Germania riaggiorna:
7,852 new cases and 26 new deaths in Germany
Cosa dicono oggi i numeri
L’incremento nazionale dei casi in data 16 ottobre è +2,62% (ieri +2,36%) con 391.611 contagiati totali, 247.872 dimissioni/guarigioni (+1.908) e 36.427 deceduti (+55); 107.312 infezioni in corso (+8.046). Elaborati 150.377 tamponi (ieri 162.932); 10.010 positivi; rapporto positivi/tamponi 6,65% (ieri 5,40%). Ricoverati con sintomi 6.178 (+326); terapie intensive +52 (638). Nuovi casi soprattutto in: Lombardia 2.419; Campania 1.261; Piemonte 821; Lazio 795; Toscana 755; Veneto 704; Liguria 585; Sicilia 578; Emilia Romagna 544; Puglia 313. In Lombardia curva +2,03% (ieri +1,77%) con 30.587 tamponi (ieri 32.507 ) e 2.419 positivi; rapporto positivi/tamponi 7,90% (ieri 6,35%); 121.130 contagiati totali; ricoverati +108 (834); terapie intensive -1 (71); 7 decessi (17.044).
All’ultima rilevazione dell’Iss (periodo 5-11 ottobre 2020, quindi senza riflettere l’esplosione dei casi dell’ultima settimana) l’indice Rt nazionale aveva raggiunto quota 1.17: segnale di un’epidemia che ha ripreso a correre dopo aver sfondato la prima linea di difesa, quella del tracciamento dei contatti. Linea di difesa sulla quale pesa il mancato rafforzamento dei Dipartimenti di prevenzione, peraltro previsto, nel corso dei mesi estivi. Solo in questo modo si spiega l’improvviso ed esponenziale aumento dei nuovi casi: mancato tracing dei contatti, con soggetti positivi non più individuati e in grado di dar vita a catene di trasmissione fuori controllo. Il dettaglio dell’Rt regionale alla data dell’11 ottobre era: Molise 0.83; Calabria 0.94; Basilicata 1.0; Liguria 1.02; Sardegna 1.10; Emilia Romagna 1.12; Lazio 1.14; Puglia 1.14; Marche 1.14; Lombardia 1.15; Veneto 1.15; P.A. Trento 1.15; Abruzzo 1.18; Sicilia 1.23; Friuli 1.24; Toscana 1.28; Campania 1.29; P.A. Bolzano 1.32; Piemonte 1.39; Umbria 1.40; Valle d’Aosta 1.53.
Sempre alla data dell’11 ottobre risultavano attivi sul territorio 4.913 focolai (+1.749 rispetto alla settimana precedente): un valore nettamente superiore a quello (4.000) che da tempo veniva indicato come valore soglia oltre il quale la rete di tracciamento non avrebbe retto il carico di lavoro necessario. Secondo i dati dell’Ecdc (il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie) aggiornati al 15 ottobre, la media di nuovi casi calcolati nelle ultime due settimane vede l’Italia a quota 71,51 per 100.000 abitanti. Tra gli altri Paesi europei troviamo: Germania (29,8); Svezia (40); Austria a (76,9); Spagna (148); Gran Bretagna (151,1); Francia (160,8); Olanda (217,6) e Belgio (257,7). Terremo sotto controllo questo andamento nelle prossime settimane: sapendo che, senza interventi in grado di appiattirne la curva, l’evoluzione dell’epidemia seguirà il trend dei Paesi ora in fase più avanzata. Proprio come, a parti invertite, era accaduto in primavera con l’Italia a fare da apripista.
Tornato un’ora fa.
l’hanno spostata. Alla fine medico e infermiera con cui parlo d’accordo che la cosa dell’accompagnatrice nemmeno tamponata è una cazzta, ma sono gli ordini dall’alto, ma comunque le cambiano stanza.
il bello è che le altre infermiere che non avevano sentito una mazza di quello che ho detto hanno dato a mia moglie della razzista perchè le altre due in camera (5 in tutto tra adulti e neonati in una camera di 12 metri qudrati scarsi e voglio abbondare) erano marocchine Voi si che avete capito tutto della vita
Situazione regionale con i dati odierni.
