+124 in Lussemburgo
Si vis pacem, para bellum.
Hai perfettamente ragione. Per quanto il Covid sia un problema, la vita e la società devono andare avanti. Bisogna riaprire le scuole e le università a Settembre, cercando di trovare soluzioni di compromesso, ad esempio distanziamento dei banchi di oltre un metro, più classi e via dicendo. Ma si DEVE ripartire sotto quell'aspetto, è fondamentale per la vita dei bambini e dei ragazzi, per cui comunque la scuola e l'università rappresentano un momento di crescita importante.
So bene che in un paese per vecchi quale il nostro, ormai sempre più ridotto ad un arido e triste ospizio a cielo aperto, frega a nessuno della scuola, perché l'importante è che si riesca a prendere la propria bella pensione ottenuta col retributivo a scapito dei contribuenti di oggi. Ma se qualcuno ha a cuore il futuro del Paese e sa che governare un Paese non equivale a governare un ospedale, non dovrebbe pensarci nemmeno 2 secondi.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Non fa piacere a nessuno credo tra l'altro bloccare tutto questo...ma se è necessario si farà.
Io penserei, in attesa di un vaccino, se non arrivasse nemmeno entro la primavera 2021, allontanando così nel tempo le speranze, a riformulare il sistema economico, altrimenti chi vive di turismo soprattutto andrebbe in crisi con il vecchio modello economico.
Ma qui siamo forse già nel fanta futuro.
Sì però stiamo calmi, nel senso...come lo vuoi riformulare un sistema economico? Quello è, non lo cambi in 2 mesi, e non è che puoi mandare avanti tutto con smart working o didattica a distanza.
Cioè nel senso, volenti o nolenti siamo vincolati a delle regole pensate per quando i problemi non ci sono, e se un ingranaggio si inceppa, la vedo grigia funzionare altrimenti...
Ad ogni modo stiamo reagendo a ogni minimo peggioramento come se fossimo sotto un attacco terroristico, cerchiamo anche un attimo di analizzare il livello di paranoia a cui siamo arrivati, manco fosse l'ebola. Ci pigliasse un virus più mortale di questo, che facciamo, ci spariamo in via preventiva?
Boia...
Ad esempio diminuendo le tasse per i poveri ristoratori o albergatori che non hanno più le stesse entrate di un tempo.
Riadattando il tessuto turistico non in nome di un costante aumento senza fine del flusso, ma di un flusso determinato.
Ma lo stesso vale per molti lavori: baristi, ristoratori, anche negozianti.
Lo smart working è già entrato nella mentalità comune, come la didattica a distanza, ma ovviamente quanto meno per scuole e tirocini si dovrà trovare una via di incontro, e non so come.
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