Sottolineo questo passaggio, venendo da un istituto tecnico anch'io mi sono reso conto di quanto ci sia poca attività pratica all'università, nonostante chimica abbia molti più laboratori obbligatori di altri corsi scientifici. Almeno essendo in pochi riusciamo a contattare spesso i professori in caso di necessità.
Tra l'altro il test di ingresso a Medicina mi è stato raccontato essere abbastanza un incubo, conta molto anche la fortuna con il tipo di domande che possono essere poste.
Tu mi dici, "Ti guardi? Sbagli a paragonarti"
In realtà credo che la maggior parte dei medici di base, almeno al nord, guadagni, secondo me giustamente, molto molto di più. Anche perché tanti lavorano anche nel privato.
Sul test d'ingresso all'università sono per farlo sempre perché, diciamoci la verità, se non lo passi non sei certamente in grado di laurearti in medicina in tempi normali. Poi che lo si debba aggiornare probabilmente è vero.
Il punto è un altro, fare il medico di base o lavorare in un ospedale, come giustamente avete scritto, è una missione. Ci devi credere e devi dedicarci tutta la tua vita. Io ho l'esempio della dottoressa che segue i bambini dove faccio il volontario. Tutti i genitori hanno il suo cellulare e se la chiami di notte ti risponde. Se invece lo fai solo per i soldi cambia lavoro, o magari vai a lavorare in un altro settore, nella chirurgia estetica o nelle odontoiatria. Se un paziente sta male non puoi rifiutarti di visitarlo. Per te non è nulla, è solo un numero ma magari lui ha paura di morire. Probabilmente molta gente esagera e se ne approfitta ma non credo che tutti si divertano a perdere ore per andare in ambulatorio o in un pronto soccorso.
Quanti ragazzi che studiano medicina sono veramente consapevoli della responsabilità che avranno?
Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
Per quanto riguarda la pratica nel lavoro, vi posso assicurare, perché è un settore che conosco molto bene, che sugli aerei di linea, i giovani piloti vengono affiancati, dalle compagnie aeree, ai comandanti, avendo "volato" praticamente solo al simulatore.
Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
Un thread che ora seguo meno,ma fino a pochi mesi fa era tra il mio più consultato.
Volevo fare presente che nemmeno io ho preso al momento il covid ,in azienda con un centinaio di persone siano rimasti veramente in pochi, sotto la decina,e chi se lo ha preso almeno 2 volte sono di più di chi é stato immune.
Però devo dire la mia attenzione per non prenderlo,anche se sono stato in contatto tante volte senza sapere con ammalati,e compagni di bevute...
La mia attenzione e paura é dovuta anche per un anemia molto rara da deficit di piruvato chinasi, in Agosto ho avuto una crisi,sentivo freddo con 35 gradi,mentre ora non ho freddo...
Nonostante tutto alla soglia dei 60 anni non mi hanno esentato dai turni notturni. Aiaiai medici compiacenti con l azienda? Da giovane questi
Dottori alla vistia igiene del lavoro facevano fare molti esami nonostante fossi... sano come un pesce,non sapevo dell 'anemia. Ora non mi fanno fare esami! A parte spirometria e udito e ovviamente l'immancabile prova della pressione arteriosa.
Ciao.
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Che ci possa essere del nozionismo spinto sono d'accordo, così come il fatto che rischi di avvantaggiare ulteriormente, a parità di condizioni, chi vive in condizioni economiche agiate ed è in grado di permettersi di sborsare centinaia di euro per i corsi di preparazione. Ma buona parte delle critiche che sento rivolgere al test di medicina riguardano proprio i quesiti logico-matematici e il tempo necessario, perché servono anche le "doti umane", perché "diventare medico è sempre stato il mio sogno". Il test di medicina tra l'altro si può riprovare, conosco diverse persone che non l'hanno superato al primo colpo.
