Nuovo Virus Cinese

[burian br]

Altri 8 positivi a Roma. Ancora un infermiere collegato al San Raffaele e 2 casi al teresianum.
Un bengalese ha dichiarato di essere sintomatico già alla partenza (non so da dove) e 2 persone sono state riscontrate positive durante esami di preospedalizzazione...
Un caso in accesso al pronto soccorso del policlinico Umberto primo.

Qui è successo la settimana scorsa

[wtrentino]

Volevo sottoporvi una mia teoria sul perchè i casi siano diminuiti così notevolmente, così come i contagi, almeno quelli ufficiali.
Anzitutto il lockdown, i dispositivi, il distanziamento, l'igiene delle mani.
Ma questo non potrebbe spiegare tutto. Non spiega perchè, almeno finora, dopo le riaperture non ci sia stato nemmeno il più piccolo accenno di ripresa, un piccolo "secondo picco", che tutti bene o male ci aspettavamo.
Secondo me si può spiegare con il fatto che gli asintomatici, a quanto sembra, raramente possano essere contagiosi, e, qualora lo fossero, le famose "tre D" rendono molto meno probabile un contagio.
Si è capito che la maggior parte dei contagi avvengono da sintomatici, ossia le persone che tossiscono, starnutiscono o hanno febbre.
Cosa è cambiato rispetto a febbraio?
Semplice: i sintomatici NON possono uscire di casa e NON possono recarsi a lavoro o entrare nei locali pubblici.

Come funziona(va) qui in Piemonte (ma forse un pò in tutto il Nord) la vita quotidiana?
L'essere malati (l'essersi beccati l'influenza, o il raffreddore, o la tosse) è un'onta, una vergogna, una cosa da non mostrare. MAI assentarsi dal lavoro per malattia, è una cosa proprio inaudita, che non si fa e non si deve fare. La classica mutua qui praticamente non esiste. Si va a lavorare SEMPRE, non ci sono scuse. Tosse, influenza, febbre a 40, chissenefrega: bisogna lavorare, lavorare e lavorare, sempre. Conosco personalmente innumerevoli colleghi, amici, conoscenti, che in 10, 20, 30 anni di lavoro non hanno mai fatto un singolo giorno di malattia. Le persone qui, dalla notte dei tempi fino a febbraio/marzo 2020, si sono sempre comportate così. Qual'è il risultato di questo? Che, ad ogni influenza/raffreddore ogni ambiente di lavoro si trasforma in un lazzaretto: arriva il collega di turno malato che ne contagia uno, che a sua volta contagia uno o altri, che a loro volta la portano a casa e contagiano moglie e figli, i quali contagiano i compagni di classe, che a loro volta porteranno nelle proprie case la malattia di turno e così via.
Il Covid-19 ha avuto il grandissimo merito di interrompere questo circolo vizioso, perchè negli ambienti di lavoro ha proibito l'entrata di persone quantomeno con la febbre. Sembrerà una sciocchezza, ma qui è stato un toccasana: già diversi colleghi, tra marzo e aprile/maggio, sono stati respinti all'ingresso causa febbre. Questi, a prescindere che sia stato Covid-19 o no, finalmente non hanno potuto infettare praticamente nessuno a lavoro, al massimo nelle proprie famiglie. E i figli, dato che le scuole erano chiuse, non hanno contagiato altri bambini/ragazzi.
Per questo dico che il calo dei contagi - oltre ai dispositivi e al fatto che la stagione incentiva il passare più tempo all'aria aperta - può essere dipeso anche da questo.

Qua se qualcuno si presenta con influenza e cadaverico il minimo che gli succede è essere mandato a quel paese. E poi a casa.

A me hanno sempre insegnato di rimanere a casa se si è malati. È una questione di rispetto verso gli altri.

Quella mentalità che descrivi nasce dal fatto che molti se ne approfittano dei giorni passati in malattia quando malati non lo sono, e quindi chi si prende giorni viene visto come un approfittatore a prescindere.

[wtrentino]

occhio che tanti morti di oggi in Lombardia sono casi gravi fin di aprile, gente che rimane già di un mese in TI o comunque in ospedale ma con danni oramai troppo grossi. lo strascico c'è e non poco, chiaramente non potrà mai essere uguale in regioni come la Campania e la Lombardia, l'incidenza del virus in tutte le fasi della pandemia è completamente diversa...

Infatti secondo me il grosso dei morti di questi giorni sono ancora dovuti ai casi gravi di aprile-maggio.


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[jack9]

Qua se qualcuno si presenta con influenza e cadaverico il minimo che gli succede è essere mandato a quel paese. E poi a casa.

A me hanno sempre insegnato di rimanere a casa se si è malati. È una questione di rispetto verso gli altri.

Quella mentalità che descrivi nasce dal fatto che molti se ne approfittano dei giorni passati in malattia quando malati non lo sono, e quindi chi si prende giorni viene visto come un approfittatore a prescindere.

ricordati che tu sei in un'isola felice lavorativamente parlando, qui è esattamente come l'ha descritta Valter, uguale uguale. Se c'è uno che va in malattia quella volta all'anno, non distorce il naso nessuno, se per sbaglio ti riammali un mese dopo almeno il commentino parte, non succede niente eh, ma il pensiero negativo c'è. se poi fai la terza (perché magari dopo ti sloghi una caviglia) sei un fancazzista

[Simotgl]

Altri 8 positivi a Roma. Ancora un infermiere collegato al San Raffaele e 2 casi al teresianum.
Un bengalese ha dichiarato di essere sintomatico già alla partenza (non so da dove) e 2 persone sono state riscontrate positive durante esami di preospedalizzazione...
Un caso in accesso al pronto soccorso del policlinico Umberto primo.

