non si è detto solo questo, si è parlato di un caso sospetto in un ospedale della mia regione, il che è correre troppo, mi immagino quanto saranno contenti i ricoverati di quell' ospedale, magari se stavano zitti finchè non avevano dati certi, risparmiavano ansie e paure a gente che già sta male per altri motivi...
Perché, sarebbe giusti invece selezionare le notizie e decidere cosa si può raccontare e cosa invece non è adatto ai bambini?
E comunque, non siamo in Cina, e anche la Russia è lontana.
Tra TACERE e usare il condizionale nei propri articoli passa la sostanziale differenza tra informazione libera (pur con la necessaria deontologia del settore) e informazione parziale.
Le notizie si danno (bene) sempre.
Chiedere di chiudere la bocca è pericoloso.
È l’approccio giornalistico di base che non va bene. Quello che dovrebbe motivare un giornalista a fare il suo lavoro dovrebbe essere riportare in modo quanto più corretto ed esaustivo i fatti, mentre il principio che viene conseguito ora è solo sensazionalistico per provocare emozioni forti al consumatore. Questo porta ad inutili allarmismi se non addirittura notizie fuorvianti e sorpiate dalla realtà effettiva.
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
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