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Discussione: Nuovo Virus Cinese

  1. #44281
    Uragano
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    bollettino 11/06/2020 calabria

    tamponi 76.963(+851)
    casi totali 1.161(+2)
    attualmente positivi 52(-2)
    deceduti 97(+0)
    dimessi/guariti 1.012(+4)
    ricoverati in terapia intensiva 1(+1)
    "We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.

  2. #44282
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Alla luce dell'articolo del Financial Times, ho elaborato una formula semplicistica per calcolare R0.

    In questo modellino Excel ho simulato quanto si ricava dallo studio sui dati di Hong Kong e Shenzen, dal quale si ricava che l'80% dei contagi è determinato da un 20% di infetti, e che il 65% è asintomatico:

    contagi.png

    Ho scelto di iniziare con 300 positivi. Di questi, solo un terzo (100) contagia.
    Ogni colonna evidenzia il numero di persone infettate da quale percentuale di persone.
    Dallo studio di Adam et al (che ho usato come riferimento) ben 32 persone sono infettate da appena il 2% dei positivi (ovvero il 2% di 300, circa 6 persone!!).
    La somma è riportata sulla destra: in totale da 300 positivi se ne infetterebbero 351.

    Nel complesso, dal rapporto tra contagiati e positivi iniziali, ho ricavato R0: in media, almeno nello studio in questione, una persona ne infetta 1,2-1,3.

    Questo possiamo considerarlo l'R0 base.


    La formula dunque sarebbe la seguente:

    R0= 1,2⋅ a⋅ l⋅ c

    dove:


    • 1,2 è l'R0 base
    • a (asintomatici) è un fattore che tiene conto della percentuale di asintomatici. Nello studio cinese il 65% circa non infetta, ma questa percentuale è strettamente dipendente dal numero di asintomatici che tendenzialmente trasmetteranno meno l'infezione, e hanno una maggiore probabilità di essere proprio loro quelli che non trasmettono l'infezione. La percentuale di asintomatici è proporzionale alla composizione demografica: maggiore è la percentuale di anziani in una popolazione, minore sarà la componente asintomatica e dunque, idealmente, maggiore la quota di persone che potrebbero contagiarne altre. Possiamo dunque pensare che in Italia il fattore a sia 1,7 (stima molto rozza), ovvero 1,7 volte quello della Cina perchè abbiamo 1,7 volte la loro percentuale di over 60 (27% vs 16%), prendendo per riferimento la percentuale di anziani nella popolazione cinese.
    • l (luogo): la probabilità di contagio è 6 volte maggiore al chiuso che all'aperto. Possiamo considerare 1 la situazione di riferimento in cui 2 contagi su 5 avvengono all'aperto, stando allo studio giapponese. Per cui si oscillerebbe tra 1,76 (situazione in cui ci si chiude sempre al chiuso, e i contagi avvengono esclusivamente al chiuso; simula l'inverno) e 0,3 (situazione in cui si sta sempre all'aperto e i contagi avvengono esclusivamente all'aperto; simula come situazione limite l'estate). Naturalmente non avverrà mai in quelle condizioni esatte, per cui il parametro b oscillerà sempre tra 0,3 e 1,76 senza mai raggiungere mai questi limiti, ma solo tendendovi
    • c : è un fattore che tiene conto di altre costanti che ora non aggiungo. Potrebbe essere il prodotto di parametri quali l'uso delle mascherine, o la percentuale di persone che rispetta il distanziamento sociale. Non posso quantificarle, quindi lo pongo 1 nel caso in cui non venga rispettata alcuna norma, e può andare anche sopra 1 in condizioni straordinarie, come un concerto in cui si è tutti vicini e pure al chiuso, o sovraffollamenti all'aperto come in spiaggia.


    Con questo metodo, R0 in Italia varrebbe di suo almeno 2,05. In inverno, quando si è tutti al chiuso, potrebbe tendere addirittura a 3,6. In estate tenderebbe a 0,6.
    Forse ci sta salvando questo: lo stare all'aperto. Ma c'è da tenere conto del parametro c, che potrebbe modificare le carte in gioco, ma per farlo dovrebbe valere almeno 1,7 (così da portare R0 ad almeno 1).



