Considera però che il 90% degli ecuadoregni ha meno di 60 anni, e il tasso di mortalità sotto i 60 anche senza TI e cure ospedaliere non deve superare lo 0,5%, ma forse esagero anche.
E' complesso capire la mortalità effettiva senza TI, anche in Italia, dove nonostante il nostro sistema sanitario non devi credere che tutti siano stati trattati come meritavano, anzi, la stragrandissima maggioranza di chi necessitava di TI non ci è passata o non avremmo avuto tutti questi morti.
Se per ovviare a questi problemi, in ogni caso, raddoppiassimo la mortalità a 1,6% (mi sembra comunque eccessivo, lo ripeto, secondo me la differenza con l'Italia giustificherebbe al massimo un +0,5% di mortalità sopra lo 0,8% in Ecuador) ci sarebbero comunque 1 milione di casi circa, considerando che siamo a metà Maggio e i miei calcoli si fermavano al 30 Aprile .
Da dire anche che ho usato la mia stima di mortalità, ma se questa la riducessimo i casi aumenterebbero.
Qualche timido segnale che potrebbe essere interpretato (ripeto: potrebbe, non torturatemi) come ripresa dei contagi c'è oggi in Austria.
Quest'ultima segna +92 casi, che è il risultato più alto dal 17 Aprile, quindi da un mese.
1) son stati conteggiati tutti gli esami fatti dal laboratorio con le sue 5 tra sedi e punti prelievo a Pesaro, Fano e sedi nell'immediato entroterra, più tutti i prelievi a domicilio fino a intorno Urbino verso l'interno.
A livello di popolazione presente nell'area geografica che copre, direi che rappresenta 1/3 della provincia.
2) No, ci sono anche casi di presenza di entrambe le positività, per il motivo che leggi sotto
3) la negativizzazione degli IgM e lunghissima, fino a 60gg per scendere sotto soglia di rilevazione "positiva"
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Si ma non voleva essere una lode al nostro sistema sanitario, che, per quanto buono, non è esente da errori. Però continuo a pensare che la disponibilità numerica di TI per diffusione su territorio e la qualità delle cure sia migliore in Italia rispetto all'Ecuador...
Il punto è che partendo da stime di mortalità con precisione decimale l'incertezza sul valore di casi totali si restringe inevitabilmente, anche se ciò può essere avvallato dal fatto che adesso si hanno molti più dati sui quali stimare il tasso. Comunque farei una stima differenziata per under 60 e over 60 visto quanto è differente l'infausta uscita dal virus per le due fasce d'età.
Fra l'altro pensavo al fatto che ogni popolazione reagisce al virus in maniera naturale diversamente da un'altra, vuoi per ragioni genetiche, abitudini alimentari, etc. tuttavia questo fattore può essere in qualche modo mitigato dalla globalizzazione
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"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
Leggendo assiduamente il 3d, che ringrazio in toto, ho notato più volte che l'ER viene citata nella sua interezza come regione focolaio e non pronta a riaprire. Tuttavia nelle province orientali il contagio si sta estinguendo e vengono totalizzati circa 50 casi al giorno su 4,5 milioni di abitanti, a mio parere relativamente pochi. Con percentuali di positività attorno all'1%.
In realtà il 90% dei contagi avviene in Emilia, a Ravenna, Ferrara e Forlì-Cesena sono settimane che gli infetti giornalieri tendono a 0.
La Liguria, spesso non citata come regione in cui prorogare il DCPM, totalizza un numero analogo di casi con 1/3 della popolazione. Inoltre Rt in regione é ben sotto 1 da tempo.
E' così assurdo chiedere di riaprire allo stesso modo di 4/5 d'Italia? Se troppo rischioso, é attuabile un'apertura provincia per provincia?
Sì, hai ragione, alla fine la verità è che la tua prudenza è quella giusta, mentre io sono più "avventato" e scientificamente mi espongo a strafalcioni .
Sarebbe interessante, per dirimere alcuni dubbi, vedere quanti siano i giovani deceduti in Ecuador. Se ci siano una marea di quarantenni e cinquantenni o anche lì, nonostante solo il 10% della popolazione abbia più di 60 anni, sono più numerosi di netto i morti tra gli anziani.
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