Nuovo Virus Cinese

[galinsog@]

E' anche possibile che avremo nuove ondate di Covid (rigorosamente moderate, nulla da crisi ospedaliere o altro) ogni volta che cala parzialmente l'immunità, ossia ogni... boh? 2-3 anni? Potremmo vivere un'endemizzazione di questo genere.

Se si verificano 3-4 ondate epidemiche all'anno l'immunità viene costantemente rinnovata. I rischi potenziali possono nascere da:
1. fenotipi relativamente molto patogeni, con alta diffusività e/o elevata fuga immunitaria, che si sviluppano come mutazione casuale di lignaggi che hanno circolato pochissimo (quindi un ipotetico fenotipo π) o come "reverse-spillover" (uomo->animale->uomo);
2. varianti ricombinanti di fenotipi in circolazione (sostanzialmente della "macrofamiglia" Omicron) che assumano una maggiore rilevanza clinica e/o siano fortemente immunoevasive.

Il caso 1 è più che altro un "caso di scuola" ed è molto improbabile possa di nuovo verificarsi, nel senso che si è già verificato con omicron (Ba1 e Ba2) ma in un periodo della storia evolutiva di Sars-CoV2 in cui era ancora in atto una forte divergenza fenotipica, mentre dopo la comparsa di omicron stiamo assistendo a una parziale convergenza e le varianti circolanti (anche a bassi livelli) sono sostanzialmente tutte "ricombinanti", ossia ricombinazioni di diversi fenotipi del lignaggio omicron e "ricombinazioni di ricombinazioni". Il pericolo potenziale, per quanto basso o molto basso, è comunque abbastanza concreto da rendere necessaria una sorveglianza genomica sul virus, in particolare laddove si sviluppino focolai con caratteristiche clinicamente "insolite", ad esempio un'insolita percentuale di casi gravi tra coloro che hanno reinfezioni o uno spettro di sintomi molto insolito (es. forme gastrointestinali anche severe o neuroinvasive) o anche focolai epidemici che si sospetta abbiano avuto innesco da contagio animale->uomo.

Nel caso 1 ti trovi di fronte a una malattia (in parte) "nuova", un po' come avvenuto nel passaggio da "alfa" a "delta" e da "delta" a "omicron", negli altri casi (2 e "affini") alla stessa malattia dovuta a infezioni di un virus sempre diverso ma che viene sempre riconosciuto dal nostro sistema immunitario, un po' come avviene con altri coronavirus che circolano da generazioni nella popolazione umana (tipo OC43), che ci infettano più volte nel corso della nostra vita con conseguenze che possono essere da nulle (infezioni asintomatiche) a moderate (febbre, raffreddore, tosse) ma che evolvono in modo benigno (tranne nei soggetti immunocompromessi e/o molto anziani).

Al limite (caso 2) di un virus strettamente affine alle varianti che l'hanno preceduto, un'eventuale maggiore patogenicità e soprattutto una maggior fuga immunitaria (il sistema immunitario tende a reagire con ritardo e gli anticorpi monoclonali perdono d'efficacia) possono comportare un rischio maggiore per i soggetti suscettibili, cosa che ad esempio è successa quando è emerso Ba.5 (estate 2022), ossia un fenotipo non particolarmente patogeno ma decisamente più immunoevasivo dei suoi predecessori.

Salvo il caso 1 in cui possono essere necessarie anche alcune misure non farmacologiche (probabilmente non particolarmente "invasive"), per gestire la situazione è sufficiente pianificare bene la campagna vaccinale e la strategia vaccinale mirata è quella che viene ad esempio attuata con le epidemie da virus influenzali, per ridurre al massimo le forme severe nella popolazione suscettibile. Tuttavia è anche sensato offrire la possibilità di vaccinarsi a chiunque voglia farlo, ma dando sempre priorità ai soggetti a maggior rischio.