    Ribadisco: è una stima fatta sul momento e senza basarsi su altri metodi, totalmente elaborata da me sulla base degli studi dell'articolo del Financial Times. Nessuna pretesa sia davvero così e che io abbia ragione. Attendo vostre opinioni se volete esprimerle
    Ultima modifica di burian br; 11/06/2020 alle 16:33

  3. #44283
    Vento forte L'avatar di nevearoma
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Ribadisco: è una stima fatta sul momento e senza basarsi su altri metodi, totalmente elaborata da me sulla base degli studi dell'articolo del Financial Times. Nessuna pretesa sia davvero così e che io abbia ragione. Attendo vostre opinioni se volete esprimerle
    Per calcolare l'R0 hai bisogno del tempo di latenza, tra le altre cose.
    "In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."

  4. #44284
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Citazione Originariamente Scritto da simo89 Visualizza Messaggio
    Io facevo una considerazione sui modelli usati...ma veramente pensavano potesse arrivare a 100.000 terapie intensive anche solo con riapertura parziale (citato nell'articolo)?

    Io di questo parlo, dell'affidabilità dei modelli usati dal comitato scientifico.
    Certo perché il comitato scientifico, come l'OMS e qualcun altro sono una divinità, non osare avanzare dubbi
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  5. #44285
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Citazione Originariamente Scritto da nevearoma Visualizza Messaggio
    Per calcolare l'R0 hai bisogno del tempo di latenza, tra le altre cose.
    Certo , e si potrebbe inserire in quel fattore C che non posso calcolare. Se il tempo di latenza è inferiore, perchè si rispetta il distanziamento sociale, allora C è minore di 1 (idealmente) e quindi abbassa R0

  6. #44286
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Citazione Originariamente Scritto da nevearoma Visualizza Messaggio
    Questi studi sono ottimi perché mostrano come evitare un lockdown generalizzato in caso di future ondate e come agire in maniera puntuale e "intelligente" per limitare al massimo i contagi mantenendo quanto più movimento possibile.

    E si arriva a ciò che ho sempre creduto: che impedire alla gente di farsi una passeggiata non ha mai senso e anzi in caso di un nuovo picco acuto sarebbe probabilmente meglio invitare le persone a stare all'aria aperta (possibilmente a distanza), specialmente se si hanno anziani in casa.
    Ora lo possiamo dire di certo

    Eppure, c'è un ma: il problema non sarebbe tanto la passeggiata, ma il comportamento delle persone. In uno scenario in cui in giro ci siano milioni di contagiati, e quando si passeggia si incontra un infetto (magari è un amico) e ci si ferma a chiacchierare, allora il rischio esiste, e rientriamo nella situazione in cui ci si contagia all'aperto, situazione che non esisterebbe (o meglio, sarebbe praticamente zero o quasi) se si facesse sul serio una passeggiata.

  7. #44287
    Burrasca L'avatar di Simotgl
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    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    Certo perché il comitato scientifico, come l'OMS e qualcun altro sono una divinità, non osare avanzare dubbi
    Non è vero, anche chi "prende le difese" a volte dei calcoli matematici e approcci statistici, pensa che l'OMS e altri abbian fatto un gran casino.
    Ma ciò non vuol dire negare che si stia discutendo del "worst scenario" che in tutte le previsioni matematiche epidemiologiche DEVE essere incluso.
    Come la funzione "limite" esiste in matematica, esistono elementi analoghi nei modelli epidemiologici e statistico/probabilistici.
    Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..

  8. #44288
    Vento teso L'avatar di GiagiKarlo
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Si discute da mesi sulle modalità con le quali l'infezione viene trasmessa. Ma qualche punto "semi-fermo" per risolvere la questione finalmente pare stia emergendo.

    Ieri sera mi è capitato tra le mani questo splendido articolo del (sempre ottimo) Financial Times:

    How to avoid the virus as the world reopens | Free to read | Financial Times

    E' una sorta di riepilogo su quel che la scienza sa circa le modalità con cui avviene il contagio per Covid, anche se non vengono presi in esame tutti i possibili fattori che potrebbero essere coinvolti.

