No, scusate, non ho trovato riscontro che ne avesse fatti 2 negativi. In un articolo se ne faceva riferimento, in tutti gli altri no, quindi può essere che non sia mai uscito dalla positività. Che comunque conferma che la negativizzazione è un processo veramente lunghissimo. Lui era stato trovato positivo a metà marzo, più di un mese fa
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sì sono tantissimi i casi così segnalati, due mesi di positività è tantissimo, ai fini del controllo dei contagi diventa difficilissimo. se non gli fai il doppio tampone negativo, è inutile lasciare a casa la gente due settimane. in troppi sono ancora positivi al termine di questa scadenza... penso alla quantità di persone che al 4 maggio sarà ancora positiva e che magari non hanno mai tamponato (io stesso ne conosco un paio, di cui uno era il 75enne del quale ho parlato l'altro ieri, primi sintomi a inizio marzo, l'altro ieri aveva ancora febbre, mai ricevuto un tampone richiesto più di una decina di volte in 2 mesi) e che magari riinizieranno a lavorare. o che andranno a trovare i parenti
anche uno delle iene dopo 45gg dal primo tampone era ancora positivo
Si vis pacem, para bellum.
okok, grazie, ho immaginato eh visti i numeri, ma non potevo darlo per scontato
beh, con una percentuale di positivi così (manco in Lombardia abbiamo avuto un 50%, per dire) il sommerso è gigantesco, milioni e milioni. e anche lì suppongo che, vista l'emergenza obbiettiva, abbiano tamponato dando estrema precedenza ai casi gravi e ricchi cioè con una buona assicurazione sanitaria, e va ad incidere secondo me non così poco sulla mortalità questa cosa... se non hai diritto a cure mediche, che tu viva nella foresta in Congo o per terra in un vicolo di New York non cambia granché.
Si vis pacem, para bellum.
Ho avuto anche io esperienza diretta di 2 miei amici. Loro al momento del lock down era già in piena presentazione dei sintomi, dopo aver lottato due settimane per avere il tampone l'hanno ottenuto e ovviamente erano positivi. Ne sono usciti ufficialmente solo settimana scorsa. Quindi anche loro sfiorano i 2 mesi di positività. Questo è un enorme problema nella gestione dei malati. Bisognerebbe almeno riuscire a capire la carica virale nelle varie fasi, se no sono veramente delle bombe chimiche ambulanti, considerando che tanti non vengono certificati.
Ipotizzo anche questo problema alla base dei dubbi tedeschi sulle conseguenze della riapertura. Visto che loro consideravano guariti dopo 15 giorni di assenza sintomi, che si siano accorti che si rimane positivi molto a lungo?
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Ho letto personalmente l'articolo.
Lui e la sua compagna hanno fatto il tampone il 21 marzo risultando positivi. Adesso 3 giorni fa hanno rifatto il test risultando negativi, il giorno dopo un altro test risultando positivi, dunque si presume che il test precedente abbia dato un esito falso negativo.
Ricordiamoci però che i tamponi, seppure siano testati prima di essere impiegati, non avranno mai un'affidabilità del 100%.
Nemmeno se lo fanno ai giocatori c'è la certezza assoluta dell'esito.
Ciò fa capire che nessuno può sfuggire alla pandemia, nessuno è immune e non esistono né ricchi né poveri, siamo tutti su un piano paritario!
Sono comunque dispiaciuto per Dybala, è la forza della Juventus, senza di lui la squadra perderebbe valore e anche tanti tifosi. Con questo virus è inevitabile che i giocatori colpiti perderanno parte delle loro prestazioni, e quindi debilitati impiegheranno più tempo a ristabilirsi.
Io sono già stato quello che voi siete, ma non so se voi sarete, e dico a tutti, quello che io sono.
A proposito di questo argomento, non capisco, da ignorante, la differenza con i test sierologici. Perché vengono tanto criticati, quando non sono così distanti a livello di affidabilità? Spesso si parla di tampone come corte di cassazione, ma ci sono anche tanti casi di falsi negativi. Allora perché non considerarli complementari?
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ah sìsì, concordo, sta cosa della guarigione a tempo, per chi l'ha applicata, non perdonerà. ne sono certo. ma non tamponare chi ha sintomi da mesi, significa fare un danno uguale, in modalità diversa, ma uguale identico.
ad esempio, bisognerebbe indagare su tutte le "ricadute" koreane...
