Intervento condivisibile, soprattutto la prima parte in cui parla chiaro degli effetti devastanti delle misure draconiane sulla psiche delle persone, cosa di cui i media continuano a far finta non sia un problema rincarando la dose giornaliera di colpevolizzazione al cittadino.
"i'm becoming harder to live with..."
Tutto vero, ma questo mi può andar bene se si parla della situazione in valle qui, che siamo vicini al confine. Ma il resto della provincia e il resto della regione? Il Monferrato, le Langhe, il Novarese, il Verbano, tutto il Piemonte "centrale" ... sono posti che con la Francia non c'entrano nulla, nè hanno rapporti particolari, o perlomeno avranno rapporti commerciali un pò come tutto il resto d'Italia o poco più. Ricordo, tra l'altro, che dopo l'alluvione del 2 ottobre i collegamenti con la Francia fuori dalla mia valle - a livello di persone - si sono pressochè azzerati, perchè la strada per il Colle di Tenda non esiste più: dalla Francia non viene più nessuno nè a Cuneo, nè in provincia. Esclusi, come dici giustamente, coloro che scendono dalla Maddalena alle seconde case qui in valle... ma qui siamo quattro gatti, siamo pochissimi. In quattro gatti che non scendiamo giù oltre Borgo siamo responsabili della situazione disastrosa di tutta la regione? Dài, è impossibile.
Avessimo avuto questa situazione a fine estate ok, potevo darti ragione da vendere. Ma ora...
Lou soulei nais per tuchi
#coronavirus #basilicata 22 ottobre
diagnosi 99
tamponi 1256 (7.88% pos)
guariti 27
decessi 3
Ricoveri invariati
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Certo, sono d'accordo, ma guardiamo la quotidianità.
Quali sono le occasioni di contagio?
A me viene da pensare siano pochi:
- Mezzi pubblici intasati (dove c'è aria viziata)
- Ristoranti (dove si mangia senza mascherina ovviamente)
- Palestre/piscine (dove si sta senza mascherina, di nuovo)
- Famiglia (dove si sta senza mascherina, se disgraziatamente un positivo in famiglia ha portato il virus dall'esterno del nucleo)
Altri casi non mi vengono in mente. Mi pare sia appurato che all'interno della scuola i focolai siano minimi, anche perchè si fa di continuo ricambio d'aria, i banchi sono lontani e si sta sempre mascherati. Ma che il fare la spesa (tutti lontani e mascherati) rappresenti una situazione di rischio... beh, mi sembra inverosimile.
E se non fosse così allora significa che davvero tutte queste precauzioni servono "a poco" o, mi correggo, non servono così tanto come sembrerebbe..
Lou soulei nais per tuchi
Anche oggi la mia regione malemale, 83 positivi
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Vale sempre il discorso delle fette di emmental: un po' di acqua filtra inevitabilmente.
In compenso se le maschere stanno sul mento, il distanziamento è a fisarmonica a seconda di chi, dove e quando, le mani me le lavo una volta ogni tanto scaccolandomi di continuo allora effettivamente le misure contano poco.
Un po' come dire che i limiti di velocità non sono opportuni perchè la maggioranza se ne sbatte quindi gli incidenti ci sono lo stesso.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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