Novità dal Belgio
I nuovi genomi pubblicati hanno consentito di distinguere due ceppi che stanno causando l'epidemia in Belgio:
1 uno ricollegabile al ramo francese che si è diffuso anche in Slovacchia e Svizzera (e dagli ultimi aggiornamenti pare dal Belgio anche in Germania, nello specifico NRW, e in Danimarca quanto meno da quanto si può dedurre dai pochissimi genomi recenti isolati da Germania e Danimarca per l'appunto)
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2. un altro ramo indipendente, discendente da una sottoramificazione del virus che girava in Europa a Marzo e Aprile, e che a quanto pare diede vita a due ceppi, di cui uno estintosi e propagatosi in Belgio (guarda caso!) e Bosnia, mentre l'altro invece è evoluto fino a noi oggi e individuato in Belgio e (ancora una volta) in Germania (Renania-Westfalia) e Danimarca
Screenshot_2020-11-10 Nextstrain ncov europe(2).pngScreenshot_2020-11-10 Nextstrain ncov europe(1).png
Io sono certo che entro il nostro prossimo autunno avremo la soluzione.
La rozzezza di molti aspetti della nostra società ci fa sottovalutare l’esponenzialità dell’avanzamento tecnologico.
Nel frattempo entro aprile a mio parere, e mi sbaglierò certamente, avremo in ogni zona d’Italia più o meno quello che si è vissuto a marzo in provincia di Bergamo.
La curva flette e in alcune aree iniziano a vedersi i primi cali. Dobbiamo resistere: e non sarà breve.
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Buonasera e ben ritrovati.
Come sempre a questo link i GRAFICI aggiornati pochi minuti fa: https://public.flourish.studio/story/435616/
Ecco i dati salienti di oggi in ITALIA:
Sono 25271 i NUOVI POSITIVI, su 147725 TAMPONI (17,1%) e 88701 PERSONE TESTATE (28,49%.
Negli ultimi sette giorni abbiamo avuto in media 32684 nuovi positivi al giorno, ossia +5712 casi al giorno rispetto ai sette giorni precedenti (ieri era +6029).
La variazione dei nuovi casi registrati in questi ultimi sette giorni, rispetto ai sette precedenti, è stata pari a +21,2% (ieri era +23%, il giorno prima +27,5%, prima ancora +32,1%, +38,1%, +43,2%, +49,7%. Per intenderci: quando il valore è pari a 0% significa che il numero di nuovi casi rimane costante, se negativo significa che la curva è in discesa).
Siamo a 382 nuovi positivi ogni 100.000 abitanti/settimana. Per confronto, in Europa: Spagna: 301, Francia: 484, Regno Unito: 239, Germania: 141, Paesi Bassi: 343, Belgio: 671, Austria: 395, Svezia: 173, Romania: 242, Portogallo: 295, Polonia: 385, Rep.Ceca: 736 (fonte ECDC, media delle ultime due settimane, ultimo aggiornamento oggi, 9/11/2020).
Tra le Regioni italiane si segnalano: Bolzano: 820; Valle d'Aosta: 654; Piemonte: 597; Lombardia: 556; Campania: 475; Umbria: 466; Liguria: 453; Toscana: 443; Veneto: 422. Gli incrementi maggiori rispetto ai sette giorni precedenti si registrano in Bolzano (+67,7%), Basilicata (+58,1%), Piemonte (+48,5%), Calabria (+47,1%), Veneto (+35%), Sicilia (+31,3%), Puglia (+31,2%), Campania (+26,1%), e Emilia Romagna (+24,7%).
*Va considerato che i rapporti positivi/tamponi e positivi/persone testate ora si alzano anche per via dell'uso dei test rapidi antigenici (non contati come tamponi, ma confermati con l'esame molecolare quando positivi).
Oggi +1196 RICOVERI, +100 TERAPIE INTENSIVE, e 356 DECESSI.
Abbiamo attualmente 27636 pazienti RICOVERATI IN REPARTO, pari al 95,3% del valore di picco (29010 il 4 aprile) e al 51% dei posti letto attualmente disponibili (53752, fonte: AGENAS). Negli ultimi 7 giorni la variazione media del numero di pazienti ricoverati è stata pari a +1114 pazienti al giorno (era +978 nei sette giorni precedenti). Dunque l'aumento percentuale complessivo sul totale dei pazienti ricoverati in questi sette giorni è stato +39,3%, mentre la variazione nei sette giorni rispetto ai sette precedenti, è stata pari a +13,9% (ieri era +9,3%, il giorno prima +6,9%, prima ancora +8,8%, +16,3%, +20,4%, +30,1%. Per intenderci: quando il valore è pari a 0% significa che il numero di nuovi ricoveri è costante, quando è negativo significa che si riduce).
