La gente affollerà i pronti soccorsi presa dal panico. Inoltre il tasso di ospedalizzazione va letto non come segno che i sintomi siano duri per tutti, ma come una strategia del sistema sanitario nazionale di isolare i casi dal mondo esterno. In un ospedale, alla fine, potresti contagiare solo il personale che però adopera tutte le precauzioni possibili. Invece fuori le probabilità di diffondere l'infezione sono esponenzialmente maggiori.
Uno studio fresco fresco pubblicato sul The Lancet:
https://www.thelancet.com/journals/l...183-5/fulltext
Sono stati analizzati 41 pazienti giunti in ospedale a inizio Gennaio. L'osservazione si è protratta fino al 22 Gennaio.
Di questi 41 pazienti, ben 13 (32%) presentava altre patologie di base. In particolare 8 avevano il diabete, 6 presentavano ipertensione e 6 infine malattie cardiovascolari. Si può sostenere che quindi una media di 7 pazienti prsentavano sia diabete sia o ipertensione o malattia cardiovascolare.
Di questi 41, ne sono morti 6. Ben 28 sono stati dimessi con successo. Dei morti, 5 erano entrati in terapia intensiva. Uno è morto dopo essere stato dimesso (probabilmente per complicanze, ipotizzo perchè aveva altre patologie di base, probabilmente cardiaca; nella ricerca non è specificato, è una mia supposizione).
In terapia intensiva sono giunti in 13. Chissà magari proprio quelli affetti dalle comorbilità?
Nessun caso tra bambini e adolescenti in questa coorte. Tutti con età superiore ai 25 anni, età media 49.
Sintomi: 40 su 41 aveva febbre superiore a 38°, 31 su 41 avevano tosse, 18 su 41 avevano mialgia (dolore ai muscoli, come quando hai l'influenza e ti senti indolenzito), 11 presentavano espettorato (catarro in soldoni), altri mal di testa. Solo in 2 emottisi (sputavano sangue).
Tutti hanno avuto una polmonite.
Le complicanze sono state: sindrome da distress respiratorio (12 casi), attacchi cardiaci (5), altre infezioni (4). 6 sono morti.
Nessuna terapia antivirale ha funzionato, nemmeno quella adottata per la SARS.
Per altre informazioni si legga la ricerca
Risk assessment: outbreak of acute respiratory syndrome associated with a novel coronavirus, China; First cases imported in the EU/EEA; second update
On the basis of the information currently available, ECDC considers that:
- the potential impact of 2019-nCoV outbreaks is high;
- further global spread is likely;
- there is currently a moderate likelihood of infection for EU/EEA citizens residing in or visiting Wuhan, Hubei province, China;
- there is a high likelihood of further case importation into countries with the greatest volume of people who have travelled from Wuhan, Hubei Province (i.e. countries in Asia);
- there is a moderate likelihood of further case importation into EU/EEA countries;
- adherence to appropriate infection prevention and control practices, particularly in healthcare settings in EU/EEA countries with direct links to Hubei, means that the likelihood of a case detected in the EU resulting in secondary cases within the EU/EEA is low;
- the impact of the late detection of an imported case in an EU/EEA country without the application of appropriate infection prevention and control measures would be high, therefore in such a scenario the risk of secondary transmission in the community setting is estimated to be very high.
fosse vero, abbastanza inquietante
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Quando questo mondo ti sta crollando addosso..
La vita non si ferma con una diagnosi di Sclerosi Multipla..
Ultima modifica di Musoita; 27/01/2020 alle 02:41
Se fossero ospedali veri e non capannoni circondati da filo spinato magari forse...
Quello che mi fa sentire su un altro pianeta è questa sorta di elogio del modello "ospedale in 6 gg" (ripeto: ospedale 'na minchia) in un contesto che si è dimostrato tutt'altro che efficace nel prevenire l'espandersi di un'epidemia e, tipico degli Stati autoritari, poi reagisce d'impulso simulando efficienza...
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