Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
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Fonti infermieristiche/sanitarie mi segnalano parecchi positivi attivi ai sierologici tra i bimbi di attività sportive nella zona.
Son state fatte varie indagini sierologiche di annate complete da parte di qualche società sportiva in questo inizio di stagione.
Non molto bene, e come vi dicevo, non troverai mai "focolai" tra i bimbi in età da elementari se non indaghi a tappeto certe realtà indipendentemente da sintomatologie/positività accertate dato che sono quasi tutti asintomatici.
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E questo conferma ancora una volta che, ahimè, la riapertura delle scuole ha fatto saltare il banco definitivamente.
Nei ragazzi c’erano già molti asintomatici dal ritorno delle vacanze, probabilmente poco contagiosi, che nelle ultime due settimane di settembre sono diventati diverse migliaia ed a ottobre lo hanno portato a casa.
Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
Si ma per aperture scuole non pensiamo al contagio in classe,io a quello ci credo poco,secondo me non ha influenzato la situazione..secondo me ci si gioca tutto,sui mezzi di trasporto pubblici,alle fermate autobus dove i ragazzi sono tutti accalcati e si mescolano a persone più adulte e anziane che prendono lo stesso mezzo,e poi per come la penso io,i ragazzi da maggio non hanno mai finito di passarsi il virus,basta andare a giro,sono tutti a gruppi insieme dai più piccoli ai più grandi,nessun distanziamento,nessuna mascherina quando sono insieme e tanto contatto tra loro più ci metti,feste private,ragazzi che si incontrano a casa dall'amico e cosi via..è incontrollabile purtroppo.
sarei curioso da maggio a oggi sotto i 25 anni in quanti se lo sono già passati da asintomatici o poco più non credete che arriveremo a un momento in cui tra i giovani il virus inizierà a circolare meno? in quanto molti lo hanno già contratto interrompendo graduamente la trasmissione verso gli adulti o è pura utopia?
Ormai è andata.
Impossibile stare dietro a quante pagine si scrivono su questa discussione
Bisognerebbe cambiare lavoro sulla carta di identità in:"Lettore di NUOVO VIRUS CINESE"
Comunque volevo porre un'attimo l'attenzione su un punto, ossia la letalità.
Ci riesce difficile ricostruirla perchè dipende sostanzialmente da due fattori.
1) Età media e quantità di anziani e/o pluripatologici
2) Condizioni del sistema sanitario
3) Modalità di diffusione del contagio
Prendiamo il caso dell'Italia: popolazione molto anziana, alto livello di benessere, molti anziani pluripatologici NON gravi (semplice diabete, ad esempio).
Se il sistema sanitario regge avremo una letalità del, che ne so, 2% (ovviamente divisa a seconda delle fasce di età). Se il sistema sanitario NON regge, la mortalità per forza subisce un drastico aumento, poichè non tutti hanno un accesso adeguato alle cure, e dunque potrebbe salire al 2,5, o al 3% o oltre.
Se prendiamo, ad esempio, il Ruanda, abbiamo una popolazione giovanissima e un sistema sanitario quasi inesistente, pochissimi mezzi e pochissime cure. Risultato? E' vero che ci sono pochissimi anziani (e dunque ne moriranno pochi, per così dire) e che ci sono moltissimi giovani, ma in compenso le cure e le condizioni igieniche sono pessime, e quindi magari la mortalità potrebbe non essere così minima, magari all'1,5% o giù di lì.
Se, per gioco, spostassimo la composizione della popolazione del Ruanda in Italia col nostro sistema sanitario, se quest'ultimo non collassa, potremmo davvero avere una letalità minima dell'ordine dello 0,3-0,5%; viceversa se spostassimo gli italiani in Ruanda - e dunque moltissimi anziani senza assistenza e senza cure adeguate e senza mezzi - la letalità sarebbe altissima, magari arriverebbe al 10%, o peggio.
In entrambi gli scenari se la diffusione del contagio fosse massima verrebbero meno molte altre cure, e dunque si avrebbe una mortalità alta "di riflesso".
Quello che voglio dire con questi stupidi esercizi è che non è facile capire la "letalità pura" di una malattia, perchè è troppo influenzata da questi fattori. Perchè paradossalmente facciamo variare la letalità a seconda del luogo e della diffusione: se ci sono pochissimi contagi gli ospedali e le cure sono ottimali la mortalità è bassa, se gli ospedali sono al collasso e non ci sono più accessi alle cure allora la mortalità aumenta, ma il virus è sempre lo stesso!
Lou soulei nais per tuchi
Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
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