il problema dei confini lo risolvi in fretta, o entri e ti fai tamponare, o entri e stai a casa due settimane. il che disincentiva tutti quelli che che devono venire per farsi il giretto in piazza dei Miracoli, ma permette a chi viene per VERE necessità di poterlo fare con la sola sbatta del tampone (che magari in futuro diventa un test rapido e finita lì).
Si vis pacem, para bellum.
Ma ripeto, non è che la Germania l'ondata di aprile l'abbia passata indenne. Scrivevo sopra che il tasso di positività arrivò a sfiorare il 10% e i picchi nei contagi ufficiali furono superiori a quelli italiani, francesi e inglesi (al netto di picchi isolati e anomali).
Però i morti furono molti molti meno, che poi è quello che alla fine conta. E anche l'economia ne è uscita molto meglio. Spero per loro che ce la facciano anche stavolta, alla fine contano ancora meno morti degli altri paesi con livelli di contagio simili.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Comunque l'ho detto, l'ho ridetto e lo ribadisco...
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Non può non esserci una questione genetica dietro una distribuzione del genere.
Ok le grandi città del Nord, ok l'ambiente padano e gli scambi commerciali intensi, va bene tutto... ma questo non può spiegare completamente questa situazione. Anche perchè molte cose non tornano, come la densità abitativa di alcune zone della Campania, il relativo isolamento delle zone alpine, e così via.
Ricordo che gli abitanti dell'Italia sono coloro che hanno più varianza genetica in assoluto a livello europeo: tra un italiano del Sud e uno del Nord c'è la stessa diversità genetica che intercorre tra un Danese e uno Spagnolo, e l'incidenza della pandemia sembra ricalcare perfettamente il profilo genetico della penisola, da SE verso NW.
E, a puro colpo d'occhio, mi sembra che la diffusione della pandemia sia minore nelle zone dove c'è una forte componente genetica di origine greca: Salento, Lucania, Calabria, in parte Sicilia, ma in generale il Sud.
Non può non contare nulla questo...
Lou soulei nais per tuchi
non penso sia brutale, penso sia dire le cose come stanno.
e continuo a non capire come, a distanza di 8 mesi, non ci siano studi sulle reinfezioni, sul calo di anticorpi anziché no, si sente ogni tanto sta Tcell ma è tutto, ma proprio tutto, da dimostrare, ipotesi buttate lì.
ed in tutto ciò c'è la rincorsa al vaccino e chissà quanti soldi verranno spesi, stranamente...
Si vis pacem, para bellum.
Lì ci si si infrange su problemi strutturali. Il trasporto pubblico ormai da tanto tempo andrebbe ripensato e ricalibrato. Ci sono linee importanti che sono sature da anni, ormai. Pensare di farle andare a carico inferiore di carro di bestiame è impossibile.
Oggi sull'Eco c'era un resoconto di pendolare sulla Lecco-Bergamo, che finalmente torna a passare sul ponte ferroviario sull'Adda (reperto da museo, ma nessuno ha mai pensato di farne uno nuovo). Treni soppressi ogni giorno, corse che finiscono a Terno, poi si aspetta il treno successivo che prosegue per Bergamo, treni che accumulano mezze ore di ritardo (su una tratta di poco meno di un'ora) perché allo snodo di Treviglio devono lasciar passare le Frecce sulla linea principale... Insomma, pensare di operare su un contesto del genere è improponibile. E non è l'unica situazione al limite in Lombardia.
D'altra parte anche le linee metropolitane di Milano viaggiano da tempo a pieno carico, e qualche volta il treno rallenta o sosta in galleria in attesa ella banchina libera in stazione: inserire nuove corse è praticamente impossibile.
Situazioni che sono maturate (marcite) nel corso di anni e anni, e a cui nessuno ha pensato a progettare soluzioni nuove. Ora, su due piedi, la vedo difficile...
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
In Svizzera riaggiornati i decessi: +17 morti quest'oggi.
sulla genetica lo penso anche io, c'è sicuramente qualcosa sotto. ci sono aree intonse che condividono gli stessi geni, sostanzialmente. con tutto il turismo straniero (da paesi già in cacca da luglio) che ho visto in Salento, o è un miracolo che siano messi così, o c'è qualcosa legato alla genetica.
perché ok che in Salento la densità abitativa è nulla praticamente, ma ci sono città come Lecce, maglie, la stessa Gallipoli, che non è che siano propriamente paesini. eppure...
Si vis pacem, para bellum.
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