicilio per i portatori di disabilità sono estremamente restrittive, ad esempio un paraplegico e perfino un tetraplegico, in quanto "trasportabili" al seggio non lo possono ottenere), quindi ai 4,9 milioni precedentemente descritti (studenti + lavoratori fuori sede + covid-positivi) va aggiunto un numero imprecisato di elettrici ed elettori che non voteranno, pur volendolo, perché non ci sarà nessuno ad accompagnarli.
Ultima modifica di galinsog@; 25/09/2022 alle 13:22
Considerate le temperature paragonabili alla 2003, è realistico ipotizzare 15 mila decessi dovuti al caldo, concentrati prevalentemente a Luglio.
Statisticamente le ondate di caldo sono una delle variabili più importanti per le fluttuazioni della mortalità tra un anno e l'altro, non inferiori alla virulenza delle epidemie influenzali.
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