Percentuale di casi testati sulla popolazione
Trento: 19,79%
Bolzano: 19,41%
Valle d'Aosta: 17,82%
Friuli Venezia Giulia: 17,03%
Veneto: 16,87%
Emilia Romagna: 16,78%
Umbria: 16,57%
Molise: 16,33%
Toscana: 16,06%
Lazio: 15,37%
Basilicata: 15,36%
Lombardia: 15,11%
Liguria: 12,57%
Calabria: 11,96%
Sardegna: 11,57%
Abruzzo: 11,51%
Piemonte: 11,38%
Marche: 10,76%
Campania: 8,62%
Puglia: 8,44%
Sicilia: 8,39%
Infetti ufficiali totali (compresi guariti e deceduti) per 1000 abitanti
Valle d'Aosta: 13,24
Trento: 12,40
Lombardia: 11,99
Liguria: 11,14
Piemonte: 9,65
Emilia Romagna: 8,90
Bolzano: 8,42
Veneto: 6,98
Marche: 6,01
Toscana: 5,64
Friuli Venezia Giulia: 5,01
Umbria: 4,79
Abruzzo: 4,46
Campania: 3,98
Lazio: 3,89
Sardegna: 3,51
Molise: 2,86
Puglia: 2,68
Sicilia: 2,27
Basilicata: 2,09
Calabria: 1,34
Percentuale di letalità
Lombardia: 14,07%
Emilia Romagna: 11,35%
Marche: 10,86%
Piemonte: 10,01%
Liguria: 9,44%
Valle d'Aosta: 8,80%
Abruzzo: 8,43%
Veneto: 6,55%
Bolzano: 6,52%
Trento: 6,20%
Friuli Venezia Giulia: 5,89%
Puglia: 5,87%
Toscana: 5,65%
Lazio: 4,41%
Calabria: 4,02%
Basilicata: 3,25%
Sicilia: 3,19%
Molise: 3,01%
Sardegna: 2,98%
Campania: 2,17%
Umbria: 2,16%
Qualche considerazione: la situazione della mia regione è semplicemente terrificante, in quanto ha la combo peggiore: pochissimi casi testati (poco sopra l'11%) e una letalità spaventosa (al 10%): il sommerso dev'essere enorme. La quantità di casi testati è a dir poco penosa per Campania, Puglia e Sicilia; molto bene invece Molise e Basilicata, anche la Calabria (anche se quest'ultima ha testato troppi pochi casi).
Lou soulei nais per tuchi
davvero molte ambulanze stasera mi sa che qui è partita forte forte...
Si vis pacem, para bellum.
Lombardia, Fontana firma ordinanza: i bar dovranno chiudere 24,dalle 18 consumosolo al tavolo.
@covid19
è arrivato anche lo stop agli sport di contatto dilettantistici in Lombardia, mi sembra di aver capito da lunedì che non ha molto senso visto che in molti casi partono questo week end ma le varie federazioni pare stiano rinviando autonomamente. pare che lo stop sia stato posto per 3 settimane.
Si vis pacem, para bellum.
non ho visto se qualcuno ha già postato questo articolo che fa la tua stessa domanda
Terapie intensive in allerta in Italia: per 10 regioni rischio alto - la Repubblica
possibile che dopo quello che abbiamo passato in primavera ancora non abbiamo capito la lezione?
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Sinceramente se la tendenza è quella dell'ultimo periodo, con un tempo di raddoppio della crescita ormai attorno ai 5 gg qualche dubbio sul fatto che la trasmissione prevalente sia per droplets respiratori inizio ad averlo...
Insomma inizio ad avere il sospetto che si trasmetta nella maggior parte dei casi per aerosol in ambienti chiusi e affollati (e saltuariamente all'aperto, in condizioni di eccezionale assembramento). Se è così da maggio in poi abbiamo sbagliato praticamente tutto... e la prima cosa che andava fatta era un radicale ripensamento delle modalità di lavoro e di trasporto, che dovevano essere concepite per evitare condizioni di sovra-affollamento in ambiente chiuso...
Ultima modifica di galinsog@; 16/10/2020 alle 22:26
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