Originariamente Scritto da
Franzoso
tornato di recente da un tour in Sicilia per le vacanze, confermo sicuramente che spesso, in luoghi chiusi e/o pubblici, si trovavano persone senza mascherina e la percentuale pendeva maggiormente verso persone straniere. Ma ecco qui la questione direi che va oltre il mero"francese/inglese/italiano" ma verte decisamente più sul rispetto delle regole.
Se non bisogna fare gruppo e stare accalcati, se c'è l'obbligo dell'utilizzo della mascherina dentro i negozi, nei luoghi chiusi e affollati, di sera dopo una certa ora, se certe azioni non sono consentite, bisognerebbe farle rispettare.
Quindi il commerciante del negozietto avrebbe dovuto rifiutarsi di far entrare le persone tutte assieme e magari senza mascherina. Perchè ok il buon senso delle persone, ma a volte questo buon senso va anche "aiutato" o addirittura
imposto se mancante.
A Palermo, per dire, dove la situazione dell'utilizzo delle mascherine rispetto a Milano dove vivo era decisamente più blanda e lasciva in senso generale (mooooolto più blanda), dentro ai ristoranti non ti facevano entrare/pagare/andare in bagno se non indossavi la mascherina e evitavano caldamente di farti accalcare (ad eccezioni dei mercati rionali
). Così come nei musei, chiese e palazzi storici.
Ma in generale in tutta l'isola...addirittura alla
Valle dei templi, in pieno campo aperto e con spazi sconfinati, data la grande affluenza di persone c'erano addetti che urlavano in continuazione alle persone di indossare correttamente la mascherina anche se all'esterno.
Poi ovvio che i furbetti o chi si assembrava c'era comunque, ma almeno provarci a dare un minimo di controllo e rigidità.
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