Direi che siamo arrivati alla situazione inevitabile "di fondo" che il contagio giri perché è giustamente permesso di fare cose e spostarsi.
Non è nemmeno condannabile a priori chi lo faccia perché potrebbe essere totalmente asintomatico e neanche tocca partire subito in modo allarmistico se questo succede. E' stato bene scendere fino a livelli molto bassi di contagio ma arrivare a livelli bassissimi è stato infattibile, la società non avrebbe potuto continuare senza avere certe libertà.

Di sicuro si poteva ancora limitare tante cose per legge, tipo la riapertura delle discoteche perché non ha senso che ci sbattiamo 8 ore al lavoro e poi in in 2 ore gente sconosciuta si struscia e sta ravvicinata senza controlli (sto dicendo del concetto teorico, non ce l'ho con "la disco" che tanto mi ha dato in gioventù qui in riviera...).
Però a sto punto concentrati sul tenere a bada le cose e basta, non possiamo allarmarci per singoli numeri di nuovi positivi (se ancora bassi) quando non vediamo aumentare di pari passo (o cmq in maniera leggermente differita) gli aspetti brutti come i ricoveri e le TI o i decessi.

[FunMBnel]

c'è un "più o meno" che è leggermente determinante, e no, non si parlava di voli interni all'UE, appunto

E d'altra parte non è che noi possiamo far tanto gli indignati visto che abbiamo abolito a suo tempo i voli diretti solo perchè viaggiavano vuoti.
Se abbiamo dirottati i voli sugli altri hub europei...

chiaro che non si possa fare un lockdown preventivo, non capisco perché quando parli con qualcuno devi per forza farlo sembrare un coglio.ne

Le faccine servono apposta per evidenziare le battute eh.
E, d'altra parte, se non ci sono alternative come sempre parliamo di nulla.

[jack9]

E d'altra parte non è che noi possiamo far tanto gli indignati visto che abbiamo abolito a suo tempo i voli diretti solo perchè viaggiavano vuoti.
Se abbiamo dirottati i voli sugli altri hub europei...


Le faccine servono apposta per evidenziare le battute eh.
E, d'altra parte, se non ci sono alternative come sempre parliamo di nulla.

io le alternative te le ho messe ma le hai glissate completamente, e mi sembrano anche ragionevoli e sostenibili.

[FunMBnel]

Di sicuro si poteva ancora limitare tante cose per legge, tipo la riapertura delle discoteche perché non ha senso che ci sbattiamo 8 ore al lavoro e poi in in 2 ore gente sconosciuta si struscia e sta ravvicinata senza controlli (sto dicendo del concetto teorico, non ce l'ho con "la disco" che tanto mi ha dato in gioventù qui in riviera...).

Più che altro il fatto che si dia il via libera all'apertura delle discoteche, ma in compenso le scuole restino chiuse dà la reale misura di quelle che sono le priorità (e il conseguente futuro) del Paese...

Però a sto punto concentrati sul tenere a bada le cose e basta, non possiamo allarmarci per singoli numeri di nuovi positivi (se ancora bassi) quando non vediamo aumentare di pari passo (o cmq in maniera leggermente differita) gli aspetti brutti come i ricoveri e le TI o i decessi.

D'accordo: la situazione attuale è ampiamente gestibile.
Io firmerei per questo andazzo...

[FunMBnel]

io le alternative te le ho messe ma le hai glissate completamente, e mi sembrano anche ragionevoli e sostenibili.

Certo: i controlli per chi viene da certi Paesi con i quali al momento i voli turistici ancora non sono stati ripristinati.
Più che un'alternativa per la situazione attuale è un auspicio per future misure (con le quali peraltro sarei pure d'accordo).

[giuliomv]

Direi che siamo arrivati alla situazione inevitabile "di fondo" che il contagio giri perché è giustamente permesso di fare cose e spostarsi.
Non è nemmeno condannabile a priori chi lo faccia perché potrebbe essere totalmente asintomatico e neanche tocca partire subito in modo allarmistico se questo succede. E' stato bene scendere fino a livelli molto bassi di contagio ma arrivare a livelli bassissimi è stato infattibile, la società non avrebbe potuto continuare senza avere certe libertà.

Di sicuro si poteva ancora limitare tante cose per legge, tipo la riapertura delle discoteche perché non ha senso che ci sbattiamo 8 ore al lavoro e poi in in 2 ore gente sconosciuta si struscia e sta ravvicinata senza controlli (sto dicendo del concetto teorico, non ce l'ho con "la disco" che tanto mi ha dato in gioventù qui in riviera...).
Però a sto punto concentrati sul tenere a bada le cose e basta, non possiamo allarmarci per singoli numeri di nuovi positivi (se ancora bassi) quando non vediamo aumentare di pari passo (o cmq in maniera leggermente differita) gli aspetti brutti come i ricoveri e le TI o i decessi.

Pienamente d'accordo. Che una capitale viaggi a ritmi di qualche caso al giorno va di lusso.
Anche se i focolai in piena città a me danno un po' di tensione, sarà che il teresianum ce l'ho a 300 metri...