Esattamente, e credo proprio che non si tratti di una coincidenza che queste zone abbiano contagi elevati....i rapporti tra Savoia (Francia), Vallese (ma anche Cantoni di Vaud e Ginevra - che tra l'altro sono messi molto male a livello di contagi) e Valle d'Aosta sono molto stretti, tra l'altro credo proprio che l'alta incidenza valdostana sia dovuta anche alle gite giornaliere dei francesi e svizzeri, quest'ultimi poi vengono spesso ad Aosta per negozi, nei supermercati, al mercato del martedì e sabato, ecc....tra l'altro con la Svizzera per ora non ci sono restrizioni (proprio ieri sono andato in un noto ipermercato di Aosta e di svizzeri ce n'erano, mentre sono quasi spariti i francesi a causa delle restrizioni... lo si nota anche in autostrada dove circolano praticamente solo macchine con targhe svizzere ora...). Se a Marzo il virus ci fu portato dagli sciatori lombardi a sto giro è arrivato da oltralpe...
Torgnon (1350 mt) / Chatillon (530 mt) stazione meteo:
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITORGN6
http://datimeteoasti.it/stazionimete.../realtime.html
Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
Covid19 in Piemonte:
13.611 tamponi (2° posto), dei quali 1.799 positivi , tasso al 13,2%. +12 in TI (maggior aumento dal 27 marzo ad oggi ) e +7 decessi.
Ben +1.553 casi attivi nella sola giornata di oggi, per un totale di 13.435 casi attivi, dei quali 74 in terapia intensiva.
La mia provincia segna 207,8 positivi negli ultimi 7 giorni per 1000 abitanti.. Che sberla.
Intanto sempre più gente che non viene a lavoro perchè è a casa con la febbre. Tira una bruttissima aria.
Lou soulei nais per tuchi
Scusate ma sono impedito.. non riesco a smanettare bene con la app flourish..
Vedo solo i dati degli ultimi 7 o 14 giorni.. è possibile vedere uno storico?
Ossia, ad esempio, quanti casi totali per provincia, da inizio pandemia, o da una data a scelta?
Lou soulei nais per tuchi
Copio e incollo da fb (profilo di Fausto Tomei)
SECONDA ONDATA - aggiornamento 21 ottobre
Chi non capisce l’esponenziale, è condannato a riviverlo.
E’ una frase del matematico Giuseppe Mingione, citata da Enrico Bucci, ed è esattamente quello che sta capitando. Da circa due settimane tutto il mondo scientifico sta avvisando che siamo entrati in una fase esponenziale a tasso di crescita non sostenibile.
Alla lunga nessun tasso è sostenibile in una crescita esponenziale, ma questo non è sostenibile neppure NEL BREVE.
Da vari giorni la curva dei casi gravi (in verde nel primo grafico) e dei decessi (in blu) stanno crescendo con un tempo di raddoppio oscillante tra gli otto giorni per le terapie intensive e gli 11 giorni per i decessi. I decessi, avendo un tempo più lungo per manifestarsi, risentivano ancora della situazione di fine settembre (il trend arancio) ma da due giorni mostrano chiaramente di stare accelerando: l’ultimo dato buca al rialzo la curva precedente. Di conseguenza anche la somma dei due indicatori (in nero nel grafico) per la prima volta sembra bucare al rialzo la già spaventosa crescita precedente.
I pallini rossi sono i dati di marzo per la stessa metrica (somma di terapie intensive e decessi), traslati temporalmente per far coincidere il primo marzo al primo settembre. Come si nota, il tempo di raddoppio attuale è maggiore di allora, grazie principalmente alle mascherine, ma questo purtroppo non cambia praticamente nulla: ciò che allora avveniva in una settimana, ora accade in 2-3 settimane.
Il punto che abbiamo appena superato, nella curva rossa, corrisponde ai valori del 12 marzo. E’ una data che tutti ricordano bene: entrammo (troppo tardi per alcuni territori) in lockdown nazionale. Allora i casi erano concentrati su un territorio più ristretto, ora su tutta Italia, quindi in realtà la situazione è diversa: la Lombardia e l’Emilia sono più indietro, se si fermassero ora potrebbero avere meno morti di allora. Ma il resto d’Italia è più avanti, si può già affermare che avrà più morti di allora, qualunque cosa si faccia: rispetto ad allora E’ GIA’ TARDI.
Ciò che ci aspetta si può vedere nel secondo grafico, in scala logaritmica. Nella prima ondata superammo i 35 mila morti: a un certo punto le terapie intensive finiscono e i nuovi casi gravi diventano tutti decessi. Continuando con questo trend arriveremo agli stessi valori tra poco più di UN MESE.
Ormai non possiamo neanche cambiare radicalmente questo trend: il primo tratto, sino a fine ottobre, è già scontato, dipende dai casi delle settimane precedenti, che non hanno mostrato alcun segno di rallentamento. Se agiamo ora possiamo pensare di rallentare questa curva dai primi di novembre, quando avremo già passato i 5000 casi tra morti e intubati.
Giorgio Parisi, presidente dell’Accademia dei Lincei, spiega bene cosa dobbiamo fare in questo articolo. Come scrive lui, compreso le maiuscole: servono provvedimenti drastici ADESSO.
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https://www.huffingtonpost.it/entry/misure-drastiche-o-a-meta-novembre-500-morti-al-giorno-di-g-parisi_it_5f8ffeaec5b686eaaa0cbfcf?4ob&utm_hp_ref=it-homepage
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