Quello che è inaccettabile è il "casino", che sia organizzativo (Stato o regioni, vedi la primissima fase della nostra campagna vaccinale nell'inverno/primavera 2021) o "mediatico". Ad esempio negli USA, dove questi farmaci sono in regime di libero commercio, comincia a esserci una certa allerta relativa alla prescrizione di antivirali contro il Covid, in particolare di Paxlovid nella popolazione generale e addirittura nella popolazione pediatrica, col risultato che un farmaco che ha potenziali effetti collaterali gravi, non testato adeguatamente sugli under-18 e in generale sulle fasce giovanili, viene prescritto sempre più spesso in casi rutinari (moderati, paucisintomatici e perfino asintomatici) di Covid pediatrico su soggetti non a rischio (non immunosoppressi, non diabetici, non grandi obesi, non in stato di gravidanza). Una situazione che può esporre giovani pazienti altrimenti sani a rischi sanitari potenzialmente peggiori di quelli dovuti al normale decorso dell'infezione. Tutto ciò sta avendo anche qualche picola conseguenza sulle scorte del farmaco stesso, col rischio che possa non arrivare a quei soggetti che ne avrebbero effettivo bisogno. Tutto questo è accaduto perché alcuni giornali (soprattutto "tabloid"), alcuni politici e una strettissima minoranza di esperti ha lanciato allarmi sulla necessità di allargare più possibile la platea di potenziali fruitori degli antivirali in vista di possibili nuove grandi ondate in autunno...

[galinsog@]

girava ma mica con i numeri che fai in inverno, manco lontanamente. più si va avanti e più si avrà una certa stagionalità, fermo restando che anche l'Influenza ha picchi scostanti, alle volte a febbraio, alle volte a novembre, alle volte a gennaio.
gira sempre, ma è fisiologico che in estate non fai i numeri che fai in inverno, manco lontanamente, per i vari motivi già elencati. l'unica volta che lo fece fu la prima estate di pandemia quando, dopo le riaperture, in Francia e Spagna prese il largo con contagi impazziti già a luglio, non so se ricordi.
ma non c'era immunità di nessun tipo, non c'erano i vaccini, non c'era niente.
io penso che più si andrà avanti e più il virus, come tutti i virus, sarà più stagionale divenendo sempre più endemico.
per il resto i raffreddoroni e le sfebbrate non da covid in estate son SEMPRE esistiti.

Occhio perché non è così, ad esempio nel semestre freddo del 2022/2023 l'entità del picco da ondata epidemica estiva da Ba.5 (giugno/agosto 2022) non è stata nemmeno avvicinata, il grafico postato (fondazione GIMBE, elaborato su dati ISS) si ferma a fine novembre, ma sostanzialmente dopo una moderata ripresa nei contagi in ottobre ci si è mantenuti su un plateau, con deboli oscillazioni +/- fino a inizio febbraio...

covid estate-autunno 2022.jpg

Con EG.5 (Eris) sembra stia accadendo qualcosa di simile a quanto abbiamo visto a giugno 2022, anche se a onor del vero in modo più graduale e (ipotizzo) molto più blando e in ritardo di due mesi rispetto all'anno passato...
Al momento l'unica cosa che sembra governare le ondate di Covid, almeno dopo omicron (Ba.1/Ba.2), non è l'andamento stagionale ma la diffusività (si presume in termini di immunoevasività) delle varianti... Ogni tanto se ne afferma una che ha un vantaggio (di poco) maggiore e provoca la sua ondata, che può avere un impatto più o meno significativo sul SSN (Ba.5 lo ebbe, Xbb e consorelle molto meno). Anche il diverso grado di immunizzazione a seconda dei paesi e dei continenti potrebbe spiegare alcune stranezze osservate in questi due anni, ad esempio, nel caso di Ba.2.86 ("Pirola"), perché si sia diffusa a macchia di leopardo un po' ovunque pur circolando poco/pochissimo a livello generale e la possibile spiegazione è che abbia un consistente serbatoio in zone poco/per nulla coperte da sequenziamento genico e dove le antagoniste (varianti del fenotipo Xbb) abbiano circolato e stiano circolando poco...

[Stefano De C.]

