Ma secondo me è proprio questo il punto. Il fatto che ogni 5 giorni cambino idea, o meglio, si accorgano che l'ultimo DPCM non va bene / è insufficiente, è la dimostrazione palese che è stato buttato lì non con criterio scientifico ragionato, ma solo mediando fra n istanze a caso.
Oppure col criterio scientifico di prendere tempo, assuefacendo man mano la popolazione alle nuove restrizioni.
Quindi, a questo punto, carte in tavola chiare, e chiudiamola - con i DPCM - lì, almeno sappiamo di che morte dovremo morire, e soprattutto iniziamo prima a rimboccarci le maniche per evitarlo.
Io inizio a non poterne più di questo stillicidio di variazioni, che ormai se resti scollegato mezza giornata, mi viene già l'incubo di stare facendo qualcosa che è diventato "vietato"...
lo sanno già cosa fare,o meglio ti portano piano piano al lockdown cercando di farci metabolizzare un pò alla volta le chiusure...ma prevedo grossi disordini,purtroppo.Non c'è più verso di vivere,non si sa più cosa fare,se è giusto o sbagliato,se in luogo si può andare o no,siamo all'assurdo e la gente è esasperata,a me va bene tutto ma continuo a ribadire che di misure vere e proprie non ne sono state prese alcuna,si sono solo limitati a creare confusione e far ricadere le colpe sul nostro comportamento penalizzando le nostre attività e limitando la nostra libertà,e che piaccia o no è cosi,ti faccio un esempio stupido che riguarda il mio sport,io essendo agonista con classifica a tennis posso allenarmi anche al chiuso,chi non ha la tessera e non fa tornei agonistici invece no,cioè chi ha la tessera fit è immune? sempre umani siamo e 1vs1 giochiamo...
Ieri é ritornato un collega guarito dal Covid.
É cominciato tutto dal figlio di appena 8 anni a risultare positivo,ha infettato il padre e la madre,il collega pure diabetico ha sofferto parecchio la situazione con dolore agli occhi e febbre alta che andava e veniva.Mi ha detto che se si ammalava in Marzo era a rischio di morire.
Era molto provato,con alcune macchie rossastre nella fronte,mi ha parlato anche della confusione per fare il tampone,praticamente gente incompetente che sbagliavano date per la prova del test.
Anche arrabbiato per una visita diabetica che non riesce a fare da un anno.
Al mio commento dobbiamo essere contenti di avere un lavoro,ci dicono tutti così...si é ancora di più innervosito e mandava a quel paese le maestranze.
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Concedetemi e perdonatemi questo piccolo ot...ma certe cose sono troppo belle per non essere condivise...
Dopo 91 ore sotto le macerie i soccorritori a Smirne hanno estratto viva e in buone condizioni la piccola Ayda, di 4 anni. Già ieri c'era stato un altro miracolo, col salvataggio di Elif, 3 anni, dopo 65 ore.
Semplice gioia, speranza, e rispetto per chi crede nella vita, e per chi ci crede fino all ultimo, finché l ultima pietra non sia stata spostata, anche quando tutto sembrerebbe dire che ormai è inutile, perché forse lì sotto c'è ancora qualcuno che aspetta una mano tesa a cui aggrapparsi...
Slovenia 50 morti negli ultimi 2 giorni.
Situazione ospedali:
868 ricoverati
140 in terapia intensiva
90 intubati gravissimi
In media ogni giorno le TI si riempiono di cca.6.5%.
Italia: 0,0033% della popolazione in TI.
Slovenia:0,0069% della popolazione in TI.
Secondo me hai toccato un elemento di base in tutta questa situazione. Qualsiasi restrizione parziale si faccia, troverà sempre quello che resta appena al di fuori del recinto degli "eletti" e quindi pensa "ma perché per me c'è pericolo di contagio e per quell'altro no?.
Ecco, secondo me questa è la domanda sbagliata a prescindere; sbagliata perché buttata lì d'istinto, di getto, prima di aver messo a fuoco il contesto entro cui è stato costruito lo "steccato".
A marzo si è chiuso tutto indiscriminatamente. Adesso invece, da più parti arriva la richiesta di "operare chirurgicamente" di separare le singole realtà, di chiudere solo ciò che proprio non è necessario, salvaguardando il più possibile.
Discriminare fra il necessario e il superfluo è un atto difficilissimo. Richiede una scelta che è culturale, e che è soggettiva, condizionata dal vissuto del singolo e dalla percezione dei gruppi sociali coinvolti.
Un esempio banale: un vegetariano ti dirà "salviamo l'insalata", un carnivoro "salviamo i bovini", ognuno dando priorità a ciò che nella sua visione del mondo è "necessario".
In pratica, cercando di distinguere e di impattare il meno possibile, ci si assume il peso e la responsabilità di operare queste scelte, per nulla ovvie, scontate o scientificamente dimostrabili, ovvero, ci si infila in un ginepraio infinito di "ma perchè tu sì e io no".
E' vero, il virus infetta ugualmente sportivi professionisti e sportivi dilettanti, pizzaioli alle 19 e pizzaioli alle 23 etc. etc.
