Dire che la movida è pericolosa non mi pare pessimistico. Così come dire che guidare a 90-100 all'ora su una strada provinciale è pericoloso, anche se lo fanno in tantissimi e anche se alla fine si muore in meno occasioni che guidando entro i limiti su una statale a doppia carreggiata.
L'essere pericoloso significa che andrebbe evitato, non che deve esserlo.
Per esempio, basterebbe evitare luoghi molto affollati per altri che lo sono meno.
C'è un mio amico che non vive con i genitori e che non li vede per scelte da fine Febbraio. A metà giugno sarà il suo compleanno e andrà a mangiare dai suoi in un ampio open space con tavoli separati a 4 metri l'uno dall'altro.
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
Non immaginavo che generazione smartphone fosse così attaccata alla socialità. Che nel caso fanno a prescindere dal covid.
Secondo me il problema è piuttosto degli ex giovani, diciamo over 30...
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Ripeto qiello che avevo scritto sopra: è stata instillata una innaturale paura dell'altro.
Questo non sappiamo che effetti possa avere a lungo andare sulla psiche umana, ma mi pare che a nessuno interessi. Nessuno se ne occupa, nè pseudo esperti o task force varie.
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
diciamo che, per quanto io concordi con te (alleno giovani da 7 anni oramai, dai 14 ai 20 anni), sono diventati dei rincoglioniti con sto telefono, se però gli togli e la scuola, e la pizza con gli amici, e la birra con gli amici e tutto giustamente anche loro ne risentono, per quanto pensino di tappare tutto col telefono, sotto sotto (ma nemmeno troppo), ne risentono.
io sono oramai un ex giovane, lo sono da anni per mentalità mia, e sto avendo difficoltà a uscire se non "devo" (lavoro, spesa, urgenze). non nego che ho parecchia ansia, ma è dovuta alla situazione che ho in casa, perché ad esempio al lavoro la vivo serenamente, abbastanza diciamo, non mi stressa il dover mettere la mascherina, lavarmi/igienizzarmi le mani con costanza e via dicendo.
però non nego che uscire per altro mi sta mettendo ansia, non riesco e non ho voglia, troppi pensieri, troppi fastidi...
ma non nego che sia giusto che venga fatto. sono passati 3 mesi, è umanamente ultra comprensibile. ci si mette le mani nei capelli (per chi li ha ) o ci si mangia le unghie solo per il fatto che per alcune regioni sarebbe bastato aspettare un po' di più per evitare di avere l'ansia del ritorno o della reinfezione delle altre regioni.
per il resto non posso dire che le misure non siano state prese, in tutti i posti dove sono entrato è radicalmente cambiato tutto, nei modi e negli spazi, nonché nei tempi.
sono certo che se avessimo rispettato i tempi qui in Lombardia avrei molta meno ansia. ma il mio è un discorso personale che mi sono permesso di condividere. non penso di avere la verità in tasca, ecco
Si vis pacem, para bellum.
La "movida" ora sarebbe da evitare, ma la "movida" è la vita....
Ma smettiamola di chiamarla "movida", non vorrei parlare di chi "va per forza in un posto a fare baldoria perché così si fa e così fanno i più fighi", quella è "movida"....parliamo invece del socializzare, dello stare insieme, che si sia amici o conoscenti o sconosciuti.
E quella non si può eliminare, a prescindere dal posto, dalle "intenzioni" che uno ha...tanti rapporti nascono e si rafforzano per caso e spesso per vicinanza fisica conseguenza dello stare insieme vicino.
Uno non è che esce con delle intenzioni e quindi scegli i propri frequentanti di conseguenza. Sarebbe la morte della vita.
Detesto i giovani fancazzisti e caciaroni, ma li comprendo e in questo periodo son fortunato io che ho già la mia età, la mia compagna e una famiglia.
Non oso pensare se avessi avuto 20anni di meno come ci sarei rimasto a dovermi limitare nelle frequentazioni e negli approcci, con o senza "secondi fini".
Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
Non si tratta di fare di tutta l'erba un fascio. Stiamo parlando di qualche mese per una generazione che ha appunto lo smarthphone, con il quale esprime buona parte della socialità. E per la restante trova soluzioni alternative.
In estate i ragazzi si ritrovano all'aperto un po' dove gli pare, non è necessario stare obbligatoriamente accalcati da qualche parte con una bottiglia di birra.
Diversa la prospettiva di quella fascia meno giovane, appunto over 30, che fa di quegli appuntamenti, bar locali ristoranti movida, chiamatela come vi pare, l'occasione di socialità.
I ragazzi so' ragazzi e superano tutto.
Banalmente dopo 5 anni di guerra che facevano? Erano degli asociali?
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