In Australia l'ondata è praticamente concentrata tutta nello stato di Victoria. Nel NSW c'è stato un leggero aumento poi stabilizzatosi, mentre il resto del paese rimane a zero contagi o quasi.
Una forte ondata molto regionalizzata potrebbe essere ciò che vivranno i paesi europei in autunno, sperando che almeno si scopra presto e non faccia morti e magari non sia in un'area troppo popolata o economicamente centrale.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
In Australia però è anche vero che lo stato di Victoria è pressocchè l'unico a clima temperato e con una densità abitativa elevata attorno a Melbourne.
Nel resto dell'Australia, il clima è tropicale e quindi la cosa potrebbe star incidendo.
Purtroppo nell'emisfero meridionale l'area temperata è limitata a pochissime nazioni (Argentina, Cile, Paraguay, Uruguay, Nuova Zelanda, sud Australia, Sudafrica), e al momento è inconcludente ogni considerazione, visto che nel caso dei paesi sudamericani c'è la vicinanza con l'epicentro che è il Brasile, e gli esempi del Sudafrica e della Victoria a favore dell'esistenza di un pattern stagionale sono però bilanciati dagli esempi della Nuova Zelanda e del Paraguay/Uruguay dove l'epidemia gira ancora poco.
Credo che un impatto climatico ci sia, ma sia difficile da decifrare tra tutte le componenti esistenti.
Ma non è vero, Sydney e Adelaide (per citare due città relativamente vicine al Victoria) hanno un clima temperato e in questi giorni segnano temperature tra 10° e 15°C. A Canberra poi fa proprio freddo, è andata sempre sotto zero nell'ultima settimana (fino a -3°).
Poi ovviamente c'è la Tasmania, ma quella è un'isola ed è un altro discorso.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Sì, hai ragione.
Come vedi, la situazione è poco decifrabile. Probabilmente si è fatto in tempo finora a evitare esportazioni di casi, vista la chiusura del confine tra NSW e Victoria, cui si aggiungerà leggo dal 28 quella tra Victoria e South Australia. E anche il lockdown intrapreso molto precocemente, con appena 200 casi scarsi al giorno.
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