162 morti in Iran. E' il peggior dato (tra gli ufficiali) da inizio pandemia per il paese degli ayatollah.
Oggi altri 2536 casi (tot. 225.205) e un totale dei decessi che sfiora i 10.670.
Altri 51 morti in Indonesia, dove la conta arriva a 2805.
Già 234 casi in Israele.
35 in Svizzera, ben 69 in Austria (pesante per essere Lunedì), 17 in Montenegro, 76 in Danimarca (il dato peggiore da un mese), addirittura 390 in Bosnia (record da inizio pandemia per il piccolo paese!!), 34 in Croazia e 64 in Albania, 4 in Slovenia.
Ricordo come siano paesi con 2-4 milioni di abitanti. Svizzera e Austria 8-9 milioni.
Nei Caraibi, le Turks and Caicos vedono +13 casi, per un totale di 41. La stragrande maggioranza dei casi è recente.
Intanto hai escluso già 8 Paesi. Facciamo 9 con l'UK dove la diminuzione continua (vedi grafico Worldometers). Facciamo 10 con l'Austria dove non vedo nessun vero aumento dei contagi neanche lontanamente preoccupante (ma sarò cieco eh).
Ma sicuramente l'eccezione (la Germania), siccome fa comodo al ragionamento, ora diventa la regola e in tutti gli altri Paesi hanno invece una fortuna sfacciata oppure non tracciano i contagi che ci sono (si, ci devono essere perchè noi dall'alto dei nostri scranni ne siamo sicuri, alla faccia di chi fa i tamponi !!!)
Se la situazione tornerà come a Marzo NON è per colpa di chi va a fare la movida o di chi si sta dannatamente affollando in spiaggia come un irresponsabile, ma è esclusivamente colpa del fatto che a gestire la cosa c'è una banda di cialtroni di proporzioni immani.
Perchè a Marzo poteva ancora reggere la scusante del "non abbiamo capacità di fare tracciamenti e di individuare i contagi con rapidità", dato che di tamponi ne facevamo meno di 20k al giorno spesso...del resto, eravamo di fronte a qualcosa di nuovo. Ora non siamo più di fronte a qualcosa di nuovo e anche le scuse a cui inevitabilmente la peggior classe dirigente del mondo avanzato si attacca da 40 anni (e che io non mi sogno di difendere nemmeno sotto tortura per come ha gestito in modo disastroso la pandemia) non reggono più.
E comunque cosa sarebbe questo fattore esterno? Il caldo? (ma allora come mai in Florida e in Texas non funziona così?)
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Il bombo ha una superficie alare di 0,7 cm² ed un peso di 1,2 grammi. Secondo i vigenti principi dell'aerodinamica è impossibile volare con tali caratteristiche. Ma il bombo non lo sa e quindi continua semplicemente a volare!
Innanzitutto la tua lista esclude quasi tutta l'Europa occidentale, eccetto sette paesi:
-Islanda, Portogallo e Svizzera, dove l'aumento c'è, seppur almeno per ora modesto - peraltro il Portogallo sta seguendo un trend iniziato da prima e come numero di casi settimanali quest'ultima ne ha fatti meno di quella precedente;
-Austria, dove c'è un aumento per ora limitato a un paio di giorni in questa settimana;
-Germania, dove non ci sarebbe nessun aumento tendenziale se non fosse per il grosso focolaio del mattatoio, che c'entra poco con le riaperture dei confini;
-Irlanda, dove il trend è di continua diminuzione;
-Malta, che è ferma.
Quindi in sostanza in Europa occidentale di paesi dove i casi hanno ripreso a crescere in maniera netta ce ne sono tre.
Passiamo all'Europa orientale.
Qui il trend di aumento è più chiaro, anche se è ovvio visto che erano paesi che avevano giocato tutto sulla chiusura immediata delle frontiere esterne e delle attività.
Però non è così chiaro ovunque e soprattutto non è sempre chiaro che sia dovuto alla riapertura dei confini.
Direi che si possono dividere i paesi in tre categorie:
-Paesi Baltici, Slovacchia, Ungheria, Grecia, Bielorussia e Russia, dove se c'è un aumento è talmente impercettibile da non poter essere definito come espressione di un trend;
-Repubblica Ceca, Romania, Bulgaria, Albania e tutta l'ex Jugoslavia (eccetto la Macedonia), dove l'aumento c'è anche se con diversi livelli di gravità, dal pochissimo della Slovenia al molto significativo di Croazia e Bosnia; la Repubblica Ceca però prosegue un trend iniziato in realtà l'ultima settimana di maggio;
-Macedonia, Ucraina e Moldavia, dove l'aumento c'è ma non è dovuto alla riapertura delle frontiere bensì ad altri motivi (festività religiose in Macedonia, aumento dei test in Ucraina e Moldavia).
Aggiungo poi la Polonia che semplicemente prosegue sul trend di lento aumento precedente, visto che lì non c'è mai stato un reale appiattimento della curva.
Diciamo quindi che al di fuori dei Balcani gli stati con un aumento tendenziale dei casi dovuto alle riaperture si contano per ora sulle dita di una mano e la rappresentazione che si tratti quindi di un fenomeno generalizzato a livello europeo non è al momento accurata.
Ultima modifica di nevearoma; 29/06/2020 alle 14:28
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Nell'ultima settimana i casi in Austria sono aumentati. Solo tra ieri e oggi abbiamo fatto 143 casi, che normalmente vedevano in 5 giorni.
E' un debole aumento, ma è sincrono a quello contemporaneo dei Balcani, Lussemburgo, Svizzera, Germania.
