Beh anch’io da piccolo praticamente mai ammalato…
Io ho il grande cagionevole di salute purtroppo, però una strage come quella dell’ultimo mese in nido e materne non si è mai vista
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Ieri è capitolato un mio amico: positivo al Covid (prima volta in 3 anni, lo aveva sempre evitato in maniera assurda nonostante moltissimi contatti).
L'unico problema è che ha sintomi abbastanza fastidiosi, soprattutto la febbre alta. Pensavamo fosse "immune" ma forse avrà avuto sintomi blandi le altre volte, senza positività al tampone.
Tu mi dici, "Ti guardi? Sbagli a paragonarti"
è quello che son sicuro succederà anche a me
tutti i baluardi vicini a me che hanno ceduto lo hanno fatto con sintomi tosti.
comunque io da piccolo mi ammalavo ma non così spesso. mia madre mi dice che mi facevo il febbrone una volta l'anno, un po' di tosse e via.
mia nipote al primo anno di asilo (quindi è normale che si ammali) se ne sta facendo una via l'altra. praticamente su 2 mesi e mezzo è stata a casa 1 e mezzo buono.
allo stesso tempo il figlio di una collega praticamente niente, in un anno e mezzo si è ammalato una volta.
penso sia abbastanza soggettivo anche lì.
nei giornali si continua a parlare di debito di immunità, ma continuo a storcere il naso a riguardo.
pare che comunque queste influenze stiano prendendo soprattutto i giovanissimi. già al liceo non c'è la moria che c'è all'asilo o alle elementari.
Si vis pacem, para bellum.
Febbre scesa ma aumentata la tosse, molto fastidiosa, ieri sera era ancora 38,9 e ho preso un brufen, gran sudata stanotte. Oggi magari rifaccio il tampone.
Io da piccolo sempre malato, due/tre volte all’anno a letto con febbrone che durava diversi giorni. Fatto anche morbillo e varicella, ho scampato solo la parotite (che credo di aver fatto da asintomatico, perché mi hanno volutamente fatto stare a stretto contatto con le cuginette ammalate) Ho perso molte lezioni a scuola.
Dopodiché dalle superiori non mi sono praticamente quasi più ammalato seriamente. Magari un giorno di febbre e poi via.
Quando ho iniziato a correre ho preso subito un paio di brutte influenze di cui una mi ha dato un sospetto principio di polmonite, bloccata con antibiotici. Poi quasi più nulla fino al covid.
Disdire è l’unica cosa che conta
Interessante la storia della nonna di mia moglie. Morta a 80 anni senza MAI aver preso un solo farmaco. Nemmeno una tapichirina.
Mai ammalta, tant’è che poco prima di morire il medico, indeciso sul prescrivergli antibiotici, decise, conoscendo la sua storia, di non darglieli.
Peccato che sia morta 25 anni fa, magari adesso l’avrebbero studiata.
Disdire è l’unica cosa che conta
Io da piccolo prendevo qualsiasi cosa circolasse tra i miei amici, compagni di classe, genitori e insegnanti. Antibiotici diverse volte ma quando hai la bronchite o la tonsillite batterica è inevitabile. Ho fatto anche tutte le classiche malattie dell'infanzia meno gli orecchioni (nonostante ogni anno fino alla iv ginnasio abbia avuto compagni di classe e perfino di banco che si beccavano la parotite) non solo, ma dopo aver contratto una bruttissima pertosse a 8 anni, ho regolarmente sofferto di bronchiti (anche asmatiche) fino ai 13 anni compiuti, in compenso dai 13 anni in poi più nulla, ufficialmente nemmeno il Covid. Vero è che ho avuto per circa 4 settimane sintomi respiratori abbastanza pesanti, compatibili con un'affezione bronco-polmonare (inclusi dolori alla schiena e fiato corto) per la prima volta da decenni proprio nelle prime 3-4 settimane del lockdown 2020 ma è altrettanto vero che non avendo avuto febbre alta e soprattutto, non avendo mai avuto parosmia o cose del genere, non ci diedi nessun peso. Non volli nemmeno fare i test sierologici perché la moglie di un mio amico (assolutamente asintomatica) in seguito al test igm/igg (e al tampone positivo fatto immediatamente dopo) rimase sequestrata in casa con marito e figli per 2 settimane abbondanti...