    Il primo punto toccato è la questione "contagi all'aperto vs contagi al chiuso".
    Viene citato uno studio giapponese (Nishiura et al, 2020) che ha tracciato i contatti di 110 persone con Covid-19 registrando dove il virus potrebbe essere passato dall'infettato alla nuova ignara vittima.
    Sono stati divisi così in due gruppi:

    1. chi ha avuto contatti solo all'aperto (outdoors): 88 casi su 110
    2. chi ha avuto contatti solo all'interno (indoors): 22 casi su 110


    Ebbene: di chi ha avuto contatti all'aperto, solo in 11 su 88 hanno trasmesso l'infezione.
    Invece di chi ha avuto contatti al chiuso, ben in 16 su 22 hanno trasmesso l'infezione.


    Possiamo derivarne che il 12,5% dei contatti all'aperto ha prodotto un contagio, contro l'abnormemente superiore quota del 73% all'interno di ambienti chiusi.
    Al di là delle percentuali (che andrebbero depurate dalla quota di asintomatici: alla fine infatti su 110 positivi, solo in 27 hanno trasmesso l'infezione, che sia all'aperto o al chiuso, e non sappiamo quanti degli altri 83 non avrebbero mai trasmesso l'infezione), è possibile affermare che il rischio di una trasmissione tra le quattro mura è decisamente maggiore che all'aperto. Circa 6 volte maggiore, nello specifico, stando a questo studio (73:12,5= 5,84 ~ 6).

    Per cui, il 59% (16 su 27) delle infezioni secondarie sarebbe accaduto al chiuso benchè solo il 20% abbia interagito con altri in edifici.


    Un altro aspetto che conosciamo è che ovviamente il rischio di infezione aumenta non solo se si è nello stesso ambiente in cui c'è una persona infetta (indipendentemente che questa persona sia, come noi, al chiuso o all'aperto), ma anche in relazione alla prossimità spaziale e al tempo di esposizione.
    La prossimità spaziale è il parametro su cui si fonda il distanziamento sociale: se si è troppo vicini, le droplets cariche di particelle virali possono essere inspirate dalla persona sana, e questa probabilità è inversamente proporzionale alla distanza: più aumenta quest'ultima, più diminuisce la probabilità.
    Ma non basta la prossimità spaziale, ma serve anche che il tempo in cui ci si è esposti sia sufficiente.
    Si fa l'esempio dei runner o dei ciclisti: se anche un ciclista dovesse essere infetto, e passarti a meno di 1 m di distanza all'aperto, difficilmente ti contagerei (benchè la probabilità non sia zero) perchè le droplets emesse dal ciclista o dal corridore (tra l'altro in dose maggiore perchè il respiro è più profondo e voluminoso) non hanno molto tempo per essere inspirate se la persona sana è in veloce transito.

    Il rapporto prossimità spaziale/rischio, e tempo di esposizione/rischio, è ben condensato in questo studio citato dall'articolo (Shen et al, 2020; integrato con dati da Danis et al da un cluster sulle Alpi francesi):

    Si vede come il rischio è massimo in casa e nei mezzi pubblici. Il 14% dei contagi sarebbe avvenuto nelle abitazioni, e il 12% nei mezzi pubblici.
    La diffusione nei mezzi pubblici di trasporto è in realtà fortemente dipendente e correlato alla presenza sul mezzo di eventuali super-diffusori. Basta che non ci siano infatti perchè (emerge dallo studio) il rischio diventi 1/6! Infatti solo il 2% dei contagi è avvenuto in mezzi pubblici in assenza di super-diffusori, contro il 12%, appunto, nel caso in cui ci fosse un super-diffusore. Argomento, questo del super-diffusore, su cui torneremo a breve.