Vabbe', ma queste sono scuse, a parte che vorrei capire come siano valutabili le doti umane attraverso un test, certo, rimane il problema che se sei un narcista patologico o un sociopatico ("ad alto funzionamento") ti dovrebbe essere impedito di fare danni esercitando la professione medica, ma su questo dovrebbero vigilare le istituzioni, a partire dall'Ordine... perché di medici con tratti patologici di personalità ne abbiamo visto in azione non pochi in questi 3 anni di pandemia...
Non so come sono fatti gli ultimi test, ma ai miei tempi (quasi 10 anni fa) la chimica nei test richiedeva ragionamento logico oltre al banale nozionismo, sulla scia di quello che serve per risolvere un problema di fisica, facendo collegamenti tra più formule, collegamenti che possono essere fatti solo se hai nozione della materia e della buona logica. Senza la seconda non ti serve a niente aver capito la materia.
Questa cosa non l'ho mai capita sinceramente...se io provassi a rifare l'esame di maturità oggi, senza prepararmi nuovamente, verrei magari pure bocciato, perchè ho dimenticato gran parte di quelle cose. E io sono stato promosso con 100/100.
Che un medico di oggi non riesca ad avere un punteggio soddisfacente facendo il test non la trovo una cosa così assurda, anche perchè la metà delle domande è sulla cultura generale, le altre sono sulla chimica (che sinceramente tutti dimenticano una volta laureati, non servirà alla maggior parte dei medici sapere come calcolare la molarità o la molalità di una soluzione, ma basterà sapere, al massimo, cosa rappresentino) o sulla biologia (rispetto a cui in soli 30 anni fa sono stati fatti passi in avanti da gigante). Poi ci sono quelle di fisica, e di nuovo se non ricordi le formule basilari, anche possedendo una buona logica, resteresti fermo lì.
Bene è una parola grossa, ma anche "male" lo sarebbe quindi non mi lamento.
Cronaca di un evento annunciato, di quelli a probabilità 1 che mi farebbe solo ridere se non fosse per la famosa mail del giorno dopo, quella sull'evitare gli assembramenti.
Comunque a casa è partita la moglie con un lungo raffreddore. Sempre negativa.
Primi miei sintomi mercoledì scorso. Negativo al tampone.
La sera classica sensazione di febbre (l'ho sempre retta senza problemi, ma già a 37.1 riconosco la sua presenza ).
Ancora tampone negativo.
In compenso mia moglie ha ricaduta dal raffreddore e la stessa sera ha 38. La mattina fa un nuovo tampone e la linea del test è talmente brillante che si può mettere sull'albero di Natale.
Ripeto il tampone pure io e TAC la linea della positività è appena accennata, ma c'è. Ciao.
Sintomi: febbre a 37.5 (o poco più) per una sera; blando raffreddore; tosse scassa minchia.
Per la signora (di cui io penso di essere l'untore) febbre a 38 per 2 gg, raffreddore intenso, tosse molto scassa minchia e questa mattina perdita della sensibilità al dolce (salato e amaro invece restano).
Ora quarantena che per me non è un problema in quanto posso lavorare da casa come e meglio che in ufficio.
La parte migliore resta la trafila burocratica.
Provo a caricare il tampone sul fascicolo sanitario: tutto facile tranne il fatto che "con sintomi" non puoi caricare il tampone in autofficina. Insomma se sei positivo al test e hai sintomi devi andare in giro a infettare gente...
Chiamo il dottore per la malattia per 2 gg (saranno poi 4, inclusi sabato e domenica).
Che ovviamente mi dice che per aprire la malattia per COVID devo caricare il tampone: "Ah già... Ma non puoi perché hai sintomi. Menti, dì che non ne hai e caricalo".
Il sistema è talmente geniale che per farlo funzionare in modo sensato devono mentire tutti...
Mo' vediamo per quanto resto(iamo) positivo (i).
EDIT: sono arci sicuro che se avessi regolarmente usato la maschera come in precedenza non avrei preso una fava di niente...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
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