No, non sarebbero cambiate le percentuali, forse avresti avuto più casi complessivi o forse no... il 76/77% di trasmissione all'interno dei nuclei familiari è un dato nazionale, non locale. Questo è un virus che 7, 8, 9 volte su 10 te lo passi tra amici e parenti. Ovvio che poi i grandi eventi facilitano le occasioni di contagio, intanto perché facilitano i contatti, a partire da quelli con familiari non conviventi e amici, ma la trasmissione continua ad avvenire e ad essere in larghissima parte sostenuta dal contagio intra-familiare... Come fatto in Cina i positivi andrebbero isolati dal contesto familiare, magari iniziando su base volontaria, si potrebbe proporre l'isolamento, in stutture residenziali ai positivi asintomatici, penso che moltissimi accetterebbero per non contagiare i familiari. E' una roba molto difficile da organizzare e devi avere il tempo di farlo... ma quello che mi secca constatare è che non ci si è nemmeno provato.
Ultima modifica di galinsog@; 02/10/2020 alle 21:13
ma mi sembra lapalissiano, ripeto, non capisco perché la Germania lo fa e non ha problemi e noi non possiamo farlo. non dico su tutti eh, ma veramente solo sugli asintomatici e paucisintomatici, cioè la stragrandissima maggioranza. i gravi li ritamponi, va bene, se proprio vuoi va bene ma si parla di quanti? 1000 contro decine di migliaia?
Si vis pacem, para bellum.
Perché la definizione di "Caso Covid-19" coincide di fatto con la positività al tampone? E' il cavallo di battaglia dei peggiori "riduzionisti" (per i negazionisti il virus non esiste) ma ha un fondo di verità, nel senso che in Italia gli organi istituzionali non se la sentono di prendere una decisione di questo tipo, perché non c'è una distinzione netta (e quindi anche normativa) malato/contagiato... peraltro la carica virale diminuisce drasticamente anche nei sintomatici più gravi, non c'è differenza significativa tra il tempo di dimezzamento delle cariche virali nelle unità tpi e nelle case di chi trascorre l'infezione in casa da asintomatico totale... è estremamente verosimile che dopo un tot di giorni un infetto non trasmetta più, anche se magari espelle frammenti di rna virale per mesi e mesi... ma non fare il terzo tampone (secondo di verifica) e magari nemmeno il secondo (primo di verifica), significa "andare" a modificare la definizione di caso, che l'OMS autorizza ad "aggirare", in caso di necessità, ma di fatto non modifica... Questo finisce col creare una situazione ambigua, anche dal punto di vista normativo...
Poi sono convinto che, se per questa ragione rischiasse di saltare il sistema dei tracciamenti, la soluzione il CTS la troverebbe sera-mattina, del resto nel CTS c'è mezzo Spallanzani...
Ultima modifica di galinsog@; 02/10/2020 alle 21:30
In Germania i casi aumentano di 4-500 unità alla settimana (lo stesso giorno rispetto a quello della settimana precedente) da un po'. Un aumento sostenuto ma ancora ben lontano da un'esplosione, e per ora l'incidenza rimane la più bassa tra i paesi europei di una certa dimensione.
Meglio di così in Europa occidentale in questo momento penso sia difficile fare senza chiudere i confini e attuare restrizioni molto più aspre.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Anche il continuo battage dei media sul fatto che si riaprano i Covid Hospital può essere stucchevole, si riaprono perché localmente ce n'è necessità (o si preferisce infilare i pazienti nei reparti normali come in certe zone avveniva ancora in pieno marzo?)... Non lo dice nessuno, ma se a fine anno avessimo un migliaio di persone ricoverate nelle tpi, 5-6000 ricoveri nei reparti di media e bassa intensità e una media di 200 morti al giorno, potrebbe anche essere una situazione relativamente bilanciata, pur nella sua tragicità, ricordiamoci che ai primi di aprile abbiamo avuto giornate con quasi 1000 morti e oltre 4000 ricoveri nelle tpi. E' molto difficile trovare un punto di equilibrio tra l'esigenza di non andare verso una crisi economico-finanziaria irreversibile e cercare di preservare il sistema sanitario e la vita di coloro che potrebbero morire per aver contratto la malattia. La fune del funambolo potrebbe essere posta molto molto in alto, perché non è possibile privilegiare uno dei due obiettivi a discapito dell'altro, dal momento che sono collegati tra loro...
Ultima modifica di galinsog@; 02/10/2020 alle 21:59
va bè a parte le conclusioni paradossali che lasciano perplessi... cosa ne pensate sembra uno studio serio, immagino che essendo un antitumorale abbia come spesso capita con questa tipologia di farmaci pesanti effetti collaterali, ma che per quello che ci riguarda magari avranno messo mano a dosaggi diversi o non saprei...
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