    Alto il rischio nei ristoranti, e nei bar, a ulteriore dimostrazione dell'importanza di assumere misure di controllo. Il 7-8% dei contagi è avvenuto nei ristoranti, una percentuale quasi 4 volte superiore a quella dei luoghi di lavoro o degli ospedali (in quest'ultimo caso credo sia però per semplice questione di probabilità: è ovvio che il numero di contagiati, in senso assoluto, sia superiore nei bar che non in ospedale, dato che un bar è frequentato da moltissime persone in più che un ospedale!)

    Sempre da Shen et al, si è trovato che nei luoghi di lavoro il 50% dei contatti avvenuti si è poi contagiato. Questo in 3 giorni.
    Nel bus in 100 minuti di condivisione di spazi se ne sono infettati il 34%!
    In un tempio, in 150 minuti di condivisione di spazi, solo il 3% (e solo perchè erano molto ravvicinati al caso primario).


    Ultimo aspetto che tocca il Financial Times: il numero di persone, tra i contagiati, che realmente infettano.
    Colpisce che in proposito due studi indipendenti giungano a conclusioni pressocchè sovrapponibili: l'80% dei contagi è causato da appena il 20% di positivi, e non solo, ben il 65-70% dei positivi NON contagerebbe nessuno!
    Gli studi sono stati condotti sui dati di Hong Kong (studio retrospettivo: Adam et al) e su 391 positivi e i loro 1236 contatti a Shenzen, Cina (Qifang et al):

    Allegato 530215


    Davvero notevole.
    Se fossero veri i risultati dello studio su Hong Kong sarebbe una cosa davvero fantastica, il problema è che si dovrebbe trovare un modo per capire chi può/non può contagiare.
    Se si trovasse questo metodo, saremmo "a cavallo" come si suol dire dalle mie parti
    Avatar: una data che sogno spesso la notte.
    PS: la neve caduta allora era più alta della mia altezza attuale.
    PPS: sì, è il 2005.

  9. #44289
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Citazione Originariamente Scritto da nevearoma Visualizza Messaggio
    Giusto per confermare quanto ho scritto prima circa l'inesistenza di "modelli".

    Al 5 marzo la Lombardia contava una positività ai tamponi del 14.4%, con circa 1300 tamponi effettuati per milione di abitanti.
    L'Emilia una positività del 22.8% con 650 tamponi per milione di abitanti.
    Il Piemonte 19.3% con circa 127 tamponi per milione di abitanti.
    Il Veneto 3.2% con circa 6000 tamponi per milione di abitanti.

    In altre parole anche con un numero di tamponi simile a quello lombardo ma ipotizzando di trovare gli stessi casi il Veneto a inizio marzo avrebbe avuto una % di positività attorno al 6%, ossia leggermente superiore a quella del Friuli e del Lazio e simile a quella della Toscana.

    Ulteriore riprova è il fatto che, almeno fino a fine marzo, i contagi e la mortalità sono cresciuti in Veneto come nel resto del paese.

    In sostanza ciò che continuo e continuerò a ripetere: fare tamponi a tappeto non incide significativamente sull'andamento dell'epidemia su larga scala, se il virus è comunque poco diffuso sul territorio. Fa invece grande differenza se il virus è molto diffuso.
    Sulla reale situazione del Veneto lo dice tutta il numero dei morti, che è la metà di Emilia e Piemonte e che già il 10 Marzo vedeva andare meglio di Emilia e Lombardia, ma non tanto lontano dal Piemonte.
    Possiamo dire che la gestione veneta è stata ottima, ma avrebbe comunque chiuso con meno morti dell'Emilia perchè contrariamente a quanto si crede la situazione in Emilia Romagna era in partenza peggiore che in Veneto. Anche nelle Marche andava male, ma è finita meglio che in Veneto probabilmente per motivi di territorio che ha limitato la diffusione del virus più che capacità nella gestione.

  10. #44290
    Vento teso
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Bollettino ER

    7.869 tamponi
    1.445 test
    7 positivi rilevati tramite tampone
    18 positivi asintomatici rilevati tramite screening
    TI in calo a 18 (-7)
    Malati effettivi 2.000 (-61)
    Per la prima volta da quando è scoppiata la pandemia non si registrano decessi

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