Qualche aggiornamento sulla "malattia misteriosa" del Congo:
Il ministero della Sanità della Repubblica Democratica del Congo ha dichiarato oggi che la malattia precedentemente non identificata e che circola nella regione di Panzi è "una forma grave di malaria".
Lo riferisce l'agenzia Reuters sul suo sito. Le autorità locali hanno affermato che la malattia aveva ucciso 143 persone nella provincia sudoccidentale di Kwango a novembre. "Il mistero è finalmente stato risolto.
Si tratta di un caso di malaria grave, sotto forma di malattia respiratoria, indebolito dalla malnutrizione", ha affermato in un comunicato il ministero della Sanità. Intanto un caso sospetto di morte per febbre con emorragia in una persona di 55 anni, rientrata di recente da un viaggio in Congo, residente in provincia di Treviso, è stato comunicato dal Servizio Igiene Sanità Pubblica dell'Azienda Ulss 2 Marca trevigiana.
Sono in corso accertamenti per capire l'origine della malattia, in collaborazione con lo Spallanzani di Roma. Attivate le misure di sanità pubblica previste per questi casi, in accordo con il Ministero della Salute, lo Spallanzani e l'Istituto Superiore di Sanità. È stato disposto l'isolamento fiduciario domiciliare per l'unico contatto noto. Lo rende noto la Regione del Veneto.
Fonte ANSA
Morto negli Usa il primo malato grave di aviaria: <<Aveva patologie pregresse>> | Corriere.it
Avevo anche letto un'intervista alla Capua sul tema: rischio resta basso, ma è questo il virus dei prossimi decenni?
Può anche essere quello delle prossime settimane, dei prossimi mesi o dei prossimi secoli, quello che mi sembra preoccupi di H5N1, che pure è noto dal 1997, è la velocità con cui, negli ultimi 4 o 5 anni, è passato da numerose specie aviane ad alcuni mammiferi (soprattutto quelli dei phyla dei carnivori e degli artiodattili, dando luogo a focolai con trasmissione intraspecifica, anche se al momento hanno assunto una dimensione epidemiologicamente rilevante solo nei bovini domestici). Infatti di H5N1 preoccupa la velocità con cui, un ceppo ad esso appartenente, ha dato luogo a un'epidemia all'interno degli allevamenti intensivi bovini degli USA, che ormai conta centinaia di focolai e decine di migliaia di capi contagiati con limitati contagi diretti negli esseri umani (saremmo ancora allo stadio di zoonosi). Il rischio più concreto è comunque quello che parti del genoma di H5N1 si ricombinino con quelle di uno o più virus influenzali umani: un ricombinante non è detto che mantenga l'elevata patogenicità originaria (anzi è improbabile) ma può diventare altamente trasmissibile all'interno della popolazione umana, vedi quanto accaduto nel 2009 con l'influenza "suina". Per fortuna dalla ricombinazione, avvenuta 15 anni fa, ne sortì un fenotipo virale (di H1N1) sensibilmente meno patogeno dei suoi ancestori ma non è detto che una eventuale ricombinazione che coinvolga H5N1 risulti altrettanto "benevola" per noi esseri umani, perché la patogenicità di un virus è un esito casuale.
Comunque, in caso di salto di specie, non si partirebbe da zero: a differenza di SarsCoV2 per i virus influenzali aviani esistono vaccini efficaci e in qualche nazione (es. Danimarca) si stanno organizzando per somministrarli "a tappeto" alle persone con elevato rischio professionale e anche riadattare i normali vaccini antinfluenzali a un nuovo virus è molto meno complesso che creare un vaccino del tutto nuovo per una intera famiglia di virus, come avvenne nel caso di SarsCoV2.
Ultima modifica di galinsog#; 09/01/2025 alle 12:45
un bell'articolo riguardo il panico giornalistico (solita schifezza, ad iniziarla è stato il Daily Mail, il peggio del peggio) per presunte epidemie folli in Cina:
Che cosa e il metapneumovirus umano e perche i casi sono in aumento in Cina? - Le Scienze
Si vis pacem, para bellum.
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