Semplicemente l'OMS sta facendo dei comunicati grossolani e pressappochisti.
Capitolo guanti:
i guanti servono come protezione per i contatti a rischio che non puoi evitare e il comportamento corretto è quello di tenerli solo per il tempo necessario e poi buttarli senza toccarsi il viso o altro nel frattempo. Certo se indossi i guanti e poi ti comporti come se non li avessi non ha molto senso, ma vale anche per la mascherina.
Capitolo asintomatici:
la trasmissione da parte di asintomatici è rara. La trasmissione da parte di non ancora sintomatici invece può non esserlo ed è un discorso diverso.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
Mha anche qui, anche se ovviamente è un mio parere, considerato che tuo figlio l’ha fatta più di due anni fa e non ha avuto strascichi, avrebbe le stesse identiche possibilità di reagire male o bene ad un’iniezione Covid tanto quale un suo coetaneo che non ha fatto la K.
Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
Ormai l'OMS spara solo supercazzole...siamo al livello di Ugo Tognazzi in Amici Miei
Tratto dall'articolo sul Corriere :
Dove ci si infetta
Dove si infettano i positivi più recenti, dove sono quei focolai di cui ha parlato l’ultimo monitoraggio Iss? «I cluster familiari sono quelli che vediamo più facilmente perché identifichiamo e tamponiamo tutti i membri della famiglia - dice Pezzotti -. La Lombardia ha molti più focolai di questo tipo rispetto ad altre regioni. Poi, continuiamo a vedere casi tra gli operatori sanitari, ma non si tratta di un aumento delle infezioni, bensì di un maggiore controllo. Ci sono ancora focolai, infine, nelle case di cura». Nessun segnale preoccupante dopo le riaperture? «Non ci sono evidenze per ora - continua l’epidemiologo dell’Iss -, ma siamo cauti, perché non avere segnali non vuol dire che non ci siano infezioni. Se ci fossero focolai tra i giovani, sarebbero casi asintomatici e se infettassero i loro cari lo sapremmo tra 2-3 settimane. Al momento da ambiti lavorativi non abbiamo casi: sono convinto che le aziende stiano rispettando le regole, c’è più rilassatezza di comportamenti nel tempo libero».
«Qui a Milano i contagi arrivano da casa: si sono ammalati prima della chiusura o, in casa loro, durante la chiusura. Le nuove diagnosi sono semplicemente persone che finalmente sono riuscite a farsi un tampone. Per molti ha richiesto parecchio tempo. Non è finita la malattia, abbiamo finito la prima ondata», dice Galli dal Sacco.
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