I pazienti in TERAPIA INTENSIVA sono complessivamente 2849, pari al 70% del massimo valore raggiunto (4068, il 3 aprile) e al 40% dei posti letto attualmente disponibili (7121, fonte: AGENAS). Negli ultimi sette giorni la variazione media dei pazienti in Terapia Intensiva è stata di +118 pazienti al giorno (era +105 nei sette giorni precedenti). Dunque l'aumento percentuale complessivo sul totale dei pazienti in TI in questi sette giorni è stato +40,9%, mentre la variazione nei sette giorni rispetto ai sette precedenti, è stata pari a +12,1% (ieri era +10,8%, il giorno prima +10,6%, prima ancora +10,3%, +12,3%, +23,9%, +50,5%).
In media abbiamo avuto in Italia 384 DECESSI al giorno negli ultimi sette giorni, e 226 nei sette giorni precedenti.
In sette giorni abbiamo avuto 4,5 decessi ogni 100.000 abitanti. In Spagna: 4,35, Francia: 4,25, Regno Unito: 3,1, Germania: 0,8, Paesi Bassi: 2,75, Belgio: 9,5, Austria: 2, Svezia: 0,45, Romania: 3,85, Portogallo: 2,8, Polonia: 4,5, Rep.Ceca: 12,45 (fonte ECDC, media delle ultime due settimane, ultimo aggiornamento oggi, 9/11/2020).
Trovate questi e molti altri dati nelle slide, tra cui anche quelli sull'ETA' e sullo STATO CLINICO dei pazienti, che ricaviamo rielaborando periodicamente le tabelle mostrate nella dashboard di ISS, riferite ai casi degli ULTIMI 30 GIORNI.
Continuiamo a guardare le percentuali di aumenti sui 7 giorni dei contagi, che scendono anche oggi: alcune province sono ancora parecchio indietro, ma altre sono prossime al sospirato picco, e alcune hanno già valori negativi (i nuovi casi cominciano a calare). Controllate voi stessi: la mappa dei pianeti viene in aiuto, per tutte le province. Insomma: dobbiamo tenere duro, e insistere con tutta l’attenzione che abbiamo, ma scavalleremo anche questa onda. Il carico ospedaliero aumenterà ancora per diversi giorni, lo dico ogni sera per evitare fraintendimenti. Ma per prima cosa dobbiamo abbassare i contagi, e ci stiamo lentamente arrivando.
Peccato che, come tutti i lunedì, stasera ascolteremo il solito coro del “calano i contagi”, che domani diventerà in automatico “nuova impennata”. Mi chiedo se mai si riuscirà ad ascoltare numeri che abbiano un senso, perfino sulle reti all-news (poi è diventato di moda il rapporto positivi/tamponi, proprio adesso che non vale più a nulla, o quasi).
Ma ai toni drammatici dei TG ci siamo abituati, le persone non li ascoltano più. Di questo dovrebbe tener conto chi pensa che la nostra voce non sia mai abbastanza dura con il lettore, o parla di colpevole ottimismo.
Vorrei dire allora che io sono personalmente molto vicino a tutti i medici che lottano in questo momento, agli infermieri, ai tecnici, a tutto il personale coinvolto, oltre che ai pazienti stessi, e ai loro famigliari. Lo vedo bene quel che succede, lavoro in ospedale anch’io. E’ davvero un momento pesante, drammatico per alcune zone.
Ma mi chiedo, sommessamente, se chi si leva oggi chiedendo misure ancora più drastiche per tutto il territorio nazionale fosse consapevole in questi giorni di quel che stava succedendo, o solo ora se ne avvede. Tutti abbiamo ormai compreso bene che i contagi di oggi si evidenziano con diversi giorni di ritardo, e con ritardo giungono nei Pronto Soccorso e nei reparti. Sapevamo che l’onda dei carichi ospedalieri sarebbe salita, e lo sapevamo nel momento in cui abbiamo visto muoversi repentinamente la curva dei casi. Così come sappiamo che ci voglio due-tre settimane per vedere gli effetti delle misure di restrizione.
