ma tu hai mai visto come vivono in India?
Dei colleghi di mia moglie stati lì recentemente ad una conferenza oltre alle dissenterie di rito, raccontavano le differenze semplicemente passando da un marciapiede all'altro. L'albergo a 5 stelle con la fogna a cielo aperto alle spalle. Stesse cose raccontate da mio fratello che ci è stato in viaggio di nozze in quell'area.
In realtà credo che nel caso dell'India sia opportuna appunto una classificazione di sommerso di morti con covid. Cioè le decine di migliaia di persone che ogni giorno muoiono e che hanno condizioni talmente disastrate che sarebbero morte lo stesso.
Per dirne una il marito della terrorista italiana riportata dalla SIria, prima che morire sotto le bombe ha fatto in tempo a morire per una infezione intestinale.
Se parliamo di gente che comunque non sarebbe riuscita ad accedere alle cure (non è così per tutti in India, ma le cure sono eterogenee a seconda della "classe" sociale di appartenenza), l'affiancarsi del covid ad infezioni più tradizionali potrebbe non essere stato decisivo nell'esito infausto. In quel caso ha senso contare questi come morti per covid? Sono però proporzioni che non potremo fare mai.
Non so se riesco a spiegare ciò che intendo
ma è così anche ai corsi di danza, judo, karate, etc...
per certi versi, rischi simili ci sono anche nelle scuole, soprattutto nelle materne, se non si prendono provvedimenti al momento non previsti dal protocollo.
Ad es. nella scuola di mio figlio (4° liceo), da lunedì hanno eliminato la ricreazione, allungando a 5 minuti la pausa ad ogni cambio d'ora con l'obbligo di restare in classe, altrimenti nei 15 minuti si mischiavano tutti gli studenti. Inoltre ci sono sempre da lunedì controlli rigorosi all'entrata (che già era scaglionata ad intervalli di 20 minuti) e all'uscita.
E' veramente un casino e resteremo sempre nel limbo tra il chiudere tutto e andare avanti, consci che la situazione prima o poi ci scoppierà tra le mani.
Tra l'altro, dato che i ragazzi spesso sono asintomatici, è veramente difficile far risalire un contagio alla scuola (o attività di ragazzi in genere), quando si riesce a fare è solo perchè vengono beccati positivi i genitori
dati live: http://www.meteosanteramo.com/Liveiphone6.asp
(Befana 2017 indimenticabile, oltre 1mt di neve in 24h)
Purtroppo e per fortuna tocca andare avanti, rifermare per principio di paura la situazione scolastica, sportiva e di aggregazione della società in genere ma soprattutto dei bambini e ragazzi finirebbe, per diventare ancora peggio psicologicamente che un danno economico in famiglia.
Già mio figlio comincia a esser triste perché non fanno la ricreazione insieme agli altri amici e stanno in classe e spesso al banco, figuriamoci fra un mese, li troviamo tutti segnati psicologicamente già solo se va avanti così.
Razionalmente è pure di sicuro un'azzardo il far riprendere gli sport di contatto di squadra, ma anche il discorso è simile alla scuola per i bambini.
Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
Ma infatti per i bambini ha senso, tanto vanno già a scuola, tutti sono sottoposti allo stesso rischio di contagio. va detto però che se iniziano i campionati, si mischiano facilissimamente tante aree diverse, Seregno che gioca contro Casalpusterlengo, Biassono con Vigevano, Carpi con Rimini, Barletta con Nardò, esempi a caso ma che rendono l'idea, e tutti nella stessa regione.
facile isolare un contagio nella scuola, hai poco a cui risalire, più difficile se ne trovano uno nell'U14 del Desio Calcio che si è scontrata 3 giorni prima col Cinisello Calcio. non so se rendo l'idea.
però per chi va già a scuola è un rischio che si può correre, poi ci sono tutti gli altri che sono una grossa fetta comunque. è indubbio che peserebbe tantissimo sul tracciamento, renderebbe tutto molto più complicato. a tal punto che secondo me (ma sentendo anche gli adulti che alleno, la pensano tutti così, nonché i colleghi) è veramente un azzardo enorme. ripeto, solo nella mia società di sono 3 squadre senior che si incontrano mediamente in un anno con altre 20, sono 60 partite (andata e ritorno fanno 120), con circa 600 persone coinvolte. questo va moltiplicato boh, per 1000 solo in Lombardia è dura stargli dietro eh, soprattutto se in uno spogliatoio fa il disastro che ha fatto al Genoa calcio. provate a pensare in grandi numeri... diventa insostenibile, soprattutto perché per trovarli devi scandagliarli tutti, più i familiari e colleghi di lavoro e contatti in genere. anche se spalmi tutto in 10 mesi, la durata della stagione molto allargata, viene fuori un peso sul SSN enorme.
Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
che però le regole minime sono che le docce le si fa una si e una no perché, cito testualmente o quasi dal comunicato FIP: "gli aerosol che si creano con i vapori dell'acqua calda aiutano il contagio", ma in campo ci si sputa letteralmente in bocca e ci si scambia sudore a litri, tutti con tutti all'interno di un allenamento.
mi sembra un pelino, ma giusto un pelino, illogico.
gli unici provvedimenti che hanno senso sono quelli per impedire contatti tra squadre diverse, l'alternanza degli spogliatoi, l'igienizzazione dei palloni tra un allenamento e l'altro e l'utilizzo delle mascherine e distanziamento negli spazi comuni. ma all'interno della stessa squadra (e con l'inizio dei campionati, anche con la squadra avversaria) non c'è santo che tenga, e la testimonianza è il Genoa, ma ce ne sono diversi di esempi in passato.
ripeto, è uno dei bacini di utenza più larghi in Italia quello dello sport di contatto e di squadra, se non erro è la seconda o terza "industria" del paese, poiché smuove milioni (forse più di 10) di persone.
Si vis pacem, para bellum.
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