Non mi pare di aver detto nulla di questo. Che però il nostro rapporto casi giornalieri/morti sia del tutto sproporzionato è evidente.Ma sicuramente l'eccezione (la Germania), siccome fa comodo al ragionamento, ora diventa la regola e in tutti gli altri Paesi hanno invece una fortuna sfacciata oppure non tracciano i contagi che ci sono (si, ci devono essere perchè noi dall'alto dei nostri scranni ne siamo sicuri, alla faccia di chi fa i tamponi !!!)
La fai troppo facile. I comportamenti sono la modalità primaria per combattere questo virus. In Italia come nel mondo.Se la situazione tornerà come a Marzo NON è per colpa di chi va a fare la movida o di chi si sta dannatamente affollando in spiaggia come un irresponsabile, ma è esclusivamente colpa del fatto che a gestire la cosa c'è una banda di cialtroni di proporzioni immani.
L'alternativa è isolarti, come stanno facendo in Islanda, Taiwan, Corea del Sud, Giappone, Norvegia.
Il Portogallo è un esempio, come anche il Regno Unito, che aumentare soltanto la capacità dei tamponi non è sufficiente a contrastare un'epidemia.Perchè a Marzo poteva ancora reggere la scusante del "non abbiamo capacità di fare tracciamenti e di individuare i contagi con rapidità", dato che di tamponi ne facevamo meno di 20k al giorno spesso...del resto, eravamo di fronte a qualcosa di nuovo. Ora non siamo più di fronte a qualcosa di nuovo e anche le scuse a cui inevitabilmente la peggior classe dirigente del mondo avanzato si attacca da 40 anni (e che io non mi sogno di difendere nemmeno sotto tortura per come ha gestito in modo disastroso la pandemia) non reggono più.
Naturalmente hai comunque ragione da vendere su questo aspetto, ci mancherebbe.
E' un mix di fattori esterni e interni. Il 60-70% del lavoro lo fa il clima, ma soprattutto il sole, e le abitudini estive (stare all'aperto per esempio). Il restante 30% lo fa la conformazione del territorio (intesa come densità di collegamenti, e di contatti tra comunità distinte), la nostra capacità di tracciare i casi prontamente, le decisione adottate, l'eventuale flusso turistico estero (se notevole o meno, cosa che moltiplica le occasioni di rischio), le nostre abitudini comportamentali (ovvero mascherine e distanziamento).E comunque cosa sarebbe questo fattore esterno? Il caldo? (ma allora come mai in Florida e in Texas non funziona così?)
Di quel 30% i più importanti a mio parere sono conformazione del territorio, la capacità di tracciare i casi e il flusso turistico estero. Anche le mascherine, se fossero ben usate.
L'esistenza di quel 60% è evidente a mio parere dall'andamento a basso R0 dell'epidemia nei paesi tropicali: persino in aree sovrappopolate come il Brasile, infatti, la situazione è evoluta in mesi, e non in poche settimane come in Italia.
Lo stesso vale per i paesi caldi degli USA, che solo ora si approcciano a una situazione critica, dopo 3 mesi e mezzo, come quella che si ebbe in Italia ai primi di Marzo.
Ultima modifica di burian br; 29/06/2020 alle 14:37
La Germania nelle scorse settimane ha visto circa 600 casi al giorno anche dopo il giorno dell'exploit del mattatoio. Non so se legati sempre al focolaio di Gutersloh. Non è un'epidemia diffusa, di certo, ma d'altronde anche le poche decine di casi in molti paesi europei saranno estremamente localizzati in alcune aree.
Ma è lo stesso anche in Portogallo, dove il tutto è limitato all'area di Lisbona.
Il resto lo sottoscrivo, ti ringrazio anzi della precisazione
E' anche vero che non è chiaro se sia legato alla riapertura dei confini, ma abbiamo visto come molti casi in Austria, Svizzera, nella nostra stessa Italia, sia stato legato ad arrivi da paesi europei balcanici. C'è dunque un legame plausibile, visto che dalle principali riaperture è passato del tempo. Non conosco poi la situazione interna ai vari stati, magari si sono lasciati andare ad altre riaperture poco prudenziali.
Però anche lì il trend non è così definito eh, ci sono stati "freddi" che hanno un andamento relativamente simile a quello del Texas (Oregon, Idaho, Alaska) e stati "caldi" che se la stanno cavando abbastanza bene (Alabama, Mississippi, Tennessee, New Mexico, ovviamente Louisiana). Altri stati "freddi" poi seguono trend più o meno lineari dall'inizio (es. Maine, Virginia, Ohio, Wisconsin o i Dakota).
Più che altro mi sembra che laddove l'epicentro prima erano Detroit, Seattle e la megalopoli del nord-est oggi siano il golfo del Messico e l'area di Phoenix.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
La conformazione del territorio, secondo me.
Evidentemente hanno un R0 ancor più basso perchè magari le comunità sono distanziate, poco densamente collegate e quindi con più difficoltà a trasmettersi l'infezione.
E' una caratteristica comune a molti di quelli.
Alabama e Tennessee stanno aumentando lentamente, in fondo sono come la Florida. Non so poi quanti tamponi facciano nello specifico.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
beh dai, tutto bene al lavoro due stagionali neoassunte hanno febbre abbastanza alta, con una ci ho lavorato a contatto diverse ore ma l'ultima volta è stata due sabati fa. entrambi i medici di base non hanno prescritto loro il tampone (ottimo direi, funziona bene anche la medicina di territorio in Lombardia), una prima di andare dal medico oggi è andata ieri dalla guardia medica, e anche lei nulla.
ovviamente al lavoro i capi fanno finta di nulla, mica dicono loro di fare il tampone o il test sul siero
Si vis pacem, para bellum.
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