Ultima modifica di galinsog@; 06/12/2022 alle 11:19
Era abbastanza un classico, mia nonna fece lo stesso con me, portandomi a trovare la figlia di amici di famiglia che era a casa con gli orecchioni da un paio di giorni, non li beccai, però una decina di giorni dopo scoppiò un focolaio nella mia classe e su 21 che eravamo almeno 5 o 6 li presero ma non li feci nemmeno allora. Comunque non dico di essere stato io a "importare" il virus in classe, circolava sostenutamente anche fuori e probabilmente fu un caso.
Poi ovviamente ho visto tanti altri amici e compagni di classe contrarre la parotite durante l'infanzia e la preadolescenza. Io mai. L'ultima volta che capitò fu in quarta ginnasio (primi giorni della primavera 1989, avevo quasi 15 anni, un'età che comincia ad essere un po' a rischio di complicanze) e gli orecchioni se li prese la mia compagna di banco... nulla anche allora, per cui sì, è verosimile che abbia avuto un contagio asintomatico, che con la parotite è molto frequente (circa 1 caso su 4).
Ultima modifica di galinsog@; 06/12/2022 alle 11:15
Mio nonno è morto alla soglia dei 99 anni 10 anni fa, però un farmaco in realtà lo prendeva, un Ace-inibitore dei più usati per curare l'ipertensione (Acesistem) non perché ne soffrisse realmente, ma perché il suo medico di base, uno della "vecchia scuola" (molto vecchia... a fine anni '80 usava ancora siringhe di vetro) lo prescriveva a tutti quelli che avevano più di 60 anni...
Per il resto non mi risulta che abbia mai preso antibiotici in vita sua (se non negli ultimissimi giorni di vita, essendo morto per le complicanze di un'ulcera duodenale, che ignorava di avere fino alla perforazione, fu sottoposto a intervento chirurgico nonostante l'età avanzatissima). D'altronde quando hanno cominciato ad essere utilizzati diffusamente da noi (ossia nel Dopoguerra, con circa un decennio di ritardo rispetto a paesi come UK e USA) aveva superato la trentina e l'età più a rischio per le infezioni batteriche gravi è la prima infanzia, non a caso la maggioranza della mortalità infantile di un secolo fa si concentrava nei primi 5 anni di vita...
Ultima modifica di galinsog@; 06/12/2022 alle 11:42
Altro test Covid (e non solo) effettuato: ieri team building aziendale... Non meno di 200 persone coinvolte, per parecchio tempo in un unico salone.
Meteo spettacolare: pure in collina nebbia che "nebbia in valpadana" scansati.
T nel salone modello "la crisi del gas non esiste".
Oltre alle chiacchiere con qualche collega mi fermo un paio di minuti a parlare con una coppia di batteri e un paio di virus. Eran tutti felici come pasque di essere stati invitati alla festa. Uno mi ha detto senza eufemismi "Caxxo... Ma quando ci tengono in coltura in laboratorio c'è un ambiente decisamente meno ospitale!!".
A parte questo, che è tutto normale in fondo, arriva la parte di comicità involontaria: questa mattina in mailbox le direttive anticovid. Non cambia fondamentalmente nulla.
Ma la parte divertente...
1. laddove non è possibile garantire il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro all’interno degli ambienti di lavoro, è obbligatorio l’uso della mascherina di tipo FFP2 " (da notare che oramai siamo tutti di nuovo "accoppiati" nelle scrivanie... Però la distanza probabilmente è un 1.5m...)
2. rispettare sempre la distanza interpersonale, evitando situazioni di possibili assembramenti in tutte le aree aziendali (questo invece dopo la giornata di ieri).
L'importante è avere la giusta dose di dissociazione...
EDIT: e stasera la cena di area...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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