Senza una radiografica del torace a confermare una polmonite con segni da Covid non è possibile confermare alcunchè.
@snowaholic
In Lazio condotti 19400 test sierologici, e sono risultati positivi nel 2,17% dei casi (422). Di questi, 9 sono risultati positivi al tampone e attualmente asintomatici.
Lazio, positivo ai test sierologici il 2,17%. Zingaretti: <<Allerta cluster tra famiglie e amici>>
Considerando che i morti nel Lazio sono al momento 647, vorrebbe significare un tasso di letalità, se estendessimo il dato alla popolazione, dello 0,5%.
Posso dirtelo? Questi test sierologici mi stanno deludendo. Non si capisce nulla del tasso di mortalità reale, e nemmeno un campione statistico significativo come questo (quasi 20mila, e intendono eseguirlo su 300mila cittadini, il 5% dei laziali!) offre risultati attendibili.
Io non riesco a credere che il tasso di mortalità sia così basso. Ma nemmeno se tutti i pazienti fossero stati trattati nelle TI.
A Bergamo si dovrebbe aver raggiunto l'immunità di gregge fosse così. Cioè, se nessuno fosse finito in TI, usando le percentuali laziali, dovremmo aver avuto un 40% della popolazione infettatasi.
Intanto Brasile aggiorna a quasi +20000
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Io non lo escludo che a Bergamo si sia arrivati al 40%. Forse il 30,considerando che la mortalità sarà stata più alta per la sanità al collasso. Anche se non li reputi affidabili, molti risultati dei sierologici evidenziano percentuali compatibili, con diffusione alta in parecchie zone del nord. Mano a mano che usciranno i dati li confronteremo ma al momento è l'unico modo per capirci qualcosa. I tamponi ci mostrano una fetta troppo piccola della realtà per avere un'idea chiara. Dobbiamo assolutamente capire quanti ce ne stiamo perdendo
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Il Brasile è fuori controllo, se facesse lo stesso numero di test degli Usa sarebbe messo addirittura peggio di questi ultimi.
Comunque (sempre secondo i dati ufficiali) l'India registra più decessi della Russia, ma nella prima il numero dei contagiati è di tre volte inferiore... e dire che l'India è un Paese molto più giovane della Russia.
Ah, questi dati...
Il punto è quello: se i test sierologici sono affidabili, a Bergamo e provincia dovrebbe essersi ammalato almeno il 40% di base. Questo se nessuno fosse andato in TI. Ma considerando che qualcuno ci sia andato dovremmo raggiungere anche il 50-60%, praticamente i livelli dell'immunità di gregge.
La mia perplessità deriva dal fatto che basta avere piccole distorsioni del campione per far variare un sacco i risultati anche su grandi numeri.
Ad esempio, nel Lazio su 19400 test ne sono risultati positivi in 422. Basta che ne fossero risultati positivi 200 in meno e ci troveremmo con la stima dimezzata del totale dei contagiati.
Con specificità al 99% ottieni un 1% di veri positivi anzichè il 2%, nel Lazio. Già qui salterebbe fuori il dimezzamento. Della serie: prendiamo un popolo di indigeni dell'Oceania e facciamogli il test sierologico. L'1% di loro risulterà positivo, a fronte di nemmeno un contagio reale. Sovrastima infinita.
Ultima modifica di Perlecano; 21/05/2020 alle 01:15
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Che anche gli anni scorsi ci fossero brutte influenze, sindromi parainfluenzali, eccetera (con sintomi simili a quelli del Covid) è lapalissiano, ed è altrettanto lapalissiano che tali malanni esistevano pure quest'inverno e per la prima parte di questa primavera... Non penso ne servisse una dimostrazione.
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
specificità del 98,3%, quindi il valore reale era dell'1,6% circa inferiore (positivi al test meno veri positivi, per pignoleria ho tolto 1,6% dato che sarebbe l'1,7% del 97% circa dei veri negativi): i positivi erano presumibilmente, all'inizio dell'epidemia, il 3,1% circa dei donatori, non il 4,7%.
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
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