Mia madre ne conosce diversi di quei medici infettati.
Molti di loro erano e sono rimasti asintomatici. Nessuno è morto e solo uno è stato ricoverato finendo pure in TI.
Quindi non se ne sarebbero mai accorti se non avessero eseguito il tampone a uno di loro perchè accusava sintomi, o perchè avevano ricoverato un paziente con Covid.
Ni.
Questo focolaio non è paragonabile a quelli tedeschi, se non altro per la specificità italiana: questa è la quarta rsa del gruppo San Raffaele nel Lazio a costituire un problema. La proprietà è di un noto politico. I nas indagavano già per i tre precedenti casi, a seguito di denunce fatte dalla sanità laziale.
Adesso ho letto che stanno richiamando 2000 persone per i tamponi.
Aggiungo che i tre precedenti casi sono stati gestiti in fase 1 e fuori del raccordo anulare.
Mi rifiuto di ritenere un simile focolaio fisiologico, ma patologico del nostro paese, con punte di "eccellenza" locali.
Vedo adesso i dati di oggi, che non mi sembrano chissà quanto migliorati (se consideriamo anche i 229 tolti dalla Campania).
Se fosse questo il rumore di fondo non sarei tanto contento, dato che me lo aspetterei un po' più basso.
Avatar: una data che sogno spesso la notte.
PS: la neve caduta allora era più alta della mia altezza attuale.
PPS: sì, è il 2005.
Nei luoghi chiusi penso di si.
Le evidenze ormai dicono cheun po' di tolleranza in più all'aperto è accettabile, anche se il contagio all'aperto rimane possibilissimo difficilmente sarà chi passeggia su strade poco affollate a causare contagi a catena. Quindi anche se vediamo poche mascherine in giro potrebbe anche non voler dire che la situazione sia grave come si pensa, se al chiuso non avviene lo stesso (in quel caso non è vero che "queste precauzioni non esistono")
Ne frequento pochi luoghi chiusi, soprattutto il luogo di lavoro e ti assicuro che girando per l'edificio io sia l'unico ad indossarla.
All'aperto sono assolutamente d'accordo ad essere tollerante se non vi è affollamento, ma questa mattina mi sono avvicinato al mercato del paese e constatata la situazione di affollamento e di mancato utilizzo delle mascherine sono immediatamente andato via.
Partendo dal fatto che, almeno da noi, vi sia l'obbligo di indossarla anche in ufficio, purtroppo mi è già successo più di una volta, recandomi in altre zone dell'edificio, che sia questo il laboratorio, il magazzino o anche il semplice bagno, di incontrare persone che camminano nei corridoi senza alcuna mascherina. La fortuna vuole che siamo in pochi a lavorare contemporaneamente all'interno dell'edificio grazie allo smart working verticale (a turni) e ciò consente di limitare il rischio, ma ciò non giustifica simili comportamenti.
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