Intanto fatto tampone stamani (anzi due visto che ce n'era uno casalingo che ho fatto prima), venuto negativo

[galinsog@]

Intanto fatto tampone stamani (anzi due visto che ce n'era uno casalingo che ho fatto prima), venuto negativo

Diciamo che ormai sono spesso positività "lampo", mia cognata (medico ospedaliero) questa primavera (circolava Xbb 1.5) ha avuto 36 ore di tampone positivo e solo a sintomi completamente risolti (in fase paucisintomatica era risultata negativa)... ma c'era ancora l'isolamento obbligatorio per cui ha dovuto restare a casa per tutta la settimana,

[Dagur]

Secondo voi il ceppo Eris potrebbe risultare pericoloso?

Certo non come all`inizio dell`epidemia, ma comunque una roba che potrebbe dare (tanto) fastidio in questo inverno?

Ho letto che colpisce piu`i polmoni che le varianti precedenti.

[Turgot]

Meraviglioso che su tutti i settori potenzialmente coinvolti da una nuova ondata, dopo 3 anni di un minimo di esperienza, mi tocca leggere stamattina "Scuola, ipotesi mascherine". Siamo senza speranze.

[Tarcii]

Meraviglioso che su tutti i settori potenzialmente coinvolti da una nuova ondata, dopo 3 anni di un minimo di esperienza, mi tocca leggere stamattina "Scuola, ipotesi mascherine". Siamo senza speranze.

Sinceramente non ho parole, anche in questo ambito ormai le notizie presentano un notevole sensazionalismo, a volte sembrano gli articoli sulle perturbazioni autunnali, a cui sappiamo bene quale trattamento viene riservato.

[galinsog@]

Secondo voi il ceppo Eris potrebbe risultare pericoloso?

Certo non come all`inizio dell`epidemia, ma comunque una roba che potrebbe dare (tanto) fastidio in questo inverno?

Ho letto che colpisce piu`i polmoni che le varianti precedenti.

Se ti riferisci al famoso articolo pubblicato su un aggregatore (bioRxiv) senza revisione paritaria e condotto sui criceti mi stupisco che un quotidiano a tiratura nazionale ci abbia fatto un titolo da prima pagina... in realtà EG.5 è predominante da luglio in Corea del Sud, ha fatto da driver alle ondate estive del Sud Est asiatico e da qualche settimana è prevalente negli USA, sta facendo aumentare il numero assoluto di contagiati, perché circola parecchio (ed è indubbiamente immunoevasiva) ma lo spettro sintomatologico della malattia è sempre lo stesso, identico, con un'incidenza di polmoniti estremamente bassa e sempre nelle stesse coorti di popolazione, cioè grandi anziani, persone in terapia immunosoppressiva, pazienti con diabete tipo 2 fotemente scompensato, pazienti con leucemie e mielomi, all'interno di queste categorie, già di per sé esposte, vi è poi un'ulteriore differenziazione, in molti casi coloro che hanno malattie sintomatiche più severe sono persone che non ricevono richiami da ben più di un anno o addirittura si sono fermate al ciclo primario... Detto tra noi: se tra novembre e dicembre avremo un'eventuale grande ondata dubito che sarà dovuta ad Eris...

Sono interessanti anche i dati che provengono dall'unico focolaio noto di "Pirola" (Ba.2.86) che ha coinvolto 28 persone di questi 1 era ricoverata in ospedale per sintomi Covid-correlati, 11 erano asintomatici e i restanti con sintomi lievi o al più moderati, 48 ore dopo il rilevamento della positività diversi pazienti erano già guariti. La sede del focolaio (in UK) era una residenza protetta per anziani e l'età media degli ospiti abbondantemente superiore agli 80 anni... ovviamente da un focolaio isolato non puoi ricavare indicazioni valide in assoluto, ma se questa è la patogenicità di "Pirola" fanno molti più danni il virus sinciziale umano e il metapneumovirus, che se entrano in una rsa possono fare davvero una strage...

P.S. bioRxiv è quel sito che a marzo 2020 aveva pubblicato un articolo, senza revisione paritaria, sugli effetti protettivi del fumo di sigaretta rispetto alla malattia Covid-correlata...

