Si vis pacem, para bellum.
Sarà l'effetto dell'articolo del sole24...
Alessandro Tarable
La mia stazione Netatmo: https://weathermap.netatmo.com/?stat...ee:50:a5:a6:98
che sarebbe da denunciare a prescindere, figurati se fosse vera la tua affermazione
sta succedendo lo stesso disastro dell'inizio al contrario. se ricordate agli inizi si chiedeva disperatamente al governo di istituire zona rossa la Lombardia ed il Veneto, dopo ripetuti no si è fatta zona rossa tutta Italia, tardi, troppo tardi per Lombardia e Piemonte, con ognuno che diceva la sua e c'era una confusione istituzionale TOTALE. adesso è esattamente lo stesso, per la motivazione diametralmente opposta.
si deve trovare la via di mezzo, che sarebbe la riapertura massiccia delle fabbriche e di quegli uffici che tra smart working e distanziamento sociale possano rispettare le regole. TUTTE le attività aperte al pubblico, secondo me, devono restare chiuse, sono le più pericolose. Sì continua con beni di prima necessità aperti e il resto della produzione (che spesso comporta anche del lavoro d'ufficio). aprire bar, ristoranti, negozi inutili per me è presto al 4 maggio. ma sono sicuro che non lo sarà per chi ci comanda.
Si vis pacem, para bellum.
Scendere in piazza non serve più a un bel niente, in tutte le circostanze. È una cosa obsoleta, le proteste veramente efficaci viaggiano via social media adesso. Questo a prescindere dalla morivazione, giusta o sbagliata che sia, naturalmente.
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