Però si deve in qualche modo salvare qualcosa, non chiudere tutto indiscriminatamente, e quindi un'opzione possibile è: il pizzaiolo alle 19 può essere utile a un lavoratore che ha appena finito, quello alle 23 serve a chi si sta svagando. Criterio: la maggior utilità, ovvero insostituibilità del tipo di servizio. Limitiamo ciò che non è indispensabile.
Lo sportivo che ha finalizzato la sua attività per ottenere dei risultati quantificabili, se smette di allenarsi perde la posizione raggiunta in una classifica esistente, oggettiva e verificabile. Può allenarsi magari benissimo anche a casa, ma questo non serve ai fini della classifica. Lo sportivo che semplicemente lo fa per diletto, senza fini agonistici e di risultato, se non con sé stesso, se deve allenarsi solo in privato arrangiandosi, riporta solo i danni personali di un'attività più scadente, con meno divertimento o sollievo psicologico. Il criterio di scelta è il medesimo: cerco di salvare almeno quello che ha effettivamente una portata.
Vediamola dall'altro capo: anziché chiudere tutto, si dà la possibilità almeno ad alcuni - in base all'importanza della loro attività - di continuare.
Il punto è quindi: perché alcune attività sono più importanti altre meno? o a parità di attività, qualcuno le svolge in maniera più importante che altri? esistono attività di serie A e di serie B?
E' duro dirlo, ma la riposta è sì. Tutte le attività umane sono interessanti e degne di essere rispettate, però quando sei alle strette esiste una graduatoria in base a rinunciabile/irrinunciabile.
Al limite, protesteremo perché tutte le attività produttive sono bloccate e la gente non lavora e ci sono i licenziamenti, mentre medici e infermieri, fortunelli, continuano a portare a casa lo stipendio per la famiglia? anzi, si stanno creando nuovi posti di lavoro, che ingiustizia?
* è un paradosso, ma la logica di fondo porta a questo. Il fatto che faccia inorridire solo a scriverlo, indica che la logica di fondo è più di fondo che non logica.
Qui la situazione è imbarazzante.
Mia collega con genitori positivi, con febbre alta e dolori forti, da ormai 3 settimane.
La scorsa settimana tampone di controllo, e l'altroieri arriva l'esito: entrambi positivi. Io casualmente gironzolo sul sito della Regione, e per il suo comune (che ha solo 78 residenti) segna solo 1 positivo. Strano, penso. Controllo, e il dato era aggiornato, allora glielo comunico a lei. Lei anche non sa cosa dire, eppure le hanno comunicato che sono entrambi positivi.
Ieri controllo di nuovo, nuovo aggiornamento, sempre 1 positivo, risento la mia collega. E cosa mi dice? Che, dopo la mia segnalazione, lei stessa si è attaccata al telefono per ORE, prima di riuscire a capirci qualcosa: e niente, hanno "sbagliato a leggere il risultato", che per errore avevano comunicato il risultato dei primi due tamponi (che erano ovviamente positivi) In questi giorni verificavano e le avrebbero fatto sapere
Se questa è la gestione corrente per gestire 2 positivi (DUE), in una valle intera che conta una quarantina di casi su 7.000 abitanti (mi pare 46 casi in tutto... QUARANTASEI, non diecimila) allora davvero, apriamo tutto e lasciamo che il virus faccia il suo corso
Lou soulei nais per tuchi
️ Dati di oggi aggiornati in tempo reale
MOLISE: 93 casi su 673 tamponi (13.8%), 0 decessi, 1 guarito, 6 TI (+1), 24 ricoveri (+2)
Ieri 101 casi su 726 tamponi (13.9%)
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Covid, il nuovo Dpcm slitta ancora | Il virologo Crisanti: "Le Regioni potrebbero truccare i dati per evitare chiusure"
Lombardia, Piemonte e Calabria, le Regioni con l'indice Rt più alto, dovrebbero diventare "zone rosse". Ma anche la Liguria è a rischio
Il nuovo Dpcm anti-Covid, che tra l'altro prevederà un coprifuoco nazionale nelle ore serali, potrebbe slittare a giovedì. Lombardia, Piemonte e Calabria, le Regioni con l'indice Rt più alto, dovrebbero diventare "zone rosse". Anche la Liguria è a rischio e potrebbe avere limitazioni più dure del resto d'Italia. Ma il virologo Andrea Crisanti, dell'Università di Padova, avverte che le Regioni potrebbero truccare i dati per evitare chiusure.
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Succede quando devi scendere a compromessi, nella vita non vi è mai capitato di scendere a compromessi? Generalmente quando si fanno compromessi si arriva a delle soluzioni che non accontentano nessuno, è raro avere dei compromessi che accontentano tutti. Se il governo ascoltasse solo i medici saremmo tutti chiusi in casa per mesi o forse anni, se ascoltasse solo il motore economico del paese non ci sarebbe nessuna chiusura. Il virus si diffonde con la socialità, con le aggregazioni, il problema è che l'uomo è un animale sociale, non siamo fatti per vivere da soli chiusi dentro 4 mura.
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