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Ti posso assicurare che le misure ci sono, sono precise e sono anche ragionevoli secondo me (qualche pagina indietro le ho postate tutte, è un bel listone). Il problema sono gli studenti che le rispetteranno poco, ma credo che con un buon lavoro da parte del personale scolastico si potranno molto limitare le situazioni pericolose.
Il succo è che, secondo me, le scuole conteranno in maniera relativa rispetto ad un nuovo aumento dei contagi, anche se di certo avranno un peso ma non saranno un lazzaretto.
Avatar: una data che sogno spesso la notte.
PS: la neve caduta allora era più alta della mia altezza attuale.
PPS: sì, è il 2005.
Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
Non è detto, le misure di prevenzione anche nelle scuole esistono e dovrebbero aiutare a limitare i danni e consentire una individuazione tempestiva dei casi che dovessero verificarsi. Quanto funzionino realmente lo vedremo solo in inverno con le finestre chiuse.
Inoltre in una scuola il virus ci deve prima arrivare, se i contagi restano bassi la probabilità che accada non è alta. Qualche scuola verrà certamente chiusa per covid durante l'anno ma potrebbero essere relativamente poche.
Senza contare che ci sono ormai molti dati a favore di una minore suscettibilità al virus dei bambini, che ovunque hanno avuto una incidenza piuttosto bassa, anche dove non sono state chiuse le scuole. Da questo punto di vista la situazione più problematica potrebbero essere le superiori.
Il prezzo dell'immunizzazione di massa in Italia sarebbe oltre mezzo milione di morti e altrettanti con gravi conseguenze, no grazie. Aspettiamo il vaccino, che non è un miraggio anche se ci vorranno mesi per averlo a disposizione.Del resto se il virus non circola non ci si immunizza e il vaccino è solo un miraggio
Pure noi come socialità non siamo da meno, infatti in inverno abbiamo avuto epidemie del tutto confrontabili, loro forse un filo peggio perché il governo ha fatto lo struzzo per settimane (l'opposizione pure peggio).Per la spagna credo che la loro socialità sia il "punto debole" che aumenta la velocità di circolazione del virus oltre il limite che può gestire il sistema sanitario
In estate evidentemente è andata molto peggio a loro, i possibili motivi sono molti e non sapremo mai veramente quali hanno fatto la differenza. Io continuo a pensare che i sospetti principali siano sui locali notturni riaperti prima di noi e con meno restrizioni, oltre al maggiore afflusso di turisti stranieri (inglesi in particolare) che hanno reintrodotto il virus e una minore efficienza nelle procedure di test e tracciamento, ma certezze non ce ne sono.
Adesso ci sono molti fattori che abbassano la mortalità rispetto a marzo, la minore età media e le migliori cure incidono moltissimo. Il picco di marzo come abbiamo sempre sostenuto dovrebbe essere stato attorno a 60-70 mila contagi al giorno, ma è durato giusto un paio di settimane (che hanno prodotto più di un terzo dei decessi totali della prima ondata).
Complessivamente corrisponde abbastanza all'ipotesi di un totale di 2,5 milioni di casi, confermata anche dall'indagine sierologica fatta in Spagna (molto più attendibile di quella italiana).
I nostri numeri dovrebbero essere simili o leggermente più bassi, visto che abbiamo avuto più decessi ma questi sono interamente spiegabili con la maggiore percentuale di anziani nella popolazione italiana.
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Spagna e Argentina sono seriamente preoccupanti...
Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
Coronavirus, contagi a quota 1600. Scuola, 13mila casi tra il personale - Sanita - ANSA.it
Quasi il 50% del personale della scuola, pari a circa 500mila tra docenti e non docenti, ha svolto il test sierologico per il Covid 19 e di questi il 2,6% - cioè circa 13mila persone - è risultato positivo e non prenderà servizio fino a quando il tampone non darà esito negativo. Sono i dati dell'ufficio del Commissario per l'emergenza Domenico Arcuri che aveva avviato nelle settimane scorse la campagna con la distribuzione di 2 milioni di test agli istituti scolastici. Il dato, diffuso dal Tg1, non tiene conto dei 200mila tra docenti e non docenti del Lazio in quanto la regione sta operando in maniera autonoma. Alla data di ieri la regione più virtuosa era la Lombardia, con il 70% di test effettuati mentre all'ultimo posto c'era la Sardegna con solo il 5% del personale che si è sottoposto ai test. Entro il 24 settembre dall'Ufficio del commissario prevedono che la percentuale possa salire al 60-70%
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Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
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