Originariamente Scritto da
Lou_Vall
Diciamo che, forse, quel che si sta un pò perdendo di vista è l'obiettivo di tutto questo.
Mi pare che, all'inizio della pandemia, si fosse detto che l'obiettivo primario del lockdown fosse quello di sgravare il sistema sanitario impedendone il collasso e di spalmare il picco epidemico.
L'obiettivo 1 è bene o male riuscito, con moltissime difficoltà e a prezzo salatissimo, ma comunque, alla fine, adesso il nostro sistema sanitario non è assolutamente al collasso, anzi, ne è la prova che ormai da giorni stanno smantellando tutti i reparti Covid creati appositamente per l'emergenza. Quindi direi che ci siamo.
L'obiettivo 2 anche è riuscito, il picco epidemico è stato spalmato il più possibile: non a caso sono due mesi che continuiamo a registrare contagi e non abbiamo avuto centinaia di migliaia di morti, quindi, anche qui, ci siamo.
E ora?
E' questo che mi chiedo, senza polemiche. L'obiettivo prossimo quale sarebbe? Raggiungere quota 0 contagi? 10? 100 al giorno? Eppure io mi ricordo che la fase attuale è quella definita da tempo di "convivenza con il virus". Ebbene, la "convivenza" significa vivere, tutti, con il virus. Non solo le imprese tessili o i parrucchieri e non, per esempio, i teatrali e i baristi. Non si può avere una convivenza per alcuni e per altri no.
Provocatoriamente chiedo: il nostro sistema sanitario si è preparato al massimo e al meglio per i prossimi mesi? Perchè la "convivenza col virus" implicherà, per forza, una vita relativamente normale - tenendo sempre presente il distanziamento sociale e i dispositivi, beninteso - ma anche nuovi contagi, nuovi morti, nuovi posti in terapia intensiva, purtroppo.
Ci siamo preparati a questo o stiamo giocando all'arrivare al meno casi possibili in assoluto per poi, quando riaumenteranno - perchè accadrà, magari non in maniera disastrosa, ma accadrà - ri-chiudere tutto o fare "zone rosse" dalla dubbia utilità?
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