A scanso di equivoci, riprendo stasera qui alcune mie parole del post del 21 ottobre. Per capirci: 19 giorni fa. Che titolava così: “Si conferma l’andamento esponenziale dei casi, e l’inefficacia delle misure di contenimento, in diverse zone. Servono scelte più decise, o sarà troppo tardi per contenere i danni.” In quel momento, pur in presenza di un livello di contagio minore della metà di quello attuale, scrivevo così nel testo del post:
“Ieri ci siamo sentiti, nostro malgrado, di disilludere l’eventuale lettore che ancora confidasse nell’apparente stabilizzazione di “quota diecimila”, e abbiamo anticipato, sulla base di chiari e confermati segni, ulteriori e consistenti rialzi nei giorni a seguire. […] Averlo detto però non basta più. Possiamo metterci al riparo, e sperare che qualcosa cambi, nel frattempo. Ma cosa, se tutto ciò che doveva scattare al momento opportuno fa cilecca? […] Il tracciamento è saltato, l’app Immuni non funziona, i call center non rispondono, i medici sono lasciati a sè stessi. Ancora una volta. […]
Ogni aspetto della preparazione a questa temuta e largamente attesa ondata si rivela insufficiente. Che fare? Solo pochi giorni fa dicevo che i carichi sanitari erano ancora gestibili, ma che il problema era l’aumento, che non sarebbe stato sostenibile a lungo. Lo ripeto stasera, ancora più forte e chiaro. L’andamento dei casi è troppo veloce. Possiamo rifletterci su ancora qualche ora (sì, in questo momento mi pare questione di ore, non più di giorni), ma serve un cambio di passo deciso, a mio modo di vedere ben diverso da quello sinora stabilito, altrimenti anche tutto ciò che stiamo facendo in ospedale per parare il colpo, e restare in sicurezza, non basterà.”
La pressione sugli ospedali che vediamo oggi è una conseguenza di quel contagio incontrollato. Alcune misure contenitive sono state applicate nei giorni immediatamente successivi, ma altre più stringenti hanno solo pochi giorni. Ha senso adesso, oltretutto in presenza di segni di flessione della curva, invocare un lockdown totale? Rimodulare le restrizioni è possibile, farlo su base locale e mirata sarebbe preferibile, ma mantenere la calma mi pare indispensabile. Anche per chi sta in prima linea.
Un caro saluto
Paolo Spada
Per intenderci, le realtà che a suo dire si stanno raffreddando sono Trento (che è l'unica negativa), Valle d'Aosta, Lombardia, Toscana, Liguria, Umbria, Trento, Molise, Marche e Sardegna (almeno basandosi sul sistema dei "pianeti" nella slide 17 di Pillole di Ottimismo). La media nazionale di incremento è +21,2%, tutte queste sono sotto il 13%.
Ultima modifica di Matëlmaire; 10/11/2020 alle 08:58
ragazzi io continuo a non capirci niente,franzoso mi aveva già spiegato e mi tornava tutto,ma adesso che la mia zona è arancione non riesco a capire più la cosa,anche perchè ho sentito più persone e ognuno dice in un modo diverso..vi rispiego,se qualcuno riuscisse ad aiutarmi,
Allora io ho residenza e lavoro (mia azienda) nel comune A,però convivo a casa della mia ragazza nel comune B,la mia giornata si svolge cosi,la mattina parto da B e vado a lavoro in A,il pomeriggio torno in B al domicilio..possono farmi niente?
da anni sono domiciliato in B e la mia vita si svolge li.
Tranquillo.
[OT]
Il problema di siti/personaggi come quello non è solo il fatto che sparino cazzate dalla mattina alla sera, ma è il modo in cui le sparano.
Ovvero il raccontare le assurdità più assurde in modo spesso verosimile quindi in grado di confondere (e rendere credibile la cazzata) alle orecchie dei non addetti ai lavori, che sono ovviamente la maggioranza.
Certo, c'è un limite a tutto.
E il numero di follower che ha una pagina del genere è argomento più per il topic economico in quanto misura inequivocabile del nostro declino pluridecennale.
Poi ci sarebbe da discutere il fatto che su questo stato di cose cialtroni come quello fanno i soldi, ma è anora più OT... Wanna Marchi è finita in galera, quindi la speranza c'è...
[/OT]
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
No. Essenso il domicilio considerato come abitazione/ residenza nel DPCM. Tu è come se vivessi in B e lavorassi in A. Per lavoro puoi tranquillamente spostarti tra comuni e provincie e se necessario anche tra regioni quindi non devi preoccuparti. Che tu in A viva con la ragazza, con il gatto o con qualsivoglia altra persona non comporta differenze. È il tuo domicilio e tu fai spostamento per lavoro e dopo lavoro fai rientro al tuo domicilio che è consentito.
Nel DPCM è scritto :
È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Quindi, essendo il domicilio il luogo dove si concentrano i propri affari e interessi o la propria vita di relazione, sei legittimato al rientro al tuo domicilio (inteso come luogo/abitazione dove convivi).
Sarà in sede legale eventualmente che si dovrà provare o dovranno contestarti il fatto che tu non dorma e non vivi con la tua compagna nel comune B.
Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
Ultima modifica di FunMBnel; 10/11/2020 alle 09:31
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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