Ma infatti, c...., questa cosa mi fa imbestialire.
Le fasce a rischio, cioè gli anziani - generalmente, ora non fatemi le pulci per piacere, con "eh ma mio zio ha 62 anni ha il diabete e lavora ancora,ecc." - sono in pensione: non devono andare a lavoro, non devono spostarsi, non devono andare di qua e di là per forza. Devono stare chiusi in casa, perdiana, punto e stop. E se proprio devono uscire perchè nessuno fa commissioni per loro (es. farmacia e supermercato) escano solo per quello, e non per andare a spasso o per "stare un pò con i nipotini che sono a casa". Si stanno studiando voucher e mezzi per aiutare le famiglie con le baby sitter, ci sarà un motivo, no? La regione Liguria darà 500 euro a famiglia per questa situazione, insomma, si stanno prendendo dei provvedimenti.
Ma per favore, che gli anziani non escano di casa, per favore, non sappiamo più in che lingua dirlo.
Lou soulei nais per tuchi
Io continuo a non essere molto confortato da questi numeri. Una mortalità del 6,6% tra gli over 60 ad epidemia ancora in forte espansione è tantissimo, anche se avessimo un 60-70% di casi non diagnosticati abbiamo anche un sacco di casi gravi con esito non definito (credo che in questi due giorni la percentuale sia perfino cresciuta).
Quando hai 15 milioni di over 60 queste percentuali significano un potenziale da un milione di morti. Già in questi giorni il covid19 sta diventando la prima causa di morte a livello nazionale con circa il 20% del totale dei decessi registrati, presto l'impatto sarà ben visibile anche nei rapporti influnet.
Il tutto sperando che non si arrivi a sovraccaricare il sistema sanitario, perché a quel punto la mortalità esploderebbe e non solo per gli over60.
Il problema è che sono numeri terribilmente vicini a quelli dello Hubei, ben lontani da quelli del resto della Cina che consideravamo la norma fuori da situazioni emergenziali. Quindi potremmo avere un numero di casi reali molto più alto delle nostre stime, un un virus più aggressivo, una popolazione più vulnerabile perché il nostro buon sistema sanitario porta ad una elevata incidenza di patologie croniche oppure un mix delle 3.
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Nel frattempo in Germania i media iniziano a notare la pesante incoerenza fra numeri ufficiali, fatti, direttive e appelli delle istituzioni sanitarie private a vuoto da giorni.
Mancano tamponi, non hanno una direttiva precisa.
Sono stati a guardare noi mentre il sistema sanitario privato non comunica granché con lo stato e chissà quanti casi sospetti già hanno. E quante complicanze da influenza non sono tali....
Coronavirus: Warum es so schwer ist, sich testen zu lassen - WELT
Giuro, ringrazio d'esser qui ora. Oltralpe dovrei rivolgermi alla mia assicurazione sanitaria privata, e ce n'è circa 35-40 diverse.
Libero di Feltri è stato deferito: NON è più un giornale.
Non lo è mai stato!
Infatti qui in bergamasca, almeno verso la media Val Seriana, non c'è un clima esattamente tranquillo a detta di alcuni miei conoscenti e compagni di scuola della Val Gandino. In tutti i paesi interessati ci sono dei morti, spesso molti anziani malati già debilitati.
Tu mi dici, "Ti guardi? Sbagli a paragonarti"
Non era quello il senso. Ovvio che chi può deve farlo ma vale comunque per tutti.
C'è gente che ci convive e ci lavora con le malattie, ci sono persone sane che devono avere contatti con il resto del mondo e tornare necessariamente da quelli che vivono in casa con le malattie. Magari proprio come il tuo caso.
Ma solo per fare esempi banali. Si dice sempre che vanno protette le fasce deboli, anche dal punto di vista psicologico.
Cosa pensa un malato? Stiamo tutti stressati, figurati uno che magari da anni convive con una malattie.
E che se va bene sa cosa rischia. Altrimenti arrivi tu e gli dici: devi restare a casa. Perchè? Magari continui con: perchè rischi di morire?
E per lo cronaca io sono sano come un pesce.
La finissero tutti con questa storia, tanto non cambia niente, che i malati già ci convivono con le malattie e lo stress che ne deriva.
Non sono un esperto di test diagnostici, ma da quel che ho capito il problema non è produrre i materiali per il tampone ma avere le persone che poi li analizzano, non è un test automatico che ti dice direttamente il risultato.
Sicuramente quello che fanno in Corea si potrebbe fare anche da noi, ma non so con quali tempi. Dietro tutta questa strategia di fare i tamponi di massa anche con strumenti come il drive-in c'è una pianificazione di lungo termine, cercare di implementare rapidamente qualcosa di simile in contesto emergenziale non sarebbe semplice. Non è il mio campo specifico quindi non so dirti con precisione quanto sarebbe complesso.
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Qui tira una brutta aria, la sensazione è di quelle che stia per esplodere qualcosa..
Nel frattempo dalla regione arrivano notizie di 15 tamponi in analisi, domattina si sapranno i risultati.
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