[FunMBnel]

Quello che è inaccettabile è il "casino", che sia organizzativo (Stato o regioni, vedi la primissima fase della nostra campagna vaccinale nell'inverno/primavera 2021) o "mediatico". Ad esempio negli USA [...]

Perchè chiaramente non si sa mai quali siano gli effetti collaterali dei vaccini, ma in compenso un farmaco approvato un anno e mezzo dopo il vaccino lo buttiamo giù come il pane perchè quello è ok.
E comunque, visto che si parla di USA, sistemiamo qualsiasi cosa con un po' di Fentanyl...

[galinsog@]

Sinceramente non ho parole, anche in questo ambito ormai le notizie presentano un notevole sensazionalismo, a volte sembrano gli articoli sulle perturbazioni autunnali, a cui sappiamo bene quale trattamento viene riservato.

Del resto una delle fonti che compaiono più spesso nelle ricerche google sul Covid è il famigerato sito che da i nomi a cicloni e anticicloni...

Un altro messaggio che sta prepotentemente arrivando dai media e ovviamente viene amplificato dai social è che i vaccini aggiornati che saranno distribuiti in autunno (temo più in novembre/dicembre che in ottobre) sono vecchi perché basati su Xbb.1.5 e non coprirebbero "bene" dalle infezioni dovute a Eris e Pirola, se vogliamo far fallire in anticipo la campagna per il richiamo direi che è il messaggio giusto...

Anche certe sortite, pur provenienti da persone qualificate (es. Walter Ricciardi) che invocano la "vaccinazione per tutti" rischiano di essere controproducenti. Vorrei essere chiaro su una cosa: la circolare del 31 agosto del Ministro Schillaci era tuttaltro che perfetta, perché aveva una sola lacuna (ma enorme) ossia dava indicazioni troppo generiche rispetto alla gestione di reparti particolarmente "sensibili" (es. reparti emato-oncologici) e alle strutture residenziali per anziani, in rapporto alle positività Covid. Quella lacuna è stata colmata da una nuova circolare datata 8 settembre.

Tuttavia le indicazioni sulla vaccinazione del Ministero della Salute, peraltro conformi a quelle EMA (e identiche a quelle dell'UKHSA e dello JVCI), sono quelle corrette, perché da sole basterebbero a coprire la (quasi) totalità della popolazione esposta alla malattia severa (over 60, persone con patologie croniche, donne gravide, ecc.) o maggiormente soggette al contagio per ragioni professionali (medici, infermieri, oss, tecnici sanitari).

Il problema poi è di declinare quelle linee guida a livello pratico e il banco di prova (con 19 sistemi regionali 2 sistemi "provinciali autonomi") rischia di essere di quelli impegnativi... insomma non vorrei che si tornasse alla stagione del fai da te (chi ha più potere di spesa compra vaccini sottraendoli alle regioni con meno quattrini) o, lato opposto, alla stagione delle "primule"...

P.S. dulcis in fundo, il segretario di una delle due federazioni maggiori dei medici di base appena ieri se ne è uscito con un nuovo "medley" nostalgico del 2020, ossia, "Sono molto preoccupato perché non facciamo più tracciamenti e isolamento per bloccare la diffusione del virus!", immagino che come sottofondo musicale, mentre rilasciava queste anacronistiche dichiarazioni alla stampa, avesse messo "Tiki-Tiki" di Raffy. In paesi come il Regno Unito o gli USA ci sono i grandi giornali e ci sono i tabloid, di notizie sul Covid se ne leggono anche nei grandi giornali, ma l'allarmismo insensato è solo dei tabloid e comunque è difficile che finisca in prima pagina perfino sul Daily Mail (che negli ultimi tempi è diventato fonte qualificata, in materia Covid, del Sole 24 ore)... in Italia i "grandi" giornali (CorSera, Repubblica, La Stampa e ultimamente perfino il Sole24ore) sono di fatto dei tabloid... del resto se riescono a pubblicare articoli "seri" (???) sugli effetti positivi sulle casse dello Stato del "Super-bonus110", partendo dall'analisi di Nomisma (che contiene qualche "piccolissima" forzatura metodologica) non mi stupisco più di niente...