Foto di un conoscente della metropolitana a Milano, questa mattina. Ad occhio mi sembra la verde.
Le sedute da 4 sono interdette al centro, quindi ci si siede in massimo due persone ai due lati. E ci sono segnali ovunque per dove posizionarsi in piedi lungo il corridoio. Vedremo da lunedì quando il flusso di persone che si spostano aumenterà notevolmente.
Ultima modifica di Franzoso; 29/04/2020 alle 07:42
Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
Io non ho parlato dell'opportunità di riaprire le chiese. Ho semplicemente evidenziato il fatto che non si possono fare distinzioni tra chiese. E quindi restano chiuse tutte. Quando saremo nella condizione di riaprirle tutte si riapriranno tutte.
Ci si lamenta della troppa burocrazia ma poi siamo sempre pronti, ognuno per il proprio interesse, ad immaginare la circolare che ci consente di andare nella propria "chiesa", in senso lato. La mia "chiesa" potrebbe essere una palestra come un bosco.
Nello specifico però le ragioni per la chiusura le hai esposte tu.
Le chiese sono frequentate in maggioranza da persone anziane che vanno anche per la socialità, mentre l'unica motivazione avanzata è la libertà di culto. Ma questa si esprime efficacemente anche da casa.
Non credo ci sia altro da aggiungere.
Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
"LA TUA PRIVACY SI FERMA DOVE INIZIA IL DIRITTO ALLA SALUTE DEGLI ALTRI"
Dovrebbero affiggerlo su ogni porta di ingresso a qualcosa in tutta Italia e ripeterlo a nastro in tv...ma siamo in Italia, il paese del #chissenefrega
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Nella "fase 2" l'approccio dovra essere <<microgeografico>> - Il Post
Appunto: perché trattare allo stesso modo l’Umbria, che ha meno di dieci casi al giorno, e la Lombardia, che ne ha quasi mille? Non è meglio differenziare le regole a seconda delle Regioni?
«Io ho mezza famiglia a Catanzaro e mezza a Brescia. I numeri dell’epidemia sono molto distanti; nel lungo termine non li si può gestire allo stesso modo. Dovremo rispondere diversamente, per non penalizzare le zone che hanno meno casi. L’importante è che l’Italia si doti di un sistema per condividere le informazioni. La trasparenza sarà fondamentale. Se tanti lombardi e piemontesi vanno in Liguria, ogni Regione guarderà i suoi numeri, ma il ministero della Sanità dovrà guardare alle interrelazioni, per capire se il movimento crea focolai. Lo stesso vale per il corridoio di trasporto tra Lazio e Toscana. I numeri ci diranno quando potremo proseguire con le riaperture, minimizzando il danno economico e massimizzando la sicurezza».
Quello che volevo leggere da un po'... meno male, adesso mi auguro che la situazione possa progressivamente tranquillizzarsi anche nelle zone dell'Italia ancora maggiormente colpite, per arrivare a una generale tranquillità.
Premesso che puoi tranquillamente non essere d'accordo visto che non parliamo di algebra booleana vediamo.
Per quanto riguarda la prima parte il fatto che siamo finiti in un guano di proporzioni inenarrabili è proprio la gestione delle fasi iniziali. Ho scritto "lasciamo perdere" perchè quella parte mostra solo la clamorosa impreparazione pregressa nonostante i piani "pandemia" dovrebbero essere presenti ovunque.
Ri-premesso che in questa situazione non ci si doveva arrivare, io mica chiedevo tanto.
Però posso dire che se dichiari l'emergenza a gennaio mi aspetto che a metà maggio non si stia ancora discutendo dei DPI e di come procurarseli?
E posso dire che tra entrare il lockdown (perchè poi?) con 2 casi a inizio febbraio e non avere ancora le idee chiare sulla gestione della ripartenza, che, sempre mia opinione è, ma lo dico con enfasi , era l'unica cosa a cui pensare magari non dal momento in cui sono spuntati i primi casi a Vo e Codogno (anche sì in un mondo ideale), ma di sicuro dal giorno in cui si è entrati in lockdown (lockdown che è conseguenza di ciò che "lasciamo stare" e non figlio del caso) ci sono migliaia di sfumature di grigio? (E ho vinto anche il premio per il periodo più contorto della settimana )
Vero che il 31/01 è un atto formale per le decisioni successive. Che continuo a ritenere non brillanti... (e con questo vinco anche il premio eufemismo della settimana ).
Poi, per carità, se non sei d'accordo quando sarà permesso ci beviamo qualcosa assieme lo stesso.
Sull'ultimo punto hai ragione. Mi chiedo come sia compatibile con la serie di 3 decreti in una settimana a inizio marzo, ma questo è un altro discorso (che esce pure dal campo strettamente epidemiologico; un giorno ne riparleremo).
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