In Germania probabilmente il problema della riapertura è proprio quello, fermo restando che visto quanto hanno tamponato (grosso modo come noi) anche da loro il sommerso, al 14 di aprile, c'era ed era ben presente. dopo due settimane arriva il conto da pagare, vediamo quanto salato.
Si vis pacem, para bellum.
Come lo era la domanda della giornalista. Cui Giuseppi mi pare avesse risposto prima senza giri né garbugli.
Pari patta.
Ripeto: immaginatevi voi al posto della giornalista a farvi moralmente schifo incalzando con domande faziose chi ha un poco il timore di venir citato a giudizio per 30 mila morti in una pandemia.
Io sono un epistemocrate, vorrei un supercomputer a far l'esecutivo. In modo da zittire qualsiasi lagna.
E pure uscite tipo le vostre, predico l'epoca post-democratica dove la libertá di parola si limita ai social e il governo risulta la cosa meglio strutturata possibile, una rete neurale che auto-apprende e si implementa col tempo.
DPCM ad personam per 60 milioni di persone, cose fantascientifiche misto coreano-orwelliane, tanto ormai.
Ma infatti! Tutti bravissimi da casa ad aver la soluzione.
Come se il famoso "comitato tecnico-scientifico" non avesse fatto un paio di telefonate pure a Galli, Burioni, la Capua..
É una categoria che ha fatto una figura bieca in questa pandemia. Fake news aumentate del 6% calcolava un ente internazionale preposto.
Inoltre un sacco di ignoranza ed errori, peggio di certa politica: click-baiters che non sanno di cui parlano.
Paradossalmente -in tv- Fazio il viscido era quello che riusciva a dar maggior tempo e spazio a medici e virologi rispetto a tutti gli altri in Rai e non solo. Vabbé che "non solo", l'alternativa eran le preghiere in tv della donnaccia.
Ma infatti Giuseppi ha fatto nome e cognome della giornalista riprendendola per il modo non collaborativo con cui stava facendo il suo lavoro.
Cambieranno molte cose, qui in A.Adige la locale camera di commercio piange fatturazioni mancate.
L'as*****re all'artigianato dice: "Wir erläutern die erreichten Grenze eines unerträglichen Systems".
Mettiamo in chiaro i limiti raggiunti d'un sistema insostenibile! Ieri in conferenza stampa provinciale.
Facevamo 33 millioni di pernottamenti all'anno per 530mila abitanti circa.
Un ritmo che di sostenibile aveva solo l'idea del fare cassa.
Molti han pensato ai rischi di riaprire a turisti tedeschi che -dichiarati negativi- in realtá sono latenti positivi da settimane ed avviano nuovi focolai.
Ma soprattutto: ma chi ha voglia di far vacanza in un mondo fermo? É la domanda che va per la maggiore, specialmente fra cuochi, camerieri, lavapiatti, inservienti, segreterie, accoglienze, autisti e quanti lavorano nella filiera della "Hotelier-Branche".
Il turismo qui traina tutto ed ora alcuni, meno ricchi si stan riconvertendo: hotel 3, 4, 5 stelle resort con 20 ettari di terreno che adibiscono a campo, stagione estiva per i locali con prezzi ridotti perché il pacchetto turistico era tarato prima sui redditi di svedesi e tedeschi!
In Gardena e Badia stanno sclerando, ma bene che si metta in luce quanto di minimamente sostenibile esisteva fino a febbraio. E che succeda ovunque. Impoveriamo tutte le filiere e ripensiamole in maniera maggiormente equa.
Reset e ripartenza, facciamo in tempo ad arrivare a Natale con regali e lucine in meno fuori, magari con protocolli di cura migliori in attesa di vaccini e con un mondo lavorativo moralmente meno squallido.
L'occasione pare ci sia e pare durare neanche poco per capirla.
Coronavirus, in Alto Adige negozi, bar e parrucchieri anticipano - Cronaca - Alto Adige
Obiettivo riapertura totale il 18 qui.
A nostro rischio e pericolo.
Vedremo con quanta "Laune", cioé voglia da parte dei cittadini.
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