Quindi più o meno +1500 l'altro ieri, + 1700 oggi, con dati reali
"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
In Ticino siamo arrivati ad oltre 120 casi ed è la zona più colpita della Svizzera.
Queste sono le misure che scattano in Canton Ticino:
- È decretato lo stato di necessità sul territorio cantonale fino al 29 marzo 2020.
- Le organizzazioni di Protezione civile limitano la chiamata in servizio al personale non impiegato presso strutture sanitarie o sociosanitarie.
- Alla popolazione è fortemente raccomandato il rispetto delle norme igieniche e dei rapporti interpersonali.
- Per le persone over 65 e per i gruppi vulnerabili è fortemente sconsigliato di accudire minorenni, partecipare a manifestazoni pubbliche o private, utilizzare il trasporto pubblico (se non per questioni mediche o per l'acquisto di beni di prima necessità).
- I luoghi d'intrattenimento (cinema, discoteca, locali notturni, impianti di sci...) devono rimanere chiusi.
- Sono vietate le attività e gli eventi sportivi di qualsiasi tipo, a prescindere dal numero di presenti.
- Gli esercizi alberghieri e della ristorazione che dispongono di un'autorizzazione alla gerenza per più di cinquanta persone possono esercitare con meno di cinquanta persone e garantendo la distanza sociale.
- Tutte le altre attività commerciali aperte al pubblico devono garantire la distanza sociale e assicurare le norme igieniche.
- Le manifestazioni pubbliche e private con più di 50 persone, organizzatori compresi, sono vietati.
- Polizia cantonale e comunale vigilano sul rispetto delle misure.
-Chiusura delle scuole post-obbligatorie.
Le scuole dell'obbligo rimangono aperte con l'obiettivo unico e imprescindibile di evitare tutti i contatti intergenerazionali, che sono quelli che possono comportare contagi tra le persone anziane e portare a un aumento delle ospedalizzazioni.
“Ora la parola passa al medico cantonale Giorgio Merlani: «Abbiamo da tempo parlato di questo virus e abbiamo sempre detto che la situazione si sarebbe sviluppata. L'unica cosa che si può cercare di fare è di attendere che la popolazione sviluppi un'immunità e lo faccia il più lentamente possibile. Sappiamo che questo virus in media si trasmette da una persona malata a due o tre persone. Se facciamo attenzione, riusciamo a ridurre questo numero, rallentando la curva dei contagi. E riusciamo soprattutto a evitare che arrivino troppe persone assieme in ospedale. È questo il problema principale».”
(Copiato e incollato da Tio.ch)
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Direi che si può spiegare tutto con il fatto che noi abbiamo un'età media molto alta, tra le più alte al mondo.
Quindi età più alta -> maggior probabilità di avere altre patologie -> sistema immunitario meno efficiente -> maggiore probabilità di contrarre il virus -> maggiore probabilità di aver complicanze -> maggiore probabilità di morte.
A queste si aggiungono altri fattori ancora da verificare: la possibile diffusione in ambito ospedaliero (e quindi "vittoria facile" per il virus, perchè è circolato maggiormente tra anziani e malati e tra anziani già malati), la possibile influenza ambientale (i focolai sono partiti in zone inquinate e tra le più nebbiose), la possibile "fragilità polmonare" delle persone colpite (ci ricolleghiamo a prima: persone che da decenni respirano aria inquinata).
A questi fattori si aggiungono i criteri stringenti per essere sottoposti ad un tampone: avere febbre maggiore di 37,5° e far fatica a respirare (almeno, oggi ho sentito così, non dovrebbe più esserci il vincolo del contatto con un contagiato). In questo modo tutti coloro che non vengono sottoposti al tampone ma che sono positivi (e sviluppano la malattia con sintomi lievi o non gravi) non rientrano nella statistica dei contagiati.
In pratica, il calcolo della mortalità, della necessità della terapia intensiva, dei ricoveri ha un piccolo problema: non ha il denominatore.
Non sappiamo quanti sono gli effettivi contagiati.
Perchè 1.000 su 10.000 infetti è una cosa, 1.000 su 50.000 è un'altra, 1.000 su 80.000 ancora un'altra.
Lou soulei nais per tuchi
8% tra 25 e 49anni. Ragazzo intubato su la7. Avveniva un secolo fa. Se mi è permessa la licenza.
Ma comunque il danno è fatto.
Ci vuole la minaccia di denuncia. E non sarei sorpreso di qualcuno che ancora se ne frega.
E comunque i dati percentuali precisi non li hanno mai comunicati. La presunzione ( nel senso di presumere) che hai sempre espresso si basava sui dati della Cina.
Ultima modifica di TreborSnow; 11/03/2020 alle 18:44
teniamo presente anche questi dati
lombardia: Densità Abitativa (Abitanti/Kmq) 421,6
la lombardia non ha pari, eccetto per la campiania che quindi a maggior ragione dev'essere osservata speciale in questi giorni, rispetto alle altre regioni
lazio compreso
tanto per dare un'idea della sproporzione con altre zone
Sardegna: Densità Abitativa (Abitanti